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5 set 2025

Cambiamenti

 


Aprendo le finestre di casa, ho visto in lontananza un capannello di persone che gridavano ad un altro distante, nero e coi manganelli pronti. Uno sgombero forzato. Una famiglia per strada. Quasi certamente stranieri.

Fra le grida, una voce implorava per i bambini che dovevano pur andare a scuola... come se questo argomento potesse fermare le forze dell'ordine. E perché no, visto che abbiamo fama di essere un paese civile? Il gruppo invocava una giustizia che lo è solo sulla carta della burocrazia?

Ma...

A quali cuori battono gli sgombrati? Chi aprirà loro... dove andranno, quali case, quali situazioni dovranno affrontare di nuovo? A quali forze si affideranno?

Uno sgombero ne chiama altri, e altri e altri ancora... quando finiremo di cacciare qualcuno da un territorio che li aveva inglobati per costringerli a ripartire da zero per altri sconosciuti?

Siamo ancora gente civile?




19 commenti:

  1. Inutile girarci intorno, l'Italia è un Paese razzista, intollerante e fatto di tante persone ignoranti. L'esempio più pratico: basta vedere chi ci governa, che fa dell'odio la propria bandiera di vita.

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    1. Sì, e ci pare giusto, se non necessario, esserlo. La maggior parte delle persone si è seduta ai banchi del ministro dimostrandosi attenti e diligenti.
      Ciao Cavaliere.

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  2. Come se lo sgombero risolvesse il problema. Lo sposterà soltanto, perché questa gente non deciderà di sparire, cercherà semplicemente un'altra soluzione perché, è chiaro, da qualche parte dovranno pur stare. Più umano, più logico, più efficace e anche più economico sarebbe che le autorità aiutassero l'integrazione... E invece...

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    1. Sì a quel che hai elencato... la soluzione più semplice, facile e che dà risultati è che le autorità si dotino di posti per i disagiati. Invece il disagio serve, eccome se serve, e vede la cittadinanza sempre schierata e soddisfatta.
      Grazie Alberto, buona giornata.

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  3. Grazie, Sari, delle tue riflessioni accorate... Buona domenica.

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  4. Grazie Sari delle tue riflessioni. Il problema dello sgombero credo che sia però più ampio di così. Io penso che se avviene uno sgombero forzato, significa che gli sgomberati hanno usato per anni, o per molti mesi una abitazione che non era loro, non gli spettava e di cui non pagavano nemmeno probabilmente l'affitto. So di andare contro corrente ma in Italia ci sono troppe persone che si approfittano del fatto che si deve essere comprensivi e buoni per fare cose assolutamentte illegali e togliere spesso la casa anche al legittimo proprietarioi

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    1. Grazie a te Arwen per avere espresso il tuo parere.
      Dare alloggio ai disagiati non è, a mio avviso, qualcosa di buono ma utile. Certamente è illegale occupare abusivamente un alloggio ma lo è altrettanto non averlo quando la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo dice, all'Art 25, afferma che "ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo (...) all'abitazione".
      https://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_all%27abitazione
      Non conosco la famiglia che occupava la casa popolare di cui ho visto il forzato sgombero ma deduco che, se i figli frequentavano la scuola, fossero qui da un po' di tempo e non illegalmente.
      Mi chiedo dove possano andare gli esclusi e il pensiero corre alle organizzazioni che assoldano persone e questo è preoccupante.
      Una persona esclusa, poi, avrà sentimenti poco piacevoli nei confronti della società e dei singoli che li guardano con riprovazione e questo non produrrà nulla di buono.
      Come vedi, non ho messo nessun buonismo nella mia risposta ma ho illustrato quanto sia conveniente accogliere e dare riparo a chi lo chiede e di cui si è accertato il bisogno.
      Grazie ancora e buona giornata.
      Ciao.

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    2. Hai ragione nel dire che non viene rispettata la dichiarazionne universale dei diritti dell'uomo, ma quella purtroppo non viene rispettata per molti versi - anche il diritto al lavoro non esiste per molti. Questo non vuole dire che una persona possa impossessarsi di un'appartemento non suo e continuare a viverci per anni. Questo a causa dei tanti governi che non hanno mai fatto nulla a proposito. Se prendessero il tuo appartamento o di un tuo parente non saresti così disposta a rinunciarci per una famiglia che non conosci nemmeno. Certo gli esclusi non saranno felici e spesso faranno cose sbagliate via via sempre più snagliate. Ma di esclusi ce ne sono tanti, da molte cose non solo dall'avere una csa. Una casa devi pagartela, almeno devi pagare un'affitto - cosa che in molti non fanno nemmeno. Accoglienza certo è buona e giusta ma non a scapito dei beni e delle leggi degli italiani, spesso non rispettate. Inoltre io sarò ingiusta ma non si può, per forza di cose e per mancanza di soldi accogliere tutti. Da molti molti anni arrivano a paccate queste povere persone sfortunate, ma non è ammissibile che l'Italia, come qualsiasi altero stato possa assorbire senza problemi tutta questa gente. I soldi sono pochi e sono come una coperta troppo piccola per tutti.

