Bologna è una città generosa, che sa muoversi in fretta e 42 anni fa queste qualità furono messe alla prova.
In quel caldissimo giorno di agosto stavo riponendo la spesa, i miei tre piccolini giocavano nelle loro stanze e la radio era, come sempre, accesa. Una notizia interruppe il programma musicale e riguardava lo scoppio di una caldaia alla stazione centrale. Quella immediatamente successiva disse di morti e feriti. Tanti. La terza chiedeva a chiunque avesse competenze di soccorso a vario genere di precipitarsi in stazione. Poi si chiese a tutti di donare sangue, di lasciare libere le linee telefoniche e le strade, raccomandava di spostarsi solo per casi urgenti e fu fornito un numero telefonico per avere notizie di parenti o amici. Gli ospedali della città e dintorni divennero un organizzato formicaio e tutta la città rimase sintonizzata su diverse stazioni radiofoniche che, unitamente alla tv, raccontavano il disastro.
La città, tutta, s'era messa in moto. Medici e infermieri tornarono dalle ferie, i giovani arrivati numerosi in bicicletta scavarono spesso a mani nude per raggiungere i sepolti e chi aveva mezzi di trasporto li mise a disposizione. I soccorritori furono sfamati e sostentati da ristoratori generosi e chi veniva da lontano fu ospitato. La gara di generosità fu vinta da tutti.
I ferrovieri dissero subito che no, di caldaie lì non ce n'erano e i vigili del fuoco videro chiari segni di una bomba ad alto potenziale. Si fosse saputo subito, si sarebbero allertate le frontiere, messi posti di blocco e altro di cui non ricordo... invece quello della caldaia risultò il primo dei depistaggi che sarebbero seguiti.
A distanza di tanti anni ricordo, grata, il primo presidente della Associazione dei Familiari delle Vittime Torquato Secci, il suo successore Paolo Bolognesi, la segretaria storica Paola Sola e le tante persone che, a vario titolo, si sono impegnate usando tempo e denari propri per sostenere e seguire con tenace e fedele costanza la vicenda processuale che ne è seguita.
Oggi che ci si sta avvicinando a una verità a lungo negata, provo riconoscenza verso l'Associazione che mi ha educata a pretendere verità, legalità e a non demordere. mai
Sono già passati 42 anni e la verità è ancora lontana, tante vittime innocenti senza giustizia. Ero molto giovane e ricordi con tanta tristezza quei momenti
RispondiEliminaSaluti.
La vicenda è oltremodo triste ma occorre ricordare i fatti e le lotte per ottenere giustizia soprattutto adesso che stiamo avvicinandoci alle elezioni.
EliminaUn caro saluto, Mirtillo.
Mentre ti leggo scorgo sulla destra il riferimento in giallo Verità per Giulio Regeni. Viviamo circondati da falsità e ipocrisia, da depistaggi e bugie, a volte giganti e atroci. La strage di Bologna non sfugge a questa dinamica. Ho le mie idee in proposito, e col tempo mi spaventano sempre più.
RispondiEliminaDopo l'orrenda vicenda Regeni, pensavo avrebbero liberato Zaki che invece è ancora ostaggio del suo paese. Lo stesso con cui facciamo affari e manteniamo buoni rapporti. Il fatto è inconcepibile, per me.
EliminaSono tanto preoccupata anch'io ma credo nella forza delle persone di buona volontà e cerco di essere una di loro.
Ciao Franco.
Cara Sari, soprattutto per noi petroniani il 2 agosto è un giorno fortemente segnato dalla memoria.
RispondiEliminaA differenza degli ultimi anni, in cui mi trovavo in cammino, oggi avrei potuto andare alla commemorazione.
Non l'ho fatto: troppo abissale è diventata la mia distanza rispetto al mondo della politica ufficiale e del gregge di persone, disinformate o pavide, che ancora quel mondo sostiene e alimenta.
Ho ascoltato però, in onda dalla stazione su "Radio Città Fujiko" , il discorso di Paolo Bolognesi.
Benché lui stesso sia stato anche un politico, come parlamentare del PD, ancora una volta ha saputo portare un messaggio ricco di informazioni (in particolare sul recente processo ai mandanti della strage) e la testimonianza di chi, a vario titolo e con coraggio e determinazione, ha continuato a lottare per la verità, ottenendo risultati impensabili.
E così, accanto all'emozione sempre viva del ricordo e al di là della mia scelta personale di trasferirmi, ho ricevuto un nuovo impulso a credere nel cambiamento.
Caro Franz, ho ascoltato il discorso di Bolognesi ma era disturbato dagli applausi e domani ne cercherò la trascrizione. Ha pronunciato parole molto gravi, denunciato fatti che in parte sapevo, ma messi così, tutti in fila, mi hanno allarmata. Credo che la sua candidatura politica sia stata una chiave necessaria per capire certi meccanismi e fare una esperienza che darà frutti. Lunga vita all'Associazione dei familiari.
EliminaP.S.: Non ti è mancato il cammino estivo? Credo di sì.
Ciao e grazie.
Rinunciare alla ricchissima esperienza della camminata estiva è stata una necessità evidente, in considerazione della mancanza della concentrazione mentale (preso come sono dal progetto d'espatrio a Tenerife) e anche dell'allenamento fisico, a causa del Covid che me lo ha comunque impedito per tutto luglio.
EliminaSpero di rifarmi in futuro!
Alla prossima estate, dunque, con le cronache di viaggio ricche e dettagliate a cui ci hai abituati.
EliminaHola Franz!
Mi ricordo molto bene.notte.
RispondiEliminaGrazie Olga, buonanotte a te.
EliminaUna ferita che non vogliono curarci.
RispondiEliminaUn dolore enorme che dà la misura della nostra piccola, piccola democrazia
Nessuna intenzione di curare quella ferita, così come altre. Curiamole noi.
EliminaGrazie Alberto.
Una mia insegnante doveva prendere un treno a quell'ora, ma per una serie di eventi arrivò in ritardo, salvandosi la vita... si chiedeva spesso perché mai fosse scampata a quella strage. Era un'ottima insegnante.
RispondiEliminaSi potrebbe tirare in ballo il destino se non fosse fin troppo facile farlo. Penso che chi scampi miracolosamente alla morte possa sentire il privilegio d'essere stato scelto dalla vita e quindi più impegnato a onorarla.
EliminaBuongiorno Mr.Loto
Un fatto increscioso, che hai ben ricordato. https://cinevisioni-e-letture.blogspot.com/
RispondiEliminaGrazie per la condivisione Tizyana. Cinevisioni e lettura... che bello.
EliminaCiao.