- "Sogno una pace leggera, diffusa, tanto normale da parer banale”- Sari

17 mag 2021

No!

 

Rula Jebreal ha rifiutato l’invito ad un programma televisivo dopo aver appreso che sarebbe stata l’unica donna nella scaletta che prevedeva l'intervento di sette persone.   Sette ospiti e solo una donna, ha constatato Rula Jebreal, ed ha espresso il suo rammarico nel dover declinare l’invito perchè "come scelta professionale non partecipo a nessun evento che non implementa la parità e l’inclusione".
Il direttore della rete si è subito scusato ed ha parlato di equivoco. Il conduttore ha ribattuto che no, la trasmissione non merita le motivazioni di Rula Jebreal perchè rispetta e valorizza le diversità*... ma le donne non sono un'etnia o un gruppo sparuto!

Per il rifiuto a partecipare alla trasmissione la giornalista è stata criticata da ogni parte e in questo caso (sigh!) con incredibile parità di genere.  Ahimè, ancora troppe donne non hanno  capito che gli squilibri vanno visti e compresi partendo da gesti quotidiani, dalle piccole scelte, da fatti banali, spesso accettati, che collocano le donne  un passo dietro.
Loro, le donne, solitamente sottopresentate in ogni ambito,  fanno notizia solo quando vengono violentate o uccise... e allora come diventare a pieno diritto  parte di una comunità che non le consideri una minoranza  incompetente e poco autorevole? Si fa come Rula Jebreal e si comincia a mettere in evidenza i comportamenti che decostruiscono la figura femminile affinchè si cominci a considerarla capace e degna.  
Le donne sono  e debbono essere considerate innanzitutto come persone... persone  che lavorano, decidono e vivono partecipando alla pari  con l'altra... metà del cielo. ;) Per formarne uno unico, naturalmente.

Dell'argomento, mai trattato a sufficienza e a dovere, ne ho letto QUI  ma se ne è scritto ovunque. 

 

*Correggo in seguito alla precisazione letta su un altro articolo.


14 commenti:

  1. Nel mondo ci sono troppe discriminazioni.
    Sereno pomeriggio.

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    1. Davvero troppe e alcune insopportabili.
      Ciao Cavaliere.

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  2. Mi trovo d'accordo con le tue parole. Ha fatto bene Rula a rifiutare l'invito del programma televisivo, a mettere in evidenza le differenze di genere. Ogni giorno conviviamo con queste differenze che passano completamene inosservate nell'ignavia comune e che molti considerano persino normali. Un abbraccio

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    1. E' questo il dramma della situazione, il trovare normale qualcosa che non lo è e non dovrebbe esserlo.
      Ciao Farfalle Libere.

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  3. Troppo maschilista Propaganda (che ora ha anche un'altra gatta da pelare..), ma ha sbagliato anche Rula a mio avviso. Era una occasione importante. Lo avrebbe potuto far notare in diretta, delle differenze di genere, mollando una steccata ben più significativa. Era importante parlare di Palestina. A mio avviso.

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    1. A mio modo di vedere questa non era un'occasione così importante perchè il suo sarebbe stato un parere femminile in un contesto maschile e quel che aveva da dire non avrebbe avuto il peso che invece ha. Rula non è persona che si nasconde, sappiamo cosa pensa della situazione Palestinese e il suo parere, che si sia d'accordo o meno, è importante perchè chiaro, informato e motivato. Se, come suggerisci, avesse parlato di differenze di genere, avrebbe danneggiato l'argomento della serata e anche quello di genere per cui ho apprezzato la sua decisione.
      Ciao Franco.

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    2. "non era un'occasione così importante perché il suo sarebbe stato un parere femminile in un contesto maschile" primo: la trasmissione non la guardano solo uomini. Secondo: allora diamo ragione al genere dei contesti? Doveva andare in un trasmissione femminile? ma stiamo scherzando?

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    3. No no, non scherziamo, quello non è affatto il mio pensiero. La giornalista, ne sono convinta, ha pensato che quello non sarebbe stato un incontro fra persone ma avrebbe attirato l'attenzione sul genere. Il problema c'è e non riconoscerlo fa parte del problema.
      Siamo tutti diversi, uno dall'altro, a qualunque fisicità ci abbia destinato il fato, e questa è la più stupenda, proficua ed entusiasmante invenzione della Natura. A noi spetta il rispetto per l'altro riconoscendogli quella dignità che sappiamo giusta e vorremmo per noi.
      Ciao.

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  4. La penso come Franco. Rula ha perso un'occasione per dichiarare ad un folto pubblico la situazione.
    D'altra parte la capisco. D'istinto avrei reagito così anch'io

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    1. La situazione è davvero grave per cui ho apprezzato la sua decisione di non trattarla in quel contesto dando sponda ad altro che non fosse il tema per cui era stata invitata.
      Ciao Pat.

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  5. Trovo queste parole un poco troppo semplici. Speravo in qualcosa di più. Rula ha sbagliato perché poteva informarsi, il programma tratta una marea di argomenti di "nicchia" discriminazione, disabilità, razzismo, LGBT+,...
    Ha comunque fatto parlare di un argomento davvero interessante che viene preso in considerazione troppo poco. Ne ha fatto parlare ma è già dimenticata questa storia
    Il problema non è il programma in se, il problema nasce dalla società e dalla cultura italiana che vedono la donna ancora come "l'angelo del focolare".
    Ci sono ancora troppe poche donne ai vertici, ecco, è questo l'argomento che doveva suscitare la discussione, non tanto il fatto che lei sia o non sia andata.

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    1. Il mio post non aveva altro scopo che mettere in evidenza uno dei gravi problemi di squilibrio della nostra società. Penso che Rula Jebreal conoscesse il programma di cui stiamo parlando e, fosse o meno importante, quel che l'ha fatta decidere è stato il rapporto sbilanciato fra uomini e donne. Infatti ha dichiarato: "Come scelta professionale non partecipo a nessun evento che non implementa la parità e l’inclusione". Non ci si fosse scandalizzati per questa sua affermazione, che forse ha anche offeso le persone che l'hanno invitata, la sua scelta sarebbe passata inosservata.
      Il problema è proprio lo scalpore (rivelatore di una mentalità radicata) che nasce da questa scelta... la stessa che fece il ministro Provenzano lo scorso anno quando decise di non partecipare a un convegno perchè ne avevano escluse le donne.
      Queste persone ci stanno dicendo a gran voce: "Non è normale" ed è tempo che anche noi cominciamo a pensarlo.
      Dall'inizio dell'anno sono state uccise 38 donne in Italia... eliminate in quanto appartenenti al genere femminile e se questo non produce allarme, soprattutto nel maschile non so che altro potrebbe farlo. Sì, credo che evidenziando lo squilibrio man mano che si presenta, come hanno fatto Rula e Provenzano, impareremo a capire e dare l'avvio a un nuovo modello di società.
      Benvenuto Luca. Ciao.

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  6. Ha fatto bene, sono troppe le occasioni in cui appaiono solo uomini, una delle ultime, eclatante un convegno dell'allattamento con solo relatori uomini.

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    1. Questa non l'avevo ancora letta... sbalorditivo.
      Dovremmo essere tutte educate Jebreal e mettere i puntini sulle i.
      Ciao Sara.

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- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.