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17 set 2023

Il miracolo del debito

 

La misura della felicità è la gratitudine. 
Alla fine di ogni giorno, 
anche il più difficile, 
cerco di scegliere qualcosa per cui ringraziare 






15 set 2023

Abiti

 



Mi chiedo perchè, nelle occasioni eleganti, 
gli uomini si vestano e le donne si svestano.
Comunque la si pensi, la domanda non è oziosa.



12 set 2023

8 set 2023

Un tocco di colore

 

 
C'era il tempo 
del pennello pronto
a gettare gocce di colore
nel regno del grigio

 




7 set 2023

Ricordo

07/09/2016 - 07/09/2023

... e parlando di donne e uomini:
"Siamo esseri umani, non diversi, se non nella forza fisica che, in voi carente, vi ha reso schiave. Se foste più forti noi avremmo il burka".

Quante discussioni, quanto confronto leale e senza voglia di prevalere sulle idee dell'altro, Giba caro. Quanto mi è stato utile averti amico ed esserti preso cura dei miei primi tentativi di scrittura. 
Quanti pensieri  e quante parole stizzite ci siamo scambiate. 
Ho nostalgia di tutto., d'ogni screzio, d'ogni confidenza, d'ogni pensiero cesellato a due mani. Le tue grandi accanto, proprio accanto, alle mie pur piccole. 
Grazie in tutte le lingue del mondo, caro Giba. 






6 set 2023

Le parole non sono solo parole


Sogno una società garbata, rispettosa e disposta a riflettere, che cerca di eliminare le parole ostili perchè la violenza verbale non è forza e produce danni.
Mi piacerebbe dire che ho sempre provato disappunto verso le parole violente, in qualsiasi forma vengano espresse o dai toni usati... in realtà l'ho fatto davvero solo in età adulta e da quando ho capito che la violenza fisica è il risultato di molte altre che si sono perpetrate e consolidate prima.
La violenza nasce, per come la penso, dalle parole, da espressioni e opinioni correnti  in qualche modo legittimate, che danno il via a qualcosa che non si sa come e dove andranno a finire. Ammesso che una fine sia possibile ed esista.

La violenza comincia dalle parole, inquina lo sguardo, il sentimento, l'obiettività sulle cose e sul modo di interpretare i fatti.

In questo tempo che corre troppo in fretta, occorre essere prudenti e responsabili. Occorre fermarsi a pensare e scegliere... consapevoli che se accetterò una qualsiasi forma di brutalità, di violenza verbale, di discredito verso chiunque e comunque, diverrò contemporaneamente vittima e corresponsabile delle altre che seguiranno.

Accettando la violenza, platealmente riconosciuta o meno, contaminerò la società.
Peggiorerò inevitabilmente l'aria che tutti, vittime e carnefici, respireranno. Quindi avallerò,  e ogni altra violenza avrà anche la mia firma. La riprova di quanto penso è sotto gli occhi di tutti perché la società è più propensa a capire, e in qualche modo difendere i violenti, piuttosto che comprendere le vittime e le loro ragioni. Facendolo, credo, ogni individuo difende se stesso.

Cerco di stare dalla parte delle vittime, sempre e comunque e questo non è sempre facile perché spesso non so riconoscere nè loro nè odo il loro grido. Già si fatica a comprendere e considerare vittima chi urla per ferite evidenti, figuriamoci come si può comprendere chi è vittima e non ha sangue da mostrare, sta male e non sa, non dice  come/dove/quando/perché è stata ferita, spesso non lo capisce e non può farlo in una società che non aiuta ma tende ad essere sbrigativa
Occorre scegliere, oggi più che mai,  da che parte stare.

Se qualcuno mi legge e pensa di non essere d'accordo con quanto ho scritto, lo faccia con garbo e motivando. Per favore.


"Il potere delle parole: 
commuovono, uniscono, scaldano il cuore. 
Oppure feriscono, offendono, allontanano.
In Rete, spesso l’aggressività domina 
tra tweet, post, status e stories.
È vero che i social media sono luoghi virtuali, 
ma è vero che le persone che vi si incontrano sono reali, 
e che le conseguenze sono reali.
Per questo oggi, specie in Rete, 
dobbiamo stare attenti a come usiamo le parole"
da "Parole ostili"




3 set 2023

Indovina chi

 

 

Chi è questo signore dai capelli bianchi e lo sguardo chiaro?
Qualche passante lo conosce? 

Fate domande (volendo) 
Chiedete e risponderò, forse in modo sibillino o forse no. 
Ma non barerò.

-.-.-.-.-.-.-
Questo gentile signore è stato rivelato dalla brava Mirtillo
 Si chiama Jean Giono e secondo me è stato un vero poeta.
-.-.-.-.-.-.-

L'Uomo che piantava Alberi
libro scritto da Jean Giono nel 1953 (circa)

 
Una delle tante versioni video, la mia preferita


Biografia (tradotta dal francese)
Che ne dice Wikipedia










31 ago 2023

Tautogramma

 

Ciao Gino partito in un giorno d'agosto

Tautogramma di saluto al mese  in A

Anche  Agosto  Abbandona. 
Altri  Anni  Abituati  Ad  Afose Arie   
Attendono  Agognando  Abbondanti  Acquazzoni  
Arrivederci 


28 ago 2023

Parità

 


Nel cortile di fronte casa mia, giocano bimbi dalla pelle di uno stesso colore. Alcuni sono al naturale e altri scuriti dal  sole. 

Scalmanati per età, nel piccolo stadio che la porzione di cortile rappresenta, pensano di essere Maradona  o chissà chi altri... loro sognano da lì, io da qui, vedendoli rappresentare un mondo di uguali.