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18 ott 2018

Analfabetismo e scelte politiche

"Il linguista Tullio de Mauro cita vari studi, concludendo che nel 2008 soltanto il 20% della popolazione adulta italiana possiede gli strumenti minimi indispensabili di lettura, scrittura e calcolo necessari per orientarsi in una società contemporanea".
Citazione da Wikipedia

Il 100%  (volendo) vota.
Non intendo con questo negare il diritto di voto a chi non è in grado di orientarsi correttamente, in modo cioè di esprimere per davvero il proprio orientamento politico, ma riflettere sui danni che la poca cultura produce a tutti.
W la scuola che forma.

Allora appare chiaro come in un paese  con un allarmante tasso di analfabetismo funzionale, possa apparire normale che un personaggio pubblico  si vanti e si senta (addirittura)  orgoglioso d'essere analfabeta.

Che analfabeti siamo oggi?   chi ha coraggio legga  QUI







22 commenti:

  1. Conosco il fenomeno, ne ha parlato anche Iacona a Presa Diretta lunedì scorso. E' un fenomeno molto pericoloso che i social e l'uso indiscriminato di apparecchiature elettroniche anche simultaneamente, stanno facendo espandere e dilagare sempre più.

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    1. Prima ancora dei social occorre citare la televisione che dapprima ci ha formati e anche alfabettizati, poi ci ha obnubilati e predisposti ad accettare programmi a dir poco scadenti. Disposti persino ad accettare la troppa violenza che permea la vita sia reale che virtuale.
      Ciao.

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  2. Io leggo , specialmente su Fb , di gente che pubblica pensieri con errori di ogni tipo : mancano le H o ci sono dove non ci dovrebbero essere, gli accenti, l'apostrofo, le doppie ... frasi e pensieri confusi, quasi incomprensibili. Io faccio un lavoro per il quale queste cose mi saltano subito all'occhio e mi fan rabbrividire. Tante volte son tentata di invitare a rileggere e correggere ma lascio perdere per non sembrar pesante. E' l'uso dei social , dove si scrive tutto in fretta, che porta a queste cose però anche questa mi sembra una cosa grave. Ciao e buon pomeriggio.

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    1. I social hanno sdoganato gli errori e li hanno giustificati con la fretta dell'esprimesi e così nessuno prova vergogna né per quel che ha scritto né per come l'ha fatto. Chi farà notare che tutto questo ci immiserisce come persone e come popolo?
      Penso tu faccia un gran bel mestiere e il tuo rabbrividire davanti alle scorrettezze consola e fa sperare che anche altri provino il tuo stesso sgomento. Non sono iscritta ad alcun social e mi ritengo fortunata perchè chi scrive qui la fa in modo egregio. Grazie Mirtillo.

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  3. Quello che mi sembra preoccupante è la mancanza di desiderio al sapere.
    Il linguaggio si è fortemente impoverito. Fra una parolaccia e un’altra i contenuti si sono davvero impoveriti e chi sa usare un linguaggio consono e corretto è ormai una rarità.
    sinforosa

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    1. Sono d'accordo e direi che le cattive parole e i brutti comportamenti influenzeranno sempre più agli animi che, conseguentemente, appassiranno. Ritengo vero il detto "la bellezza ci salverà" ma se non lo si cerca e cura, quel bello non lo vedremo mai o non lo sapremo riconoscere.
      Ciao.

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  4. non so chi sia quel personaggio e in quale contesto si colloca la sua dichiarazione.
    pure io potrei "vantarmi" di un certo analfabetismo funzionale, interpretando la locuzione.
    preferendo essere cioè un alfabetista disfunzionale :)
    lieto giorno

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    1. L'analfabeta funzionale è colui che non è in grado di comprendere e valutare, pur avendo diverse informazioni e sapendo leggere e scrivere, le cose da fare per raggiungere gli obiettivi che si è prefisso.
      Non conosco la parola "alfabetista" ma credo tu sia perfettamente alfabetizzato e in grado di utilizzare al meglio quel che hai appreso.
      Buongiorno a te.

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    2. sì, avevo intuìto il significato prevalente della locuzione e ne proponevo un'altra lettura e il suo rovesciamento: colui che, pur essendo in grado di comprendere e valutare, e, proprio per questo, non vuole essere funzionale, propone una controalfabetizzazione, ovvero un analfabetismo, funzionale ad altro. ovvio che tutto si gioca sul piano della consapevolezza e della relatività. lo si potrebbe anche vedere e considerare un esercizio retorico. e in parte lo è, visto che il soggetto in questione si "propone" un "risultato altro" che è perfettamente conscio di "non poter" raggiungere. e tuttavia, coerentemente, lo persegue. e lo realizza, nella sola misura in cui ciò è possibile, in termini cioè personali. se fossi religioso dovrei parlare di fede. che poi è soltanto, in termini spirituali (quel che a me interessa), la virtù di mantenere la promessa che si è fatta a se stessi, di essere se stessi.
      buon giorno

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    3. Lassismo come forma di resistenza?
      Buon giorn a te.

