- "Sogno una pace leggera, diffusa, tanto normale da parer banale”- Sari

10 dic 2020

Era il 1835...

 

"Era il 1835 e il colera, che aveva devastato l’Europa, cominciava a penetrare in Italia.

Gioachino Belli scrisse, nei mesi che vanno dall’Agosto del 1835 al dicembre 1836, ben 34 sonetti, che legati insieme formavano un poemetto, a cui diede il titolo di Er còllera mòribbus". (f.z.)

Comincia così il lavoro di Arpa Eolica  (che è un gran bel posto) presentando,  in occasione del Natale e forse istigato dalla pandemia, il poemetto di Gioacchino Belli "Er còllera mòribbus".  La lettura è piacevole, istruttiva e ci accomuna a quel periodo in cui imperversava il colera.

QUI  si può leggere la prefazione del poemetto e ottenere i rimandi per leggere tutti i 33 sonetti che Maria Luisa Ferrantelli e Francesco Zaffuto hanno tradotto e ci offrono in sola lettura.  

Attendendo il 34°, ringrazio  Francesco e Maria Luisa per il gran lavoro svolto.  (Mi sarebbe piaciuto assistere al loro discutere, verso dopo verso..)





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