Arrivò
Raccolse lacrime d'inverno
che trasformò in rugiada
e consolò i passeri
con campi di spighe
Regalò agli affannati merli
morbide siepi di nidi
e stupì lenti giorni di freddo
d'un mazzolino di aprili dorati
Sparse strida di rondini
agli affacciati alle finestre aperte
e disegnò nuvole veloci
nell'immenso prato celeste
Era arrivata
era giunta finalmente
e ad ogni esistenza
in attesa
procurò ristoro
sari
Nuvole veloci a lenire le lacrime autunnali.. hai ragione.. come se tutti volessimo rinnovarci, anche solo con un sorriso..
RispondiEliminaPosso variare la mia frase con quella che hai suggerito?
EliminaQuanta delicatezza in questi versi che appaiono così piacevoli alla lettura. Questa poesia mi è molto piaciuta. Brava, Sari!
RispondiEliminaGrazie generosa Caterina. Ogni volta che esco di casa vedo fioriture e queste visioni sono vera cura alle notizie che ogni giorno ci somministrano sadicamente. Il bello c'è.
EliminaCiao.
complimentissimi ci si sente il vento della primavera.
RispondiEliminabrava Sari
Generoso Alberto, grazie.
Eliminaé piaciuta molto anche a me cara Sari!!!
RispondiEliminabuon week-end