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    4. lassismo come possibilità di derogare. anzi volontà di farlo. quindi anche una forma di resistenza, intesa come contrasto. perdona se non mi dilungo.
      lieto giorno

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  5. Non so se ti riferisci a Di Maio che legge e non capisce il decreto legge. In ogni modo andare a protestare da Vespa per un complotto ordito da non si sa chi né quando né come mi sembra fantascienza , fra lo spaventoso e il comico. Più spaventoso però

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    1. Dislessici, disattenti, disinteressati, smemorati, distratti ... questa la fotografia dei personaggi che ci hanno governato e ancora lo fanno. Sorpendente come noi ci facciamo abbindolare da certi figuri senza qualità minime.
      Non era DM la persona a cui mi riferivo ma le mie righe potrebbero attarsi (oddio che verbo antico) a molti personaggi pubblici. C'è da credere che fra quel 20% citato da De Mauro "loro" non ci siano.
      Ciao e un sorriso al tuo grande giardino.

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  6. Mi sembra la scoperta dell'acqua calda! Sono decenni che si parla di analfabetismo e di analfabetismo di ritorno che può capitare a chi si adagia sugli "allori" d'un diploma superiore.C'è una responsabilità diffusa, individuale e collettiva.L'"appiattimento" d'una lingua bella ricca come la nostra si lega anche all'afflizione di vocaboli inglesi che infiorano il linguaggio di giornalisti televisivi o della carta stampata.Il problema degli asini di ritorno o di andata, quando non esistevano i social, non si evidenziava platealmente, ma esisteva e come! Essendo la sottoscritta per natura ottimista, sono convinta che i social almeno, hanno fornito agli asini, una spinta a leggere e scrivere qualcosa, magari una ricetta per cucinare bene il pasto quotidiano, e imparare a spendere bene i pochi soldi che abbiamo, insieme a qualche progresso grammaticale.

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    1. Sì, sì, è giusto quel che denunci... l'analfabeta di ritorno non sa scrivere bene o dice inesattezze ma l'analfabeta "funzionale", che sa scrivere, leggere e far di calcolo, non sa usare quelle abilità per decidere o attuare un progetto... non sa valutare e per questo vota sull'onda emozionale. Questa persona danneggia sé stessa e la collettività ma lo fa in modo inconsapevole. Se la scuola non farà il suo dovere di formare e istruire a dovere, le file di quel 20% di cui parla De Mauro calerà drasticamente.
      (((Non sarà, questo, un progetto politico?)))
      Ciao.

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  7. ...e giusto per completare vorrei aggiungere che ancora non mi riesce di saper scegliere un personaggio della politica che mi dia fiducia per capacità ed onestà.Voto sempre, ma piena di dubbi.Beato chi ha certezze.Intanto ci siamo impoveriti tutti da molti anni.Chi non se n'è accorto evidentemente ha larghe entrate.

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    1. Neppure io Lili... da anni voto quel che mi pare il meno peggio e spesso sono stata tentata di annullare la mia scheda elettorale.
      Tutte le persone che mi erano invise le ho viste via via sedersi ai più alti scranni... che desolazione...

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  8. Ti dirò un'eresia ma rimanga tra noi,
    una testa un voto mi piace poco proprio per l'esistenza dell'analfabetismo funzionale
    la soluzione non è quella di far svolgere il test a tutti prima di votare,
    bensì quella di aumentare l'istruzione
    Questo governo non lo farà mai.

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    1. La penso allo stesso modo ma i governi non sceglieranno mai di istruire il popolo perchè chi sa è in grado di controllare, scegliere e decidere... mentre un popolo poco istruito è facile da guidare. (Il verbo guidare non è stato scritto a caso... si governa un popolo e si guida un gregge).
      Ciao.

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  9. Dimenticavo
    Più che l'analfabetismo funzionale consapevole mi preoccupa la supponenza d'intelligenza che trovo addirittura pericolosa.

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    1. La supponenza di intelligenza è una caratteristica, credo, delle persone di cui si parlava.
      Non so come mai mi è venuto in mente Totò.

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- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.