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14 set 2021

Pensieri

Dal balcone di casa intravedo in lontananza la pista ciclabile che appare e scompare dalle chiome degli alberi che hanno resistito alle alte temperature.  Chi usa con maggiore frequenza il nastro d'asfalto che si snoda fra due vie trafficate? Ciclisti, si potrebbe facilmente rispondere ma invece no... a transitare con maggiore frequenza sono podisti, anziani, genitori con passeggino, gruppi di giovanissimi e persone con un cane che li tiene al guinzaglio. 

Com'è logico pensare i ciclisti non sono affatto contenti di trovare ostacoli nel loro percorso e ogni tanto nascono dissidi che corrono il rischio di degenerare. Ragioni, torti... chi è ricorso al sostegno dei vigili di quartiere si è sentito rispondere che il pedone può percorrere, con prudenza, ogni luogo e questo parere ha scontentato parecchio i ciclisti che, a mio avviso con ragione, sono irritati da continue frenate e sterzate per non investire i pedoni che, nello spazio esiguo della pista, tendono a occuparla tutta.  

Perchè non progettare un'utile pedonabile, vista l'evidente necessità? Il progetto è troppo banale o poco redditizio considerando quanto il suolo sia diventato, oggi,  più che prezioso?

Già, il suolo... QUI si può leggere (dati aggiornati)  quanto il cemento ci soffochi anno dopo anno e il progetto di costuire tre incredibili  torri alte 11 piani davanti alla scuola del nostro territorio dove le costruzioni sono tutte basse, giustifica ogni pensiero malizioso. 

Già.




14 commenti:

  1. Al mio pasello, la pista ciclabile è stata costruita, principalmente, per permettere ai ragazzi di raggiungere in bici, le scuole superiori della cittadina vicina . In realtà è frequentata un pò da tutti ma non è mai tanto affollata da essere motivo di scontento. Io la percorro in bici o a piedi ed è una bella passeggiata. Ciao

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    1. Se la pista non è molto frequentata ed è larga a sufficienza non si presentano problemi ma questo che descrivo è al contrario trafficata (in certe ore del giorno) e stretta. Concordo sulla bella passeggiata perchè la ciclabile è molto più vivibile del marciapiede che soffre degli scarichi delle auto.
      Ciao Mirtillo.

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  2. Questo tuo post mi fa riflettere e tanto. Da ma non ci sono piste ciclabili, quindi i ciclisti occupano la strada creando intralci al traffico e molte volte si creano vere e proprie condizioni di pericolo, perché alcuni ciclisti, come certi automobilisti, non rispettano il codice della strada e te li vedi sfrecciare contro mano con il rischio che si verifichino incidenti. Quando cammini a piedi molte volte rischi di essere investito dai ciclisti. Per cui sono anni che imploriamo la costruzione delle piste ciclabili. Leggendo il tuo post, nel tuo paese dove esistono le piste ciclabili, vedo che sono i pedoni a intralciare i ciclisti. Allora io mi chiedo, ma è mai possibile che non ci sia mai niente che non abbia conseguenze negative? Il problema è che l’uomo è egoista e deve sempre fare ciò che vuole senza pensare che esistono anche gli altri. L’uomo non rispetta la libertà altrui, non capisce che la sua libertà finisce dove inizia quella dell’altro. Ci vorrebbe un po’ di buon senso. Un abbraccio, cara.

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    1. Come negare il nostro essere indisciplinati? Sì, non possiamo considerarci ancora un popolo civile ma nel tempo lo saremo e ne saremo enormemente avvantaggiati. Le nostre ciclabili occupano molto spesso i marciapiedi che vengono sottratti per due terzi ai pedoni... non ci fosse una qualche forma di buona volontà si instaurerebbe una quotidiana guerra che invece è riservata a poche zone.
      Il diritto abita sulle ruote, affermo sorridendo, meno ne hai e meno diritti puoi rivendicare.
      Abito a Bologna che non è una grande città ma è trafficata, le strade sono percorse a tutte le ore e il traffico può tratteggiare l'umore di inizio e fine giornata lavorativa. Beh, guardando i film americani dove le vie sono un fiume in piena, un poco ci si consola.
      Ciao cara Caterina.

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  3. A Roma problema uguale. Ma visto che trattasi già di miracolo veder nascere ciclabili, chiederne il raddoppio sarebbe davvero pretesa quanto meno estrosa. Anche sotto elezioni.. ;)

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    1. Invocare i miracoli per motivi semplici dà la misura della capacità dei nostri governanti. Per come la penso, prevedere un tratto pedonabile accanto alla ciclabile, dove si può o è necessario, metterebbe pace fra gli animi.
      Sotto elezioni... ahaha... un nostro aspirante sindaco, che già si vede seduto sullo scranno del sindaco, promette a destra e manca senza pudore... ahaha... nessuno gli chiederà conto della sua condotta una volta insediato e questo è un gran guaio.
      Ciao Franco.

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  4. Leggendo il tuo post mi è venuta in mente quella vecchia canzone di Adriano Celentano che fa: "Là dove c'era l'erba ora c'è una città..."
    Credo sia Il ragazzo della via Gluck e abbia almeno una cinquantina d'anni, segno che già allora c'era il problema della cementificazione.

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    1. Anch'io avevo pensato al ragazzo della via Gluck ed è proprio in quel periodo che è cominciata la cementificazione del territorio che sta oltrepassando ogni limite di sostenibilità. Il partito del cemento è sempre vincente, purtroppo.
      Ciao Andrea.

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  5. Con un po' di cortesia e gentilezza ci stiamo tutti serenamente

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    1. Sono d'accordo con te ma quel che proponi si può fare quando si va a passeggio e se i fatti sono occasionali. I pedoni non si rendono conto che in uno spazio limitato non si può gesticolare, spostarsi a piacere e neppure lasciare liberi i bambini che vanno tenuti per mano. Non sono una ciclista ma ho osservato la situazione dal prato dove andavo con la mia amica a quattro zampe e visto come anche una ciclabile necessiti di regole da osservare attentamente da parte di tutti.
      Ciao Giorgio.

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  6. Anni fa andai a trovare una amica in provincia di Savona. Esiste una pista ciclabile lunghissima che si estende per decine di chilometri, tutta sulla costa, costruita sulla vecchia ferrovia dismessa... ebbene a certe ore del giorno veniva invasa dai pedoni! Nonni con nipotini passeggini bimbi con i pattini e tanta gente a piedi! Ovviamente i ciclisti erano irritati, anche perché normalmente sulla pista correvano come pazzi! In momenti diversi della giornata,quando la pista ridiventava la loro.
    Pensai in quei giorni a quanta necessità abbiamo di spazi da vivere a piedi, per incontrare le persone!!! Spazi divorati dalle auto dai parcheggi...o dall uso smodato delle automobili?

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    1. Quella ciclabile lungo la costa fa sognare ed è come dici... chi amministra i territori dovrebbe prevedere spazi d'incontro in città, rione per rione. Viene da chiedersi, scusandomi del pessimismo, se il buon vivere sia un obiettivo da perseguire o meno da chi governa.
      Ciao Nellabrezza. :)

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  7. Dobbiamo condividere i pochi spazi che abbiamo in città con tanta pazienza e cortesia. Ciao Sari. Buon pomeriggio.

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