L'attenzione generale del nostro paese è attualmente concentrata su quei quattro bambini che vivono nel bosco e si discute sul metodo educativo dei loro genitori. Non intendo schierarmi o criticare la magistratura ma invece mi impensierisce il nostro paese che non va a votare quando questo riguarda la vita, la nostra, e il conseguente benessere. E' come affermare che è meglio farsi gli affari degli altri piuttosto che occuparsi dei nostri e questo mi impensierisce parecchio.
Caro Google dalle funzionalità "beta", non desidero rendere i miei interventi più "coinvolgenti", se accettassi, io diverrei "noi" e no, grazie, ma no.
Oggi parlavo con un amico della cosa ed entrambi ci chiedevamo come mai in pochi (e purtroppo Salvini tra questi) facessero notare che tanti bimbi rom siano in situazioni ben peggiori, sotto gli occhi di tutti, ma con pochissimi provvedimenti a tutela. La risposta condivisa è stata: sai cosa rischi a togliere dei bimbi rom alle famiglie di questi campi nomadi? Sì, gli addetti lo sanno.
RispondiEliminaDi Salvini non voglio dire ma non si può fare di tutta l'erba un fascio. Di bambini zingari ho una lunga esperienza e nel grande campo nomadi ho trovato roulotte pulite nonostante la scarsità dei bagni che il comune avrebbe costruito anni dopo. Gli zingari fan sempre comodo alla politica ma la Comunità Europea ci versa denaro per una integrazione che non è mai partita e costruire campi nomadi è proprio il suo contrario.
EliminaSono dell'idea che ognuno trova il bene dei figli dove crede sia e già questo è un gran bel segno in questa epoca che impone e toglie libertà di scelta.
Ciao Franco.
Non sono d'accordo sul fatto di far vivere dei bambini nel bosco, per vari motivi, freddo, mancanza di un bagno, socializzazione, ecc.. Però devo dire che questi bambini erano amati ed accuditi da genitori consapevoli. Ci sono tanto bambini, non solo rom, che vivono in famiglie disastrate, tra abusi, povertà, emarginazione, ecc... che andrebbero tutelati, per evitare tragedie di ignoranza e degrado. Ciao cara
RispondiEliminaSono d'accordo con quanto dici e so che il tuo osservatorio sui bambini è frutto di esperienza. Questa non sarà un'epoca facile per questi bambini senza un luminoso futuro in cui sperare.
EliminaCiao cara.
In effetti non mi stupisce la cosa. Sembra una grande contraddizione stare qui a disquisire su una vicenda del genere (di cui nessuno sa bene, per altro) però non andare a votare. Ma in realtà credo che la cosa sia proprio in linea, molta gente preferisce stare in divano a criticare, a lamentarsi e pure a giudicare piuttosto che darsi da fare e cercare di migliorare, anche di poco, le cose. Si sceglie la cosa più facile, più semplice, si dà spazio alla pancia più che alla testa o al cuore o alle mani. Un disinteresse crescente...
RispondiEliminaCiao amica Sari, ti lascio un salutone.
Già, spesso esprimiamo pareri senza renderci conto di non essere informati a sufficienza.
EliminaMi raccontava un'amica napoletana di un candidato sindaco che consegnava una scarpa sinistra ad un suo probabile elettore dicendogli che gli avrebbe dato la destra quando avrebbe votato per lui. Fu eletto. Cosa si potrebbe promettere, oggi, a un mancato elettore per schiodarlo dal divano? ;)
Grazie amico Alberto.