- "Sogno una pace leggera, diffusa, tanto normale da parer banale”- Sari

15 dic 2021

Natale Express

Ogni anno la brava Sciarada del blog  Anima Mundi organizza un viaggio attraversando i blog per attendere insieme il  S. Natale.  Il treno è il Natale Express oggi ferma  a VoceDiVento 



Accolgo i passeggeri con... 

Il mio acrostico natalizio    


     

   VieniEterno  - Gesù LietiIncessantementeAttendiamo 





Un piccolo racconto che ha per titolo

- Il   Natale   di   Borbottino -

 

L'inverno, annunciato da sgarbati venti  autunnali,  stava arrivando a grandi passi e  la famiglia Borbotti, come tutti gli esemplari della loro specie,  era già  al sicuro nella calda tana, desiderosi si abbandonarsi al lungo sonno stagionale che li avrebbe preservati fino a primavera  quando... un suono lontano fece sobbalzare il piccolo Borbottino.

- Chi è, che sarà mai ? -  chiese strofinandosi gli occhi.

- Nulla - disse mamma Borbotta  mezzo assonnata, stiracchiandosi - Chi suona  sta anticipando  la festa di Natale, un evento umano che non fa per noi.  Questo è il tuo primo letargo - aggiunse carezzandolo - buon riposo  piccolo mio.

- Oh no, io non voglio dormire - disse Borbottino  ergendosi in tutta la sua breve altezza -  voglio vedere il Natale, ne parla mezza foresta e vorrei proprio partecipare. 

Così dicendo Borbottino si alzò, spolverò qualche filo d'erba  dalle piccole spalle e si avviò all'uscita della tana.

Mamma Borbotta volse lo sguardo al suo compagno che, steso nella paglia, dormiva profondamente.  Aveva fatto un buon lavoro rendendo calda e sicura la loro tana  e, dopo tanto impegno, era sicuramente  stanco. Guardò anche il figlio e, vedendo che intendeva uscire per davvero, con occhi gonfi di sonno si alzò  e lo raggiunse. 

- Ragiona figliolo,  non potremo mai partecipare al  Natale perchè  si festeggerà  nel freddo  inverno e se la nostra specie non si abbandona  al lungo sonno invernale non sopravviverà. Rassegnati e torniamo  a dormire.

Ma il piccolo non era disposto ad ascoltarla e mamma Borbotta, che sapeva quanto fosse testardo quel suo cucciolo, pur sospirando di disappunto  cercò di mediare concedendogli  di  uscire per cercare un amico che potesse assistere in vece sua alla grande festa,  per poi  goderne il racconto a primavera. 

- Dieci minuti sai, non uno di più.  

Borbottino non se lo fece ripetere due volte e  corse  a cercare  il Merlo dal collare bianco, suo  maestro  di chiacchiere. Lo trovò fra i rami di un rovo e lo chiamò.


- Amico Merlo, sai quanto mi piacerebbe assistere al Natale, vedere la grande Stella e tutto il resto di cui il bosco già parla  perciò,  ti prego, dimmi che al mio risveglio mi porterai un segno del Natale e ne farai un dettagliato racconto. 

- Fifiufirulì... vedrò che posso fare - disse  il Merlo dal collare bianco fiondandosi su una bacca appena caduta -  Tra poco arriverà la sera e occorre spicciarsi. 

- E chiedi in giro se fosse possibile spostare la festa in autunno, così che il prossimo anno possa parteciparvi - insistette Borbottino. 

-  Fric cio cio cio...  conosco un abete che ogni anno trema di spavento  quando si avvicina Natale... chiederò a lui di parlarmi di questa festa di cui so poco. 

- Fai presto, per favore, comincio a cadere dal sonno. 

Merlo dal collare bianco volò via ma tornò poco dopo per dirgli che no, non era possibile spostare la festa  e che l'amico Abete Bianco s'era commosso  così tanto sentendo della sua richiesta da avere progettato per lui un dono natalizio molto speciale.  

- Uhm, ma sarà come  un vero Natale? -  chiese Borbottino con tono sospettoso.

- Eh quante ne vuoi sapere - disse il Merlo che non  sapeva  che rispondere...  mai che gli si chiedesse delle sostanze nutritive delle bacche rosse e come si diversificassero dalle violacee...  

- Firulìfirulà... ecco...  - tagliò corto Merlo - occorre accontentarsi nella vita, sei ancora piccolo ma lo imparerai presto. Fai gli ultimi preparativi per il lungo sonno e torna qui tra dieci minuti, ti aspetterà, come assicura Abete, una sorpresa. 

Furono i dieci minuti più lunghi della sua vita ma trascorsero e Borbottino uscì dalla tana con la mamma  cui aveva raccontato delle promesse di Merlo. 

La prima cosa che udì  avvicinandosi alla soglia della tana, fu uno strano suono che somigliava a una musica. E infatti lo era e i suonatori erano Vento e  le delicate Foglie che, avvoltolate dal suo soffio, producevano un suono armonioso. Subito dal bosco sbucarono gli abitanti della foresta, gli uccellini maestri di canto spiegarono le piccole gole e intonarono canti a cui, ognuno con la voce di cui madre natura lo aveva dotato, fece coro. 

Il suono che ne risultava era disarmonico, disarticolato, cacofonico e a tratti  stridente ma così pieno di sentimento che tutta la foresta rimase immobile ad ascoltare.  Mai si sentì musica più bella. 

Borbottino  guardò stupito quelle bocche che cercavano di accordarsi, d'ingentilirsi  e di dondolarsi seguendo un personale senso artistico e l'emozione divenne quasi un groppo in gola. Era un vero canto d'amore.  

Li guardò uno ad uno senza trovarli  stonati e ridicoli, di voce troppo alta o troppo roca...  e più li guardava più la sua commozione divampava.  La musica era attorno e dentro lui, come una calda coperta da cui si sentiva avvolto.  Tutti erano lì, per lui,  e stavano emettendo suoni, fino a quel momento a loro  proibiti,   per farlo contento. 

Intanto in cielo, quasi comandata,  s'accendeva una stella  e nella prima oscurità a lui parve essere la Cometa di cui aveva sentito parlare. 




Col cuore pieno di commossa gioia, gli occhi pieni di lacrime buone, disse a Merlo:  

- E'  questo, è così  il Natale? E' la gioia che ho in cuore? Allora è  potente il Natale perchè ha toccato anche  il cuoricino degli  amici della foresta che hanno cantato per me. 

E poi guardandolo meglio:

- Vedo che l'emozione  ha preso anche te amico mio. 

Merlo, imbarazzato, batté le ali ma rimase sul ramo. 

- Sono feliceeeeeeeