Nel cortile di fronte casa mia, giocano bimbi dalla pelle di uno stesso colore. Alcuni sono al naturale e altri scuriti dal sole.
Scalmanati per età, nel piccolo stadio che la porzione di cortile rappresenta, pensano di essere Maradona o chissà chi altri... loro sognano da lì, io da qui, vedendoli rappresentare un mondo di uguali.
I bambini , tra di loro, non vedono grandi differenze e sono portati ad accettare gli altri bambini così come sono. Quando insegnavo, non ho mai avuto problemi particolari perchè c'erano bambini che non venivano accettati , magari un pò di diffidenza all'inizio che spariva in fretta. Forse perchè nella mia scuola, gli stranieri erano tantissimi e venivano da ogni parte del mondo, era una cosa normale !! Certo facevano fatica a capirsi e questo metteva i più timidi in difficoltà nel socializzare . I maschietti, se giocavano a calcio, superavano subito il problema e venivano accettati immediatamente !!! Che bella la veste stiva del tuo blog !!! Ciao
RispondiEliminaIl tuo messaggio era nello spam... ma come s'è permesso questo blogger di fare questo sgarbo? ;)))
EliminaCiao
Avevo già commentato , commento sparito nei misteri di Blogger!! Comunque dicevo che, nei miei anni di insegnante alla scuola primaria, non ho mai visto grossi problemi . Da noi , i bambini stranieri erano tantissimi, di tutte le razze. Forse per questo che nessuno ci faceva più caso, era una cosa normale. Certo c'era il problema della lingua, i più timidi facevano fatica ad integrarsi ma solo perché non si capivano, non perché non venivano accettati...Erano tutti bambini e giocava no insieme. Ciao
RispondiEliminaSui bambini premeranno, prima o poi, i giudizi, le esclusioni e una visione del mondo che tende a separare con colpa chi è diverso, soprattutto se povero. Adesso, i miei dirimpettai, sono tutti ugualmente allegri, sfrontati, dispettosi, esagerati e veramente amici... tutti allo stesso modo e in questo sono meravigliosi.
EliminaMirtillo carissima... confermi, con quel che scrivi, d'avere fatto un buon lavoro nei tuoi anni di insegnamento. :)
Ciao.
Considerazione molto bella sulla diversa uguaglianza dell'umanità. Specialmente i bambini sono esenti da questo distacco provocato proprio dagli adulti che ostentano odio e guerra.
RispondiEliminaUn caro saluto
Visti da qui, nel gioco, sono davvero uguali e questo mi procura gioia. Se però incontro uno dei bimbi a passeggio con la famiglia, lo vedo col papà camminare due passi avanti alla mamma e alle sorelle. Il prilegio maschile nasce da quel gesto ed è il messaggio a rendermi triste, ben più del fatto d'essere velate. Un giorno vorrei vederli camminare alla pari, non ha importanza se velate o meno. Il futuro annienterà le distanze fra generi ed etnie o le aumenterà? Non so e non sapendo propendo per la prima ipotesi.
EliminaGrazie Giorgio.
Nella scuola, da decenni, ci sono bambini e bambine di tutte le nazionalità, fedi e culture e per i bambini tutto questo è naturale e anche per noi insegnanti questa realtà è non solo bella ma carica di speranza. Il futuro sarà questo è a me rende molto, molto felice tutto questo.
RispondiEliminasinforosa
Senza generalizzare, mi trovo d'accordo con quanto scrivi sul presente, ho remore sul futuro ma tifo per quel che speri.
EliminaGrazie Sinforosa.
competono :)
RispondiEliminalieto giorno
I bambini ruzzano e così imparano a vivere.
EliminaBuongiorno a te.
sì, nel gioco s'imparano molte cose.
Eliminalieto giorno
A parte rare eccezioni, i bambini non conoscono razzismo. Sono l’esempio perfetto della nostra vera natura, poi l’ignoranza, trasmessa ai figli tramite l’educazione, purtroppo prende il sopravvento. Sogniamo un mondo di persone uguali, senza etichette, solo e semplicemente persone. Grazie di questo bel post! Un abbraccio, cara!
RispondiEliminaNon ricordo dove lessi che i bambini, alla nascita, hanno forze e istinti idonei alla vita che li attende... con aperture, perfezioni e attitudini che poi scemano (o si guastano) con la crescita. Tante le ipotesi su questa presunta trasformazione ma io credo abbia a che fare con il premere di ogni società affinchè l'individuo replichi uno stesso e gestibile standard.
EliminaDovremmo (noi e le istituzioni) avere tanta più cura e rispetto dei nostri bambini. Tutti. Nati o meno da noi e dal nostro cielo. Anch'io sogno un mondo di persone che si accettano e possono farlo con altri che rappresentano una diversità che deve incuriosire e sentire come ricchezza.
Ti abbraccio davvero Caterina.