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8 nov 2014

Costruire un nemico comune



In questi giorni, a Bologna,  sono accaduti episodi spiacevoli e dannosi che vedono coinvolti alcuni rappresentanti di un partito politico e i campi nomadi (argomento da sempre ritenuto un cavallo di battaglia di sicuro successo per guadagnare il consenso elettorale presso tanti cittadini).



Oggi il rappresentante di quella parte politica che chiede la chiusura dei campi nomadi  si è presentato in un'area attrezzata abitata da Sinti, (zingari italiani)  nonostante il parere contrario del sindaco e di altre realtà cittadine,   e ne è stato scacciato con modalità  di cui si può leggere in molti quotidiani.
Questa persona,  dice  che avrebbe avuto diritto di controllare come "vengono spesi i soldi pubblici per pagare le bollette ai Rom". E' tutto vero?

E come stanno le cose a Bologna?
Qui la sosta al campo nomadi non è gratuita,  la si paga fin dagli anni '90 e chi non lo fa viene allontanato con la forza pubblica. Gli zingari che sostano nelle aree preposte,  che mandano i figli a scuola, ora  pagheranno anche le forniture dei servizi e saranno autonomi.
Chi chiede la chiusura di un  campo nomadi e la restituzione del denaro speso per gestirlo, dovrebbe rivolgersi alla  UE a cui dobbiamo  rendere conto dei denari che ci ha stanziati e di quelli che ci siamo impegnati a stanziare e, in quella sede,  anche dei comportamenti   di una parte della nostra politica verso una minoranza etnica che dovremmo  tutelare e  garantirne l'integrazione attraverso istruzione, alloggio, sanità e lavoro. 

Già, secondo l'Ue,  i nostri campi  rom "limitano gravemente i diritti fondamentali degli interessati, isolandoli completamente dal mondo circostante e privandoli di adeguate possibilità di occupazione e istruzione"...  e  certo non vedrebbe di buon occhio le provocazioni di questi giorni.

La mancata integrazione, i pregiudizi, la paura del diverso, fanno danni enormi e occorrerebbero occasioni di  visite di conoscenza piuttosto che spedizioni politiche.


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10 commenti:

  1. fanno paura i luoghi comuni basati sull'ignoranza, troppo spesso condita anche con la malafede.
    Accade lì a Bologna, accade qua a Genova rispetto ai marocchini (.....che spacciano....), ai sudamericani (....che sono sempre ubriachi), ai romeni (...che sono violenti e ladri: da un paio di anni hanno "preso il posto" degli albanesi....). L'elenco, purtroppo, è lungo.
    E così continuiamo, alla indefessa ricerca di un nemico contro cui scagliarsi.
    Emanuela
    PS....per fortuna, però, qua abbiamo avuto Don Gallo, che la grande fortuna ed il privilegio di aver conosciuto e frequentato. E quanti fiori ha saputo far nascere dal letame!

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    1. Cara Emanuela, che consolazione leggerti. Lo straniero fa paura ed è facile e, forse, naturale, posare sopra il suo capo il nostro malcontento. Anche i lavoratori rumeni che vivono qui hanno paura di certi loro connazionali e così succede forse in altre realtà che conosco meno... ripeto ancora che il problema italiano è la mancanza di giustizia e della pena, certa, adeguata al crimine commesso.
      Grazie per avere ricordato don Gallo!!! Quanto bene ci ha fatto quell'estroso sacerdote. E' stato il precursore di papa Francesco, lui che non ha mai giudicato nessuno e si è adoperato per chiunque fosse a terra.
      Un abbraccio e buona domenica di sole, nei pensieri e nel cuore.

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  2. Quel personaggio sapeva benissimo a cosa andava incontro recandosi in quel campo rom.
    Ci è andato consapevole che quello che avrebbe "subito" gli avrebbe dato una visibilità maggiore, e pacche sulle spalle di indignata pelosa partecipazione, anche da parte di gruppi che cordialmente lo avversano (ufficialmente, che ormai è difficile separare la crusca di grano dalla segatura di legno), e voti (prossimi?) da mettere nel contenitore del malcontento.
    "Noi non temiamo lo scontro", anche fisico, ha sostituito il famigerato "Ioceloduro", che ha reso voti sonanti finché non ci si è accorti che quel "duro" era dovuto a un sostegno di scagliola, che al primo plin-plin giudiziario è andato in frantumi.
    Quanto al controllo di come sono spesi i soldi dei contribuenti, farebbe bene a controllare meglio quelli in casa propria, visto che anche quelli sono sghei pubblici, non sempre puliti e non sempre usati per i motivi per cui vengono erogati (regalati, porcaccia la miseria ladra!).
    Ciao, Sa, buona domenica.

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    1. Caro Gattonero, hai fatto un ritratto perfetto di quel che è accaduto e non ho niente da aggiungere o togliere a quel che scrivi.
      La violenza non ha giustificazioni, mai, per nessuno, e la provocazione andrebbe sottolineata e punita ma è necessario additare come violenza anche quella verbale che è seme malefico.
      Oltre la violenza, temo il qualunquismo... facile, comodo, pigro, giustificativo...
      Buona domenica anche a te, Gattonero, ciao.

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  3. Ottima precisazione la tua. Purtroppo si sta diffondendo più di quanto si teme il luogo comune che lo Stato spende soldi degli Italiani insieme quello "del ci rubano il lavoro" per tutti gli altri extracomunitari. Se lo Stato non farà qualcosa di decisivo in materia di disoccupazione, di ordine nel collocamento, di ordine nell'assegnazione delle case popolari, le contraddizioni aumenteranno.

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    1. Ogni giorno vediamo bene, in che tasche, dove vanno a finire i nostri denari! Come e quando usciremo da questa situazione economico-politica, non lol so proprio.
      Ciao Francesco.

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  4. Invece di agitarsi tanto perchè vuole controllare come i Rom spendono i soldi pubblici, dovrebbe preoccuparsi di come la classe politica, indipendentemente dal colore, sperpera milioni e milioni di quegli stessi soldi. Ho forse detto una banalità?
    Sto per chiudere il blog e volevo avvisarti... ma ne aprirò un altro. Avviserò comunque con un post!!!
    Ti abbraccio
    Francesca

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    1. Non so se hai seguito la vicenda che era tutta un teatrino per ottenere quella visibilità che altrimenti, quel tizio, non avrebbe avuto. Oggi la questura ha lasciato un comunicato che spiega come si sono svolti i fatti. Una brutta pagina di politica, questa.
      Aria nuova per te, quindi. Ogni tanto ce n'è bisogno e sai che ti seguirò, ovunque tu vada. :)))
      Un abbraccione, aspettando la nuova pagina.
      Ciao Francesca.

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  5. Ottimo esempio di corretta informazione controcorrente, e contro il pericoloso montare dell'onda leghista e razzista.
    Ora pubblico questo tuo post sulla mia pagina Facebook.
    Salutone.

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    1. Certe informazioni non vengono divulgate e le apprendiamo per passa parola. A radio3rai, la mattina, gli ascoltatori hanno voce e così si viene a conoscenza di situazioni che altrimenti non avremmo saputo.
      Ciao Franz, grazie.

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- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.