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5 feb 2018

Marx insegna, a platea vuota



Eppure, tutta la storia dell'industria moderna mostra che il capitale, se non gli vengono posti dei freni, lavora senza scrupoli e senza misericordia per precipitare tutta la classe operaia a un livello di profonda degradazione.


K. Marx



Non so, signor Marx, se dalla posizione che attualmente occupa  possa vedere come ogni suo avvertimento in merito al capitale sia stato  inascoltato. 

Non  l'hanno considerato, a loro modo con ragione, i capitalisti ma, e qui la cosa si fa stravagante, non hanno dato peso alle sue parole neppure i cittadini, coloro che dall'uso sfrenato verso il guadagno di pochi a scapito dei molti  ne sono stati pesantemente danneggiati. 

Il capitale e la politica, che avrebbe dovuto arginare le pretese dei capitalisti, sono ormai la stessa cosa e noi, ahimè, li abbiamo votati e ancora (temo) li voteremo. 
Perchè? Per quella voglia di padrone, per l'ammirazione verso la potenza, per le mascalzonate che producono divertimento e/o invidia, per distrazione, disinteresse, per poca cultura.   

Che pensa, signor Marx... rinsaviremo entro il 4 marzo?  


10 commenti:

  1. Non credo che sia solo colpa dei capitalisti (che hanno cambiato nome, ora si chiamano liberisti ma è sempre la stessa feccia), avevo degli operai che votavano Berlusconi. L'estremizzazione del sindacalismo ha spinto i moderti più a destra,
    la corruzione dei partiti di sinistra ha allontanato le classi operaie dalla politica, i disaccordi interni ai partiti di sinistra hanno lasciato campo libero a governi di destra. Questi sono solo tre esempi di come si sia arrivati alla situazione attuale. Non credo che ci possa essere un cambiamento che migliori la situazione in cui ci troviamo, l'ultimo trucco del capitale è quello di creare crisi mondiali che si risolvono coi sacrifici e i soldi della povera gente.

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    1. La tua analisi mi convince e di colpe se ne potrebbe parlare a lungo ma quella che più mi sento di additare è l'informazione. La tv, in particolare, ha fatto così tanti danni che occorreranno secoli per rimediare, ammesso si possa. La grande schiera degli anziani poveri, ancora oggi, sono un bel bacino di voti per chi, senza contradditorio o successive smentite, usa catechizzare dagli schermi.
      Ah la vecchia "Tribuna politica"...

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  2. temo di no :)
    le soluzioni e risposte da dare a certi meccanismi e sistemi sono troppo complicate per menti ancora deboli e inadeguate. molto spesso anzi servili e conniventi

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    1. Ahimè, mi trovi d'accordo e non mi rimane neppure una piccola speranza per quel 5 marzo.

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  3. Concordo con Antonypoe, temo anch'io che l'imbecillità italica sia quasi senza speranza ed abbia imboccato la via del non ritorno.

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    1. Siamo un popolo in involuzione? Forse sì ma, come dicevo più sopra, trovo che la causa stia nella tv. Troppi programmi di "approfondimento" spargono notizie false, o "corrette", che pian piano portano a falsità eclatanti date per vere. Non ricordo chi abbia detto che una falsità ripetuta più volte diventa vera ma l'osservazione è davvero giusta.

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  4. La troppa ignoranza ha portato a conseguenze drammatiche, non solo l'Italia, ma l'intero mondo.
    Saluti a presto.

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  5. No. Stiamo vivendo una grande illusione: che solo possiamo salvarci se pssiamo mani e piedi (legati) dalla parte del nemico. Il Capitalismo ci succhierà via quel grammo di cervello che ci è rimasto e noi diventeremo di giorno in giorno vittime e soldati del Capitale e della nostra pochezza. Il neurone è solo e malnutrito: lampeggia disperatamente ma il 4 marzo qualcuno -o noi stessi- gli daremo un calcio, una robusta zampata per scaraventarlo via, lontano da noi.
    Und tschüß.

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    1. Capitalismo, capitale, denaro... questa è la nuova "desiderata" e nessuno può davvero condannare il profumato capitale, sperando possa un giorno essere il nostro.
      Intanto, aspettando il 4 marzo, il neurone trema... (Datti da fare, invece, caro neurone).
      Auf Wiedersehen

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