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22 apr 2022

Confronti

Da qualche tempo la comunicazione politica si è arricchita di un nuovo personaggio di cui tutti parlano o sparlano.  Sono andata a conoscerlo per le vie del web quando è stato quasi bandito da un allarmato servizio televisivo di stato a cui ha opposto resistenza rinunciando al gettone di presenza e bandito (ingiustamente?)  da wikipedia.

La persona, a mio giudizio, è colta,  cortese, sicura, ha buona  proprietà di linguaggio e non perde mai la bussola in presenza di idee opposte. Quello che mi piace poco è quel "pieno di sè" che cozza sempre con chi sa e vuole arricchire la conversazione. Si dice un guerriero e anche  questo è impedimento alla condivisione, allo scambio di  idee che dovrebbero portare valore a quel dialogo che lui dice di non temere e pare solo subire. Fa nascere il dubbio che quel pensiero autonomo di cui parla sia il suo. 

Eppure, nonostante quel che penso di lui, credo stia offrendo un buon servizio all'informazione.  Sempre che chi l'ascolta non sia  schierato ma cerchi di farsi una sua opinione sui fatti, naturalmente. Il professore ci ha infatti costretti ad ascoltarlo, a guardare cartine datate, a leggere biografie, a mettere in dubbio altre informazioni e pareri. Ci ha insegnato una pluralità di idee a cui non eravamo più abituati.
Il personaggio, un professore, ha infranto una narrazione che mi vedeva inerme   ad un copia-incolla generale... mi sono fatta un bagno dei suoi argomenti e trovato informazioni che collimavano in parte con le sue ma altrimenti motivate.  Ho anche ritrovato il mio stimato Emanuele Giordana che mi ha insegnato quanto contino la geografia e le ragioni di tutti che vanno sempre conosciute e valutate per cercare, e mantenere, motivi di Pace e stabilità.

La sicurezza del professore, viene messa in  dubbio quando incontra qualcuno che sa... sa per avere visto,  studiato e pensato.  Qui un esempio.
Questo mi fa pensare che chi lo intervista non  sia padrone dell'argomento di cui chiede e  non sufficientemente attrezzato a controbattere.  Ecco allora che  diventa chiaro come la qualità dell'informazione sia determinante  nel permetterci di essere   attori e non solo spettatori di quel che accade. E di questo  dovremo tener conto. 



15 commenti:

  1. A me Orsini non dispiace tutto sommato, e con certe sue affermazioni dileggiate a destra e a manca, tipo "meglio sotto una dittatura che morti", io sono pienamente d'accordo. Da una dittatura puoi magari forse uscire, ma a risorgere è soltanto uno.

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    1. Del personaggio in questione non mi piace la cortese arroganza, la certezza di una sua superiorità e il continuo accenno alla sfida. Un padreterno, insomma.
      Non sono in grado di confutare nulla di quanto afferma ma, come dicevo, è una persona interessante e necessaria. Il fatto che ci si è premurati di arginarlo in ogni modo ha sicuramente aumentato l'interesse verso la sua persona e i suoi argomenti.
      Ciao Franco.

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  2. Devo dire che mi fa sempre piacere ascoltare Orsini, anche quando non sono d’accordo con lui, perché ti mette sul tavolo un altro punto di vista, ti apre uno spazio che di solito non viene nemmeno sfiorato con lo sguardo, spiega vicende storiche, ti fa vedere il rovescio della medaglia. Certe volte condivido quel che altre non sono d’accordo con lui, però è una voce che va ascoltata. Le sue idee hanno suscitato clamore, ci sono stati episodi poco piacevoli riguardo a un tentativo di censura, ma quelli che volevano metterlo a tacere hanno ottenuto proprio il contrario di quello che speravano, anzi gli hanno dato ancora più risonanza così che l’attenzione della gente è finita tutta su Orsini. Buon pomeriggio, Sari.

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    1. Direi che siamo pianamente d'accordo. Grazie.
      Ciao Caterina.

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  3. Come ho scritto qualche tempo fa sul mio blog, le cose che dice Orsini hanno lo stesso diritto di essere esternate e diffuse di tutte le altre. Si può dissentire da esse, ci mancherebbe, ma è giusto che siano esternate.

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    1. Certamente i diritti di parola e opinione vanno riconosciuti a tutti. Come ho detto, lo ritengo persona interessante e necessaria ma i modi sviliscono in parte le sue argomentazioni e la tentazione di collocarlo (collocarsi?) politicamente va a discapito del suo dire.
      Ciao Andrea.

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  4. Per non essere solo spettatori di quel che accade e ancora di più di quel apprendiamo
    dall'informazione in generale, dovremmo avere conoscenze e cultura, cose che poco si coltivano al giorno d'oggi che costa fatica studiare, informarsi, confrontarsi. Molto più semplice fare tanti "copia e incolla" e stare sempre dalla parte della "ragione".

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    1. Sono d'accordo con quanto scrivi e se ogni coscienza fosse debitamente formata la nostra società sarebbe tanto migliore. Poveri i nostri giovani...
      Un abbraccio e grazie.

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  5. Qualità meglio della quantità mi vien da dire.
    Ciao Sari, buon Primo Maggio e un grande abbraccio.

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    1. Buon Primo Maggio sempre!
      Con abbraccio e tante grazie.

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  6. sono disinformato.
    per cui posso solo commentare in termini generici: amo dialogare e sono conscio nello scambio di opinioni. un guerriero che non teme il confronto e non cerca vittoria.
    ciao

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    1. Un guerriero... credo ce ne sia bisogno.
      Ciao Ant.

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    2. senza bisognare ma soccorre guerreggiare :)
      ciao

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