Noi e la coscienza (di Sari nel 2016)
Papa Francesco ha appena compiuto 80 anni, da quattro è a capo del Vaticano e in questo lasso di tempo tanto è cambiato nel mondo e nei fatti che riguardano la fede cattolica.
Ricordo di quando esordì dicendo una frase insolita per un pontefice: "chi sono io per giudicare" e già questo avrebbe dovuto far presagire quanto questa figura di pontefice fosse diversa dalle altre... ma sono stati la sobrietà, la stima, l'accoglienza, i perdoni chiesti e quelli concessi a fare di lui una persona amata e rispettata, vicina alla nostra umanità ed alla realtà dei tempi.
Si dice che concederà alle donne il diaconato e io aspetto anche il passo successivo che le vedrà arrivare al sacerdozio, come nei primi tempi delle comunità cristiane, ma quel che più mi ha stupita, di questo papa, è stata la possibilità di perdono per tutte le persone coinvolte nel drammatico momento dell'aborto, compresi medici e infermieri, facendo sobbalzare sulle seggiole parecchi prelati. Nel novero dei protagonisti dell'aborto, non è però stata nominata la figura del potenziale padre di quell'esserino che mai nascerà e della cui sorte è responsabile al 50%. Il padre è per natura attore comprimario di quella vita nuova e spesso anche della decisione che vede come responsabile sempre e solo la donna. Peccato. (Davvero peccato)
In seguito alle decisioni fin qui prese da papa Francesco, ecco acquistare senso il suo presentarsi dicendo "chi sono io per giudicare"... perché se la chiesa, perdonando, conta sul nostro giudizio e quindi sulle coscienze, è chiaro che il primo immenso progetto del papa dovrà riguardare la formazione delle coscienze dei cristiani e riformare quelle dei preti, trasformando così ogni credente in persona in grado di rispondere delle proprie azioni davanti a Dio e alla giustizia terrena.
Il progetto, se sarà questo, presenterà notevole difficoltà e il cambiamento delle coscienze richiederà secoli. Che il Cielo protegga questo papa dagli altri e dai "suoi" concedendogli coraggio, forza e vita.
Mi è spiaciuto tantissimo apprendere la notizia della scomparsa di questo papa ! Presto andrò a Roma, avrei desiderato vederlo ancora una volta. Non so se ci sarà già un nuovo pontefice o non sarà ancora stato scelto, quando arriverò, spero che, chiunque verrà eletto, sia in grado di seguire il cammino e l'esempio di Papa Francesco e non sarà facile- Ciao cara.
RispondiEliminaQuei progetti il papa non ha saputo, potuto, creduto di realizzarli. Mi ha fatto sperare e sognare una chiesa che ci rappresentasse proprio tutti ma ora è tempo di pietà e mi piace ricordarlo con l'entusiasmo di allora.
EliminaCiao cara.
Tante parole.. come il diaconato ancora solo promessa..figurati il sacerdozio.. poi i viaggi a Gaza e Kiev.. l'estirpazione della pedofilia.. un Papa può avere molte idee, ma poca libertà d'azione.
RispondiEliminaTe lo ricordi Luciani? Io si.
Ricordo sì, e forse fu proprio quello il momento in cui capii per davvero quanto fosse terrena tutta la storia religiosa. Credo nel Vangelo, nella Parola, e questo sostiene il mio credere.
EliminaCiao.
Insieme a tanti passi compiuti, aperture che sono rimaste solo accennate, di questo Pontefice mi rimane la capacità ( e l' invito ) ad amare e perdonare. Tutti, ma proprio tutti ( qualcuno- se non lui stesso - disse che il perdono è una dote più divina che umana.).
RispondiEliminaLui ha sopportato tanto e credo anche perdonato proprio quelli che avrebbero dovuto supportarlo, mentre nel cuore agivano il male.
Non ho fiducia nell' attuale Curia e prevedo ( sperando di sbagliarmi ) periodi foschi.
Ahimè, posso solo concordare con quanto scrivi. Spero con te di sbagliare sul futuro.
EliminaGrazie Frida. Buon 25 aprile.
Buona Liberazione!
RispondiEliminaGrazie Alligatore, buona Liberazione a te.
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