Al babbo, quando era emozionato, addolorato o irritato, si gonfiava una vena verticale che spiccava netta sulla sua fronte magra. La ricordo ancora gonfiarsi mentre raccontava come un tempo bisognava stare attenti a tutto... a chi incontravi, alle cose che dicevi in privato o in pubblico, a cosa sceglievi e quali giornali leggevi. Ascoltandolo, a me pareva che quel suo narrare fosse così tanto assurdo da parere inventato.
Di quella vena ne ho fatto memoria pochi giorni fa leggendo le notizie di cronaca. Avere un proprio pensiero, scegliere, schierarsi, oggi, è ancora gratuito? Babbo...
Mica tanto gratuito, ma sempre più necessario, mi sa
RispondiEliminaLa gratuità, in effetti, non è mai al 100% ma è il numero a fare la differenza.
EliminaBuona giornata Alberto.
In questo periodo mi sono arresa e la mia opinione la tengo per me. Ci ho provato, ma le discussioni degenerano e non portano a nulla, soprattutto se dall'altra parte non c'è nessuna voglia di capire. Il buon tacer non fu mai scritto, si dice... ecco, io lo applico alla lettera. A costo di passare per codarda...
RispondiEliminaE' necessario rispettarsi, tu lo stai facendo e questa non è codardia ma saggezza. Io non lo sono e tutto quel che riguarda la società mi appassiona e ne scrivo nonostante una severa :) autocensura. In ogni "noi" ci sono sempre anch'io e... dico. (Pessima abitudine)
EliminaBuona giornata Sara carissima.
L'incomprensione è il più grave danno alla società civile
RispondiEliminaUn caro saluto
Come non darti ragione... ognuno di noi interpreta i segnali di cui sa, di cui ha fatto in qualche modo esperienza e ne trae conclusioni. A me piace dialogare con persone che hanno idee diverse dalle mie a patto ci siano libertà e rispetto.
EliminaUn caro saluto a te, Giorgio. Grazie.
libero e gratuito per quanto mi riguarda.
RispondiEliminasono sempre disponibile all'ascolto e confronto.
lieto giorno