Quando, molti anni fa, mi consegnò le chiavi di casa sua dicendo il classico "non si sa mai" alludendo anche alla mia giovane (!!!) età, le accettai solo per cortesia, pensando non le avrei mai usate. Quasi scordai di averle.
Poi lei, ottantottenne vicina di casa gagliarda e testarda, ha commesso una grave imprudenza che l'ha resa fragile e smarrita ed in quei giorni l'ho tenuta d'occhio. Il giorno in cui non ha risposto alla mia telefonata mi sono ricordata delle chiavi, le ho prese e sono andata a suonare inutilmente al suo campanello. L'ho trovata a terra, l'ho soccorsa e il medico e i nipoti hanno deciso che, da quel momento, non poteva più rimanere sola.
La prima badante è stata un disastro, lei stessa avrebbe avuto bisogno d'aiuto e dopo pochi giorni se n'è andata. La seconda la tratta come fosse demente ma lei, ripreso il piglio antico e capacità d'intendere, si ribella... inutilmente perchè medico e parenti la vorrebbero quieta, in poltrona, ad attendere l'ultimo viaggio. Impietoso e ingiusto orrore!
Io vado ogni giorno per darle sostegno, le ricordo che anche le regine si fanno allacciare le scarpe e cerco di addomesticare la badante che non sa, non capisce e non vuole cedere quello scettro totalitario che la sua professione pare concederle. Come non capire che l'ammalata è sempre una persona da rispettare e deve conservare dignità e diritti?
I nipoti ora mi guardano come inciampo, vorrebbero che mi disinteressassi della loro zia a cui hanno fatto stilare (non si sa mai) un atto dal notaio... ma non cedo perchè ritengo che la mia vicina abbia bisogno di chi la considera la stessa di "prima" e capisce la difficoltà di chi ha visto la sua vita stravolgere in un attimo senza possibilità di ritorno.
Accogliente o irosa, mai doma amica mia, che hai sempre fatto di "quel che mi pare" la tua bibbia... la vita ti ha giocato uno scherzo mica da poco... ma so che non cederai e festeggeremo fra poco i tuoi novant'anni con un cioccolatino fondente e un sorso di vin dolce.
ce ne vorrebbero di questi "inciampi"!
RispondiEliminaTi ringrazio per la solidarietà, Silvia... vorrei dirti che è un compito duro quello che mi sono assunta ma prima di scrivere qui ho letto qualcosa di tuo e so che lo sai già.
EliminaCiao e buona giornata.
Sempre complicato trovare una badante adatta, ma devo dire per esperienza che ne esistono di meravigliose. Strappate dal loro mondo per necessità, costrette a vite difficili, ma a volte dedite completamente, con la testa, l'autorevolezza (perché ci vuole) e una incredibile sensibilità. La tua vicina comunque è già fortunata ad averti incontrata, speriamo possiate festeggiare per bene i novanta!
RispondiEliminaIo ho fatto diverse esperienze negative, in fatto di badanti. A mio padre sono accaduti fatti gravi, da denuncia penale, ma l'ultima è stata davvero brava.
EliminaCiao Franco.
Esserci e portare affetto è meraviglioso. Brava Sari, la tua vicina di casa sono certa ti è grata del tempo che le regali e di avere un'amica sincera con cui festeggiare i suoi novant'anni.
RispondiEliminaDovrò abituarmi a questa "nuova" vicina che cambia continuamente di segno.
EliminaGrazie Ester, buona giornata.
Che brava. Cerca di esserci per la tua amica. E al diavolo i nipoti
RispondiEliminaFacile a dirsi ma vedrò di non cedere.
EliminaGrazie Alberto.
nei momenti più delicati della vita c'è bisogno di persone che offrano un affetto autentico e disinteressato e direi che questa nonnina è stata proprio fortunata a trovare te cara Sari!!!
RispondiEliminaCi sono situazioni che scoraggiano le persone normali come me. Basterebbe così poco per sentirci tutti più sicuri.
EliminaGrazie. Buona giornata.