App, ovvero la distruzione

 

Img dal web

Nel mio condominio abita un signore che è stato per anni guardaparco volontario e a lui ogni tanto chiedevo di appagare qualche mia curiosità sugli alberi del giardino scoprendo cose straordinarie sulla loro vita sotterranea. Adesso no, non lo faccio più.

Anche alla signora, nata e cresciuta a Gubbio, non chiedo di raccontare  della sua straordinaria città, non più.  E così con altri. 

Ho forse bisticciato con buona parte del condominio? Macchè. Il fatto è che ora ci sono le App!  Applicazioni  miracolose, colte e comode che rispondono a ogni quesito e curiosità. Se vedo una foglia particolare, mi basta prendere il cell, fotografarla,  aspettare un nanosecondo  ed ecco che l'App snocciola tutto quel che sa, e sa tanto,  sull'albero,  dove  abita, chi lo fa ammalare, quanti anni vive... 

Stessa cosa accade per città, monti o territori. Comoda, veloce e sempre disponibile,  l'App sa!  Sempre.

Verrebbe quasi da pensare che alla signora di Gubbio potrei raccontare qualcosa  d'inedito  della sua terra e che quel signore "verde" potrebbe offendersi parecchio se sapesse che ho chiesto all'App di quelle radici così potenti  da poter  distruggere un intero palazzo. 

Ormai non ho da chiedere niente a nessuno Ecco, per questo affermo che le App  stiano distruggendo i rapporti sociali. Incontrando qualcuno non avrò altro da chiedergli oltre  il classico:  come va?   Questo l'App sicuramente non lo sa... o sì?! 

L'App, come dicevo, sarà  un distruttore sociale, ahimè. 

Esagero? 

Ma certamente... perchè noi umani sappiamo  cose che le App non sanno e mai sapranno!!!  Perchè   abbiamo qualcosa di misteriosamente prezioso... dentro... 

Uhm.  Meglio abbottonare la giacca.