- "Sogno una pace leggera, diffusa, tanto normale da parer banale”- Sari

1 giu 2023

Cambiamo aria!



Un'altra donna morta, uccisa dal compagno che desiderava, oltre la libertà personale, la sua non esistenza. Non voleva né lei né il figlio che stava per renderlo padre. 
Da gennaio ad oggi sono già quaranta le donne vittime del partner. Insopportabile.

Le case che accolgono le donne a rischio sono poche e non hanno abbastanza fondi per supportarle tutte. La politica fa poco e quell'articolo maschile preteso toglie ancora più dignità a chi andrebbe pienamente riconosciuta a favore di chi se ne attribuisce fin troppa.

Sopravvissute, il necessario programma di Matilde D'Errico, ci ha raccontato delle dinamiche che portano alla soppressione delle donne. Ci dice di stare attenta ai segnali. Impariamoli. 
Le Case delle Donne per non subire violenza raccontano di percosse e soprusi patiti da chi fatica a liberarsi del giogo del maltrattante e di quanto faccia comodo non vedere e non sentire quel che sempre è accaduto e ancora accade. Nonostante ci si dica persone civilizzate. Dobbiamo vivere nella paura? E' questo il nostro destino di donne?

Occorre si parli al più presto del rispetto dell'altro e di ogni diversità... occorre mostrarlo con la nostra quotidianità e ripetere che a nessuno è concesso il potere di usare violenza a un'altra persona, chiunque sia. Men che meno alla compagna e alle figlie nate.

Donna, guarda quella che ti passa accanto e se ha bisogno del tuo sostegno... donale quello che sei capace di dare in quel momento. Donale anche solo uno sguardo solidale e difendila dal tuo stesso modo di pensare che pian piano dovrà cambiare.
Cambiamo aria!

Maschi ma uomini, aiutateci.
Cambiamo aria!






18 commenti:

  1. È davvero questa violenza sulle donne, ormai è una vera e propria mattanza quella che si perpetua ogni giorno sulla pelle donne. La verità è che ci vuole un cambiamento culturale, ma nonostante l'educazione alla non violenza impartita dalle scuole, siamo sempre punto e a capo. L'educazione familiare ha ancora la meglio, è il modello principale di riferimento che si basa purtroppo si una cultura ampiamente maschilista. Siamo molto lontane dall'obiettivo, anche se molto è stato fatto. Non sappiamo più come dirlo, ma non smetteremo tutte di lottare per i nostri diritti e la nostra dignità.

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    1. Lotto da cinquant'anni e, pur mantenendo l'impegno, la speranza si fa sempre più flebile.
      Grazie Caterina.

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  2. Concordo purtroppo con Caterina, in tante case si respira aria pessima purtroppo, dove al maschio viene permesso tutto e cresce con un'arroganza che diventa stile di vita, anche quando l'apparenza lo edulcora. Comunque gente che sconta pochissimi anni per le prorie malefatte è ancora un segnale che non scoraggia la bestialità che circola.

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    1. Credo sia la società a promuovere continuamente la potenza (una povera potenza) del maschio. I testi delle canzoni, la pubblicità, i social, il lavoro, la mancata applicazione delle leggi, l'arroganza della forza fisica, la naturalezza dell'autoassolversi... il processo culturale è davvero troppo e insostenibilmente lento. Ma con l'aiuto degli uomini ce la faremo, fra mille anni.
      Grazie Franco.

