Questa mattina Vincenzo è volato via, l'ha fatto sicuramente sorridendo perchè lui e il sorriso erano la stessa cosa e come lui non sapeva farlo nessuno.
Era vecchio Vincenzo.
Era malato Vincenzo.
Era stanco Vincenzo ma ogni volta che lo si incontrava gli si accendevano gli occhi dal piacere e quelli erano giovani, limpidi e sereni.
Quasi ogni giorno scendeva in giardino, in un angolo ormai tutto suo e lì leggeva assorto, il capo chino sulle pagine, il giornale. Vincenzo stava al giardino come una pianta sta alla terra ed ora sarà doloroso attraversarlo trovando il suo posto vuoto.
Chi era Vincenzo? Un vicino di casa che sapeva rendersi vicino a tutti.
Grazie per la cordialità, la familiarità, la dignità c la forza con cui ha accettato ogni fatto negativo che la vita le ha messo sul piatto: che bell'esempio signor Vincenzo, grazie.
Mi associo alla tua gratitudine per quel vicino che si è fatto “vicino” a tutti e aggiungo una speciale preghiera per lui, che possa vivere nella pienezza di vit per l’eternità.
RispondiEliminasinforosa
Anch'io, come molti, vivo di miei pensieri consolatori... penso infatti al Padreterno che abbraccia Vincenzo e gli dice: finalmente qui.
EliminaGrazie Sinforosa.
Un post toccante. Una persona davvero speciale, almeno così la recepisco grazie alle tue parole.
RispondiEliminaDavvero speciale, grazie Daniele.
Eliminavolò. anche prima volava. buon giorno
RispondiEliminaMa guarda quanto hai detto in mezza riga... grazie.
Eliminaprego :)
Eliminabuon giorno
Ciao Vincenzo. Adesso mi sembra di averti conosciuto un po' anch'io. Grazie Sari.
RispondiEliminaE' incredibile avvicinarsi a qualcuno senza avere la possibilità di incontrarlo ma è tanto dolce farlo attraverso altri occhi e altro cuore. Grazie Alberto.
EliminaMi spiace. Dalle tue parole traspare la grande umanità di quest'uomo, che lascia un ricordo indelebile. Saluti.
RispondiEliminaIl ricordo è indelebile, come dici, e penso mi farà ancora tanta compagnia.
EliminaGrazie Mirtillo.
Ha ragione Mirty, dalle tue parole traspare tutta l'umanità di quest'uomo e anche il tuo affetto per lui.
RispondiEliminaUn saluto a Vincenzo e un abbraccio a te.
Ci trattavamo con il classico "lei" ma non ci fu mai "tu" più vicino di quel pronome di riguardo che usavamo. Non ci avevo mai pensato ma sì, gli volevo bene.
EliminaGrazie Sciarada.
Che bei pensieri Sari. Magari andarsene lasciando pensieri così belli.
RispondiEliminaEra piacevole soffermarsi a chiacchierare col sig. Vincenzo... pareva comprendere oltre il detto e questo permetteva il piacere e l'agio.
EliminaCiao vitamina.
E' incredibile avvicinarsi a qualcuno senza avere la possibilità di incontrarlo ma è tanto dolce farlo attraverso altri occhi e altro cuore.
RispondiEliminaMolte volte mi sono trovata a viverle queste tue parole...dico e sottolineo davvero *a viverle queste parole*,credo che insegnino a capire dove vale la pena soffermarsi e non inseguendo i volti così noti come quelli dei politici,perché paradossalmente la "notorietà " siamo noi a dargliela anche riempiendo pagine in rete di disapprovazione!
Ringrazio di cuore per questo post e ne sono felice di quel suo voler bene!
L.
Quanto scorre fra persone che sanno (possono?) ascoltare il proprio cuore e quello degli altri. Ogni incontro può trasformarsi in dono.
EliminaCiao L.
Sari, la tua sensibilità e accoglienza (anche nel tuo blog), così come le tue osservazioni, sono una fonte di luce che a me non è sfuggita!
RispondiEliminaSento che sei una bella persona che riesce a guardare oltre le apparenze.
Credo che sei un bell' esempio per le persone dentro e fuori di qui!
Grazie e buona continuazione...
L.
Arrossisco.
RispondiEliminaGrazie L, ciao.