Il 25 aprile è il popolo insonne che ricorda e ringrazia tutti coloro che si sono impegnati per la libertà e la Vita.
Il ricordo può essere salvifico ma se la lezione di quegli anni non fosse bastata, se saranno scordati i sacrifici e le vite spese, occorreranno, Dio non voglia, altro sangue e altre miserie per tornare a quella festa che oggi viene discussa, annacquata, strapazzata e talvolta banalizzata.
Il 25 aprile è il Natale della Democrazia.
Sottolineiamolo in ogni nuovo calendario e diciamolo in giro. Il ricordo non ha appartenenze, è semplicemente di chi ne ha cura.
Sono d'accordo, d'accordissimo. È stato il Natale della libertà e di tutti i valori che sono conferiti nella costituzione, una costituzione che parla sì di libertà, ma anche di uguaglianza, di diritto e di doveri.
RispondiEliminaTutte cose oggi come oggi sempre più sotto attacco, più o meno velatamente.
Un abbraccione
Scordiamo sempre i doveri, da osservare prima ancora di pretendere i diritti, ma sono quelli a fare di noi un popolo maturo e veramente democratico.
EliminaGrazie Alberto, un abbraccione a te.