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  3. per prima cosa dovreste aiutarvi da sole.
    non iniziando relazioni con certi "uomini".
    i segnali si possono subito notare, a parer mio.
    lieto giorno

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    1. Aiutarci da sole, già. Il tuo commento rappresenta bene il pensare comune, l'inciampo. Quali segnali dovrebbero evidenziare gli uomini che definisci "certi"? E se pur si potessero notare, non credi farebbero di tutto per nasconderli? O forse le donne dovrebbero diffidare anche dei maschi troppo gentili e premurosi pensando ad un futuro di schiaffi e pugni se non peggio?
      Vista la mole di violenze subite, penso tu non sia a conoscenza del gigantesco problema... o forse le donne sono, a parere tuo, stupide per genere... troppo fiduciose, ingenue o poco intelligenti... e le altre, quelle che intelligenti lo sono e lo dimostrano platealmente? Azzardo: arroganti, arriviste, poco-di-buono, mascoline (sigh)...
      Le donne d'oggi, grazie alle battaglie a cui i maschi non sono mai stati costretti, sono autonome e non desiderano affatto un anello al dito a permettere il sostentamento dei figli e il proprio. Sono tempi passati e oggi, pur guadagnando meno dei colleghi, sono indipendenti. Ma ugualmente sottoposte ad un preteso capofamiglia.
      Prova a prendere in considerazione che il problema è nella cultura maschile, di quel che viene ad una buona fetta di maschi naturale pretendere, pur senza arrivare alle mani, in nome dell' "amore". Prova.
      Buona domenica.

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    2. il problema (e mi pare eufemismo) è indubbiamente maschile.
      ma certe donne sono innegabilmente ingenue (e bisognose di un anello metaforico).
      ho provato :)
      lieto lunedì

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    3. quanto alla troppa gentilezza e premurosità avrei seri motivi di dubitare

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    4. Non c'è nulla di male a sentire il bisogno di sicurezza in un rapporto che si ritiene importante. Certi maschi lo danno per scontato esercitando una proprietà esclusiva, giusta in quanto naturale, a loro avviso. Stai mettendo in atto una narrazione fortemente di parte e ingiusta. Io finisco qui.
      Buona settimana

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    5. di parte e ingiusta: non trovo che sia come scrivi.
      io non generalizzavo. anche se ci sono aspetti culturali da considerare.
      buon giorno

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  4. Questa è una vera piaga e sembra che non ci sia nessuna cura perché i femminicidi aumentano. La morte di Giulia e del suo piccolo mi ha molto colpita ma le tragedie sono tantissime e credo che tante famiglie siano in difficoltà proprio per l'aria che si respira in casa. Io , a questo punto, non so cosa si possa ancora fare, serve un radicale cambiamento culturale, mi sembra che tutte le iniziative fatte rimangano senza successo, senza miglioramenti. È la nostra società, basata sull'indifferenza e sull'egoismo, il male più grande. Non possiamo far altro che continuare a insistere, a far sentire la nostra voce e le nostre grida. Siamo una vergogna, negli altri paesi queste cose non succedono o almeno, non è un problema di tali proporzioni... Gli uomini, non tutti, devono cambiare la loro coscienza ma chissà se è quando avverrà
    Ciao cara.

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  5. Oltre le donne uccise, ci sono quelle sistematicamente picchiate e i pronto soccorso lo racontano bene. Il fatto che le donne subiscano in ogni parte del pianeta, mi fa pensare che escluderle in qualche modo limitandone i diritti faccia parte di un piano politico... e che governare e incidere su metà popolazione sia molto conveniente. Galimberti afferma che se non si comincia a educare al rispetto fin dalla scuola materna poi diventa difficile il cambiamento. Mia figlia insegna in quel settore e lì le cose vanno bene. Mi chiedo cosa succederà quando la forza fisica avrà ragione su ogni insegnamento appreso.
    Ciao cara.

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  6. E siamo ancora qui, ancora a dover ribadire cose che dovrebbero essere ormai scontate. Poco è stato fatto per progredire sulla strada dell'uguaglianza, finché non si educhera' al rispetto e alla libertà dell'altro continueremo ad assistere alla violenza sulle donne.

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    1. E' da combattere anche la violenza accettata, quella che pare piccola cosa ma prepara il terreno. Sono preoccupata.
      Ciao.

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- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.