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7 dic 2015

I profitti della beneficenza

In questo nostro tempo ci sono parole, in origine buone, che vengono svuotate per cambiare di segno provocando sgomento e sospetti.
Penso alla  consulenza, ad esempio,  che al sentirla pronunciare immagino fiumi di denaro pubblico che se ne vanno ad arricchire il ricco.
Al volontariato dove, in alcuni casi, i rimborsi spese sono in realtà uno stipendio.
Alla beneficenza che fa pensare agli scandali riguardanti i doni a mezzo telefono, alle org che si auto-beneficiano e, ultimo caso fresco fresco, al gesto che un ricchissimo padre, felice per la nascita della figlia, ha fatto donando il  99% delle azioni di Facebook  in beneficenza (appunto).   Ma poi si scopre che la donazione ha come beneficiario una fondazione che si rifà alla moglie e che il regalo, in realtà, è un modo per sfuggire al fisco.
Bah!

Questa e altre storie concatenate, ce le spiega bene Carlo Pizzati che QUI  le racconta.

Dall'articolo estraggo una riga che mi ha fatto pensare: "... per vendere un prodotto bisogna vendere una storia che faccia amare l’azienda stessa, non solo il prodotto".
E' un po' come  l'antico Carosello dove s'inventa un Jo Condor per propiziare l'acquisto...niente di nuovo sotto il sole, dunque?  Beh, lì si sapeva che si stava cercando di vendere qualcosa... è questo a fare la differenza.


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21 commenti:

  1. Hai ragione Sari, perché è l'ipocrisia che nel mondo attuale si cela sempre dietro molte parole, molti gesti. Mai come oggi si è alzato il livello (in senso peggiorativo) di questo brutto comportamento, al punto che non sai più poi a cosa credere e la sfiducia, in particolare verso le istituzioni o i personaggi pubblici serpeggia sempre più forte negli animi e nelle menti di noi, pubblico in sala, che assiste alle commedie e qualche volta alle tragedie se non alle buffonate sulla scena.
    Sono da tempo nel mondo del volontariato e ho conosciuto diverse associazioni e fondazioni e ti assicuro che nella maggior parte dei casi, si tratta di enti e di persone molto motivate ed oneste. E quando l'associazione non ha più soldi, spesso i volontari mettono di tasca propria quello che serve.

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    1. E' così, siamo scoraggiati e non si sa a chi dare fiducia. Per salvarmi, cerco di vedere il giusto che c'è e lo trovo solitamente nel volontariato, quello formato da persone che cercano di migliorare la vita di chi è nel bisogno. Anch'io sono stata a lungo in quel mondo e posso affermare che dove ci sono volontari le società progrediscono creando civiltà e speranza.
      Ciao.

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  2. Avrei una storia molto colorita da raccontare su questo. Ad Arezzo ultimamente si è scoperta l'acqua calda: nel più grande sindacato c'erano volontari molto ben pagati per svolgere mansioni "volontarie", che ingrassavano parecchio lo stipendio normale o la pensione, attaccati come sanguisughe a queste attività volontarie, che si sono permessi di criticare uno che, venendo a conoscenza di queste cose, aveva restituito la tessera. Il signore in questione ha risposto che non pensava di mantenere, con i soldi della tessera, un piccolo esercito di sfruttatori. E' più lunga e più interessante di così, ma il risultato è che dopo un secolo Mauro ha restituito la tessera della CGIL e si è affrancato da una dipendenza anche mentale e da una cecità , come dir, affettiva. Con un pò di dolore.

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    1. La tua storia me ne ha rammentate altre, guarda caso ancora e sempre nella politica, nei partiti territoriali che diventano come sette. Anche mio padre divenne triste quando dovette rendere la tessera della CGIL che per lui era chiesa. Secondo me, nei partiti non dovrebbe esistere il volontariato... chi lavora deve essere stipendiato altrimenti il suo impegno degenera.

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  3. Mentre invece penso che il fondatore di Facebook abbia fatto una buona cosa, in fondo poteva farci altro con quel denaro, e investirlo per ricerca educazione e simili va bene, se si pensa che in Italia la zona archeologica di Ercolano funziona perché, quasi in silenzio totale, ci mette i soldi Packard dei computer.

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    1. Può darsi che quel tizio abbia fatto anche una cosa buona ma soprattutto ha fatto un'operazione commerciale che non si può chiamare beneficenza. Avesse fatto altro, con quel denaro, non ne avrebbe tratto i benefici fiscali che invece ha avuto. Se da quel vantaggio ne deriveranno benefici per chi è nel bisogno, ne sono soddisfatta...due piccioni con una fava, come si suol dire.