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    3. Hai detto che non viene rispettata la dichiarazionne universale dei diritti dell'uomo, d'altronde si sa, è molto facile fare dichiarazioni altisonanti che prevedono alcuni diritti base per tutti gli esseri umani del mondo. Molto meno facile è invece, nella pratica, rendere possibile questa cosa e veritieri e reali questi diritti

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    4. La Dichiarazione dei diritti umani non è altro che un faro a cui guadare per sapere che strade imboccare. Forse nessuna nazione arriverà a rispettare completamente la direttiva ma il percorso deve essere quello, se vogliamo dirci gente civile. Oggi non lo siamo e, per come la penso, neppure chi ci governa.
      Non possiamo accogliere tutti ma gli stranieri oggi danno un contributo senza il quale l'inps non riuscirebbe a pagare le nostre pensioni. Senza stranieri non avremmo la frutta sul tavolo e neppure la passata di pomodoro per condire la pasta. Senza stranieri le fonderie chiuderebbero con grave danno per le nostre piccole aziende e anche per quei posti di lavoro, comodi, per noi italiani. E questi stranieri hanno bisogno di una casa. Dignitosa.
      Occupare un alloggio non è certo cosa simpatica ma chi lo lascia deve avere un'alternativa.
      Ciao Arwen.

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  5. Saremmo un popolo civile se, prima di "sgomberare" le persone, si trovasse un posto dove farle stare magari provvisoriamente ma dignitosamente. " Sgombero" è una parola che si deve usare solo per le merci.

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    1. Sgombero è una parola che si deve usare solo per le merci Eccellente osservazione, la userò nel futuro.
      Grazie Verbena, buona giornata.

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  6. Non lo siamo più da tempo, come il resto del mondo che rivendica una presunta civiltà. Siamo nel nostro bozzolo, e se ci sgombrano il vicino di casa del pianerottolo, mettiamo una ulteriore catenella alla porta già sprangata. Ci indignamo delle sconcerie viste in tv, delle ingiustizie, delle intolleranze ma saremmo i primi a denunciare, se dovessere chiedercelo. Ci stiamo trasformando in amebe che subiscono. Ai tempi dell'olocausto gli stermini non andavano in mondovisione e tanta gente non sapeva per davvero. Ora non abbiamo scuse, ma neanche la faccia di ammetterlo.
    Ci giriamo dall'altra parte.

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    1. Dici giusto ed io, nel mio piccolo, resisto. Come tanti altri. Oggi abbiamo parecchia informazione, è vero, ma leggiamo anche tante falsità per cui a volte fa (purtroppo) comodo pensare che i disastri non siano veri.
      Il povero, di qualsiasi povertà soffra, non ha ragione, non ha diritti e neppure dignità. Eppure qualcosa deve cambiare.
      Ciao Franco.

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  7. Dietro lo sgombero non ci sono solo muri e carte, ma vite spezzate e dignità calpestate. La domanda finale, “siamo ancora gente civile?”, resta sospesa come un’accusa che interpella tutti.

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  8. È un problema veramente difficile , che tocca le coscienze ; sgomberare le case occupate abusivamente avrebbe anche un senso se si offrisse una soluzione alternativa anzi la soluzione alternativa dovrebbe essere all’origine perché non si possono chiudere gli occhi di fronte a tanta gente, anche onesta , che spinta dal bisogno cerca una vita . E questa vita è giusto che la trovino per evitare situazioni che spingono poi a delinquere. Non credo che gli italiani siano un popolo razzista, credo invece che è la situazione che si crea che genera esasperazione da un lato e dall’altro , esasperazione che non è razzismo ma autodifesa da un lato e dall’altro. E il rispetto delle regole e delle leggi latita.
    Il discorso sarebbe lungo ma la soluzione sarebbe anche facile se si volesse veramente trovare.
    Baci
    eos

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  9. Non so che aggettivo meglio si adatti a definire l' essere umano di questi tempi-
    La civiltà - intesa come atti di pensiero che originano comportamenti non solo accettabili, ma educativi , artistici , religiosi - è finita da un pezzo -.
    E - cosa ancor peggiore - si è persa anche l' umanità.

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- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.