Guardando i bambini uscire da scuola, tutti con il troller, mi chiedevo perchè fosse diventato necessario utilizzarlo al posto di una cartella, zainetto, o addirittura la semplice striscia di tessuto elastico che usava un tempo. Non è contraddittorio portarsi dietro tanto materiale, proprio in questa età dove basta un click per avere tutto a portata di mano?
Questi ragazzini che escono da scuola, mi paiono una fila di emigranti, altro che scolari! Il trolley salverà la schiena ma credo danneggerà altre parti del corpo perchè salire su un autobus o trascinare sui marciapiedi un trolley non è cosa da poco... ci sono tanti intoppi da superare prima di arrivare a casa e liberarsi dal peso e persino gli scivoli, che dovrebbero abbattere le barriere architettoniche, sono talvolta così ripidi da diventare ostacolo.
Noi, con corpo e mente, non bastiamo più per studiare e lavorare... quello di cui madre natura ci ha dotati è insufficiente...occorrono più mani, braccia e contenitori per portarci appresso tutto quel di cui abbiamo bisogno. E dai primi antichi cesti siam passati a tasche, borselli, bauletti, zaini, valigie e... trolley.
E dopo le cose fisiche, ecco esser diventato necessario un contenitore di dati... pc portatile, cellulare, tablet...
Noi, con corpo e mente, è evidente, non bastiamo più... Caricandoci di pesi siamo forse più tranquilli, felici, realizzati? Io vedo invece una fila di incatenati, rallentati da una palla al piede che limita ogni corsa e slancio. Ma così va il mondo.
.
prova ad indovinare come mi presentavo a scuola negli ultimi anni di liceo :)
RispondiEliminaMi pare sia facile risponderti: non avevi alcun libro.
EliminaCiao! ;)
e neppure quaderno :) e il preside mi aspettava in cima alle scale.
Eliminabuon giorno
Immaginavo... ahahha... e com'è finita?
EliminaBella riflessione
RispondiEliminacose così le fa solo chi sa guardare bene fuori e dentro le cose
Ciao Sari.
E' bello avere tempo e, adesso che l'ho, mi perdo ad osservare e a guardare come vivono gli altri.
EliminaSempre generoso, grazie Nucci.
Ciao