- "Sogno una pace leggera, diffusa, tanto normale da parer banale”- Sari

2 ago 2021

2 agosto

 

2 agosto  col botto.
A  Bologna.
Nel 1980.
Adesso, dopo 41 anni,  pare ancora più incredibile che la colpa di quegli 85 morti e 216 feriti e mutilati fosse attribuita allo scoppio di qualcosa che non c'era: la caldaia.  

La storia della ricerca della verità comincia da qui, da una caldaia, e in questo giorno vorrei esternare ammirazione e  gratitudine verso l'Associazione dei Familiari della strage che non si sono lasciati scoraggiare da false notizie, da difficoltà e inciampi...  persone unite per un progetto di ricerca della verità vera che differisse dalla caldaia.

Il lavoro svolto, tuttora in corso, richiede sforzi immani, sudore, rischi, speranze deluse... è  un lavorìo da formicario dove ognuno ha un compito da portare avanti con impegno e fedeltà, un onere pagato con ferite aperte, con la mancata quiete del dolore e il costante ricordo, affinchè sanguini anche nelle nostre coscienze.
A chi diceva che la vita va avanti, che occorre pensare al futuro, dico che è  proprio per i vivi che stanno spendendo la loro vita i Familiari, come non capirlo? La loro non è vendetta ma lotta partigiana, una forma di resistenza perenne, un sacrificio che va ricordato e onorato, assieme alle vittime.

Io vi ringrazio uno ad uno, Familiari delle Vittime,   e ogni anno onoro come posso e so il vostro difficile impegno. 


QUI il bel report di Carlo Lucarelli sulla strage

 

 


10 commenti:

  1. Una strage che potrebbe essere stata addirittura solo una "copertura", una distrazione, per distogliere da quella di Ustica. Comunque una vergogna tutta italica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo stato fatica a mantenere le sue promesse e chissà quando si potranno consultare i documenti necessari a stabilire la correttezza di parecchi fatti.
      Sì, una vergogna.
      Ciao.

      Elimina
  2. Scrissi un post quando venne fuori la notizia certa che tutto era stato pagato da Gelli. Per molti, anche lattuale sindaco, ostro illustre concittadino. Mi vergogno di averlo nella città dove sono nata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Di Gelli si sapevano tanti fatti ma era potente e manovrava con mano ferma troppi fili per essere indagato a dovere. La legge italiana colpisce i forti quando deve e non quando sarebbe necessario a risparmiare tanti dolori e percorsi di vite. Anch'io mi sono vergognata, e non per modo di dire, di alcuni personaggi che hanno diretto il mio territorio e l'ho fatto contrastando chi diceva che occorreva dar loro tempo per realizzare i progetti necessari. Li hanno fatti, come si è poi visto.
      Approfitto di questo messaggio per dirti del tuo meraviglioso blog. Ha cambiato veste grafica e questa d'oggi è molto elegante ma se tu potessi aggiungere l'archivio (sai che leggo e rileggo le tue pagine) e lo spazio per commentare mi troverei più a mio agio. Avresti ragione a non ascoltare le mie richieste e sono certa che mi abituerò a questo modo di leggerti. Cosa che farò comunque.
      Ciao cara Lorenza.

      Elimina
  3. Una strage indimenticabile che dopo 41 anni rimane ancora irrisolta. Non possiamo che ringraziare i familiari delle vittime per le loro lotte estenuanti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La costanza dei Familiari delle Vittime sta dando forza e fiato a tutto il nostro paese, affossato da impunibilità, prescrizioni, depistaggi e altro. Stanno usando forze e tempo a favore anche dei tantissimi personaggi onesti che soffrono nel vedere e capire, meglio di me, le storture di cui tutti patiamo.
      Ciao cara Farfalle.

      Elimina
  4. Ricordo benissimo stadi del giorno eravamo al mare Valle Verde vicino a Rimini quando tornavo dalla spiaggia e ci informarono della strage un anno dopo oggi di lì sono andato in pellegrinaggio davanti a quel applicate lì mi sono segnato e ho pregato per i morti e feriti la giustizia purtroppo non è solo lenta ma non è uguale per tutti Buon fine settimana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Andrea, ti ringrazio a nome di tutti noi bolognesi. Il ricordo, anche dopo tanti anni, è necessario e rincuora.
      Buona giornata.

      Elimina
  5. Resta una vergogna storica e lo stato (volutamente uso la esse piccola)
    Non hai rilasciato la verità. Sebbene avessi 12 anni lo ricordo quel giorno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La verità che invochi è presente nel video di Lucarelli che ben disegna le trame e i depistaggi di persone appartenenti allo Stato. I Familiari delle vittime hanno combattuto, e combattono, anche per ottenere dallo Stato i documenti che portano a una verità che è ben connotata ma ancora segreta. Si arriverà alla verità ed è per questo, per non lasciar cadere l'argomento che ogni anno ne parlo e sostengo iol lavoro di chi indaga.
      Sei giovane e tocca anche a te non scordare come stai facendo. Grazie.
      Ciao Enri

      Elimina

- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.