Fra le parole in disuso, e i giornali ce ne danno un elenco stupefacente, ci dovrebbe essere un verbo che invece non figura in nessuna lista. Il verbo è: arrabbiare.
Forse si conosce qualcuno che lo usa? Al suo posto ci sono tante altre forme... la più usata è volgarotta e, per me, usata addirittura a sproposito.
Persino giornalisti noti, alla radio, la usano e credo, purtroppo, che ormai ci si vergogni (!!!!!!) a dire d'essere arrabbiati, incolleriti, imbufaliti... non sia mai che si possa pensare di noi che siamo "diversi" o non al passo con i tempi.
Che tempi!
:)
ma no, Sarina, si usa eccome, almeno io lo sento spesso, e lo dico sempre ai miei bimbi: non mi fate arrabbiare!
RispondiEliminaciao e auguri
Eliamino
Anche se siamo in pochi ad usare parole che sembrano arcaiche, cerchiamo di non dimenticarle....almeno noi!!!
RispondiEliminaUn abbraccio, Sari!
Caro Emiliano, sapendoti un ottimo papà, non dubito del tuo parlare corretto.
RispondiEliminaMa loro, i tuoi bei figlioli, quando dici di non farti arrabbiare, si mettono in riga? ;)
Ciao. Tanti auguri a te ed alla tua bella famiglia.
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RispondiElimina...in effetti quando dico che mi arrabbio fanno una breve pausa di riflessione, si calmano, ma rimangono come in attesa, allora mi arrabbio e dipende dai casi: il più delle volte Angelica piange (ma è tutta scena). Con Lorenzo è meglio giocare, quando lo faccio sorridere obbedisce sempre, quindi se mi arrabbio con lui gli dico "Adesso ti stacco le orecchie!" e lo prendo per le orecchie, ma non gli faccio male, lui sorride e fa quel che gli chiedo. Angelica no, con lei c'è poco da fare, finisco sempre per fare il patetico: "ma come? il papà e la mamma cucinano per te, ti aiutano a disegnare ecc. ecc., e tu che fai? fai la sciocchina?". Eheheh scherzo, il più delle volte Angelica ci fa perdere la pazienza, noi la sgridiamo, lei piange, e poi facciamo pace, allora lei viene, mi accarezza, mi dice con la voce rotta "papà ti voglio bene" e mi da un bacio, allora io penso: "mi tiene in pugno la zoccoletta!"
RispondiEliminabuona notte, o buongiorno, dipende da quando leggerai. Ciao
eliamino
Nonnatuttua, ma guarda che distratta sono... ho lasciato un "non" di troppo... non leggerlo, per favore.
RispondiEliminaMa tu guarda che danni sa fare una piccola cosa di tre lettere... addirittura può stravolgere una intera frase.
La riscrivo giusta:
"Hai ragione Nonnatuttua, almeno noi dobbiamo tenere duro."
:)
Eliamino, sorrido sempre quando racconti della tua famiglia. Che bella avventura sono i figli... i tuoi sono proprio fortunati.
RispondiEliminaBuongiorno a te, ragazzo mio. Ciao!
Buongiorno Sari!
RispondiEliminaeli.
vero, i figli sono una bella avventura, fin che sono piccoli, almeno per me. Da grandi non sai come saranno, né quali conflitti, né tanto di altro. Ti può andar bene e ti può andar male.
RispondiEliminaI figli sono persone che, a volte, possono anche non piacerti, pur amandoli. Spero non sia successo a te Sari e non succeda al nostro amico Eli. Buon 2011- anno di sfida! Dan
Ciao Dan. (Ci conosciamo da tanto, o sbaglio?)
RispondiEliminaCoi figli sono stata tanto fortunata e così dirà in futuro il nostro Eli.
Non so perchè il nuovo sarà un anno di sfida ma ti auguro che sia sorprendentemente bello.
Ciao.