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  4. ci sono realtà molto diverse fra loro e restano sempre tanti dubbi. ciao

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    1. Sì, ci sono realtà diverse ed è bene informarsi prima di donare.
      Si decidesse di fare pulizia fra le varie onlus che chiedono, e ottengono, denari nostri, saremmo più tranquilli e generosi.
      Ciao.

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    2. hai ragione: sarebbe una nostra precisa responsabilità quella d'informarsi. ma forse non è così facile. buon giorno

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  5. e' vero, ci sono storie diverse e tanti dubbi....
    io appoggio due organizzazioni ormai da un sacco di anni, mi sono sempre sembrate realtà serie e motivate ed a volte mi sono detta che, se cosi' non fosse......be', avrò gettato via dei soldi! Ma non ho nessuna intenzione di farmi dominare dal pessimismo e dalla disillusione....conosco un sacco di persone che fanno volontariato in modo serio, scrupoloso, mettendo - e rimettendoci - di tasca propria.E voglio pensare che la maggior parte sia così.
    un abbraccio
    Emanuela

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    1. Il fatto è che i denari gettati, come dici, non sarebbero solo una tua perdita ma andrebbero a ingrassare malfattori che domani farebbero ben di peggio.
      Hai ragione, non bisogna farsi dominare dal pessimismo ma porre attenzione al nostro gesto è doveroso.
      Ciao con abbraccio.

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  6. A dire la verità avevo esultato anch'io
    ma te m'hai aperto gli occhi
    e è tutta iersera che leggo di questo furbone.
    Dai ricchi non c'è da aspettarsi niente di buono.

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    1. Ci sono ricchi per bene e altri profittatori (forse hanno fatto i denari proprio per questa loro caratteristica). Credo si sia smarrito il senso del giusto e del lecito.. oggi pare che tutto sia permesso ma non è così.

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    2. Ricchi per bene?
      O ricchi o per bene!

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    3. pensi che ai ricchi non sia concesso d'essere persone ammodo? Mah, dovrò pensarci

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  7. Non so come si sviluppa la vicenda del miliardario americano. Anch'io quel poco che do a Medici senza frontiere me lo porto in detrazione fiscale e in qualche modo uso lo stesso beneficio per inviare alla stessa organizzazione qualche euro in più. Penso però al nocciolo della vicenda è: che ci sono pochi miliardari e ci sono tanti poveri disgraziati nella miseria più nera. I poveri disgraziati non possono neanche permettersi il lusso di essere generosi, a volte la stessa miseria li costringe perfino a indurirsi nell'animo per poter sopravvivere. Le cose più preziose che abbiamo e che a volte regaliamo sono le parole e gli onesti desideri di giustizia che cadono spesso in un campo arido. Colgo l'occasione per augurarti un buon Natale e Buon anno, lo faccio in anticipo perché poi nei giorni vicini alle feste si affollano tanti auguri a volte di sola forma.

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    1. M'hai spiazzata con il tuo dire delle detrazioni fiscali che portano benefici anche i piccoli... poi ho pensato che su quei denari che doni non hai alcun controllo mentre il magnate di cui si parla ha donato a sua moglie e quindi, con un solo gesto, ha ottenuto vantaggi fiscali, ha guadagnato in popolarità e mantenuto il controllo del donato.
      E' così, i poveri sono privati anche del piacere di donare ma, come dici, ci sono doni che non chiedono denari ma solo interesse, ascolto e partecipazione.
      Grazie per gli auguri. Buon Natale anche a te, Francesco, e che l'anno nuovo porti pane e lavoro per tutti. E Pace.

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  8. Le vie indirette:manderò soldi al "Bambin Gesù" che li girerà al cardinal Bertone. Lui sì che ne farà buon uso, inserendo nell'orgia del lusso Vaticano un attico personale. Tanto i bambini col tumore sono destinati a morire, inutile sprecar quattrini. Oremus. Ti farò gli auguri più avanti, dolce Sari. Oggi sono molto cattivo, forse userei la clava. Abbraccio.

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    1. E allora sono cattiva anch'io perchè ti aiuterei volentieri a roteare la clava. Fare piazza pulita di certa gente, mandarla a rifare i manti stradali del paese, sarebbe cosa sacrosanta, giusta, un gesto doveroso e gradito a tutti gli onesti.
      Sai, avrei una lunga lista di persone da inviare ai lavori stradali... sai quanti incidenti in meno avremmo sulle strade con così tanta manodopera?
      Un abbraccio, aspettando i tuoi auguri.

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  9. Tutti gli auguri del mondo a te e a tutti i tuoi amici che sono, ovviamente, amici miei.

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- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.