- "Sogno una pace leggera, diffusa, tanto normale da parer banale”- Sari

13 lug 2023

Interpretazioni "pro"

 

A fine novembre 2021 un uomo ha palpeggiato una giovane giornalista che stava lavorando in diretta video ricevendo dal giudice una condanna a una pena pecuniaria di 10mila euro e una detentiva di un anno e sei mesi, sostituita poi da percorsi di recupero

Ad aprile 2022 una ragazzina di 17 anni, che con una compagna stava salendo le scale del liceo, è stata molestata dal bidello che le ha infilato la mano sotto gli slip sollevandola da terra. Quindi con la mano ben posizionata... un bidello abituato a scherzare con anche altre studentesse, a quanto leggo QUI

Il tribunale interessato ha forse inflitto la stessa condanna comminata al palpeggiatore di giornaliste? Ha seguito la stessa idea dell'inviolabilità del corpo femminile?

No. Lui, il bidello, è stato assolto. Assolto perché il gesto, che fin da subito ha definito scherzoso, è stato capito dal giudice che ha confermato la non concupiscenza dell'uomo e che il gesto che dura meno di 10 secondi non è condannabile.

Quali differenze fra le due mani maschili desiderose di toccare il femminile? Forse che la pacca sul sedere data alla giornalista, durata davvero un attimo, era concupiscente e questo no?

Il bidello, per come la penso, andava condannato alla stessa pena se non più, aggravata dal fatto che qui la persona offesa è una minore e che il gesto è avvenuto fra le mura di un edificio scolastico.

Finché ci saranno uomini che capiscono, giustificano, permettono gesti offensivi e comportamenti ritenuti inaccettabili anche dalla legge, non ci sarà progresso e le donne non saranno al sicuro.






16 commenti:

  1. Non dovrebbero essere ammesse interpretazioni in casi del genere, invece siamo sempre ai distinguo. Siamo ancora al Medioevo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei sempre presente su questi temi e questo mi rassicura sul futuro.
      Grazie Franco, grazie davvero.

      Elimina
    2. Sono presenti quelli che non sgarrerebbero mai.. purtroppo altri tendono a straparlare o, peggio, a giustificare.

      Elimina
    3. Già, è come scrivi e purtroppo quegli "altri" di cui si parla sono ancora troppi.
      Grazie ancora. ciao

      Elimina
  2. Ricordo il.caso della giornalista e trovo.vergognoso che un bidello si comporti in questo modo , con una minorenne in una scuola!!! Un gesto che andava punito per bene, ma dove siamo ??!! Voglio vedere se la ragazzina l'ha preso per un gesto scherzoso e questo essere ora si sentirà autorizzato a continuare così con altre ragazzine, tanto cosa potrà succedere lì mai ?? ! Saluti dal mare

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stiamo, giorno dopo giorno, regredendo, in quanto a rispetto e diritti.
      Sono lieta di saperti al mare... buona brezza mattutina :)

      Elimina
  3. occorre una proporzionalità.
    mi pare vi siano eccessi interpretativi.
    ogni palpata è diversa e va indagato lo spirito :)
    ovviamente è indispensabile tener conto della personalità femminile e della sua sensibilità nella decisione.
    sono contrario a ogni automatismo.
    ciao

    RispondiElimina
  4. Anche fra i giudici sono annoverati individui dalla poca sensibilità e senso di giustizia
    Un caro saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come non essere d'accordo con quanto scrivi? La narrazione del femminile deve cambiare ed è grave che chi deve giudicare non abbia fatto proprio quanto stabilisce la Legge in fatto di rispetto e dignità per tutti. Indistintamente.
      Se hai seguito la nuova vicenda dei giornalisti "machi" che hanno pronunciato parole inaccettabili verso il genere femminile, li hai sentiti dire che pensavano di non essere in onda. E qui sta l'aggravante... certe frasi, certe volgarità sessiste, non dovrebbero avere spazio in nessuna persona, men che meno in quella che lavora a contatto con il pubblico. Certe persone invecchiano senza maturare, purtroppo... e Guccini taccia, in questo caso, visto che in gioventù pensava che questa fosse un'arte. ;)
      Ciao Giorgio. Grazie.

      Elimina
  5. Quello che sfugge è che le donne non sono oggetti. Siamo ancora qui a chiedere rispetto e ci rispondono misurando i secondi, che tristezza gente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non credo sfugga nulla... è il potere a decidere, non la giustizia o l'ovvietà. Finchè la Chiesa non riconoscerà, non rimetterà le cose a posto, non usciremo da questa situazione tossica.
      Ciao Est

      Elimina

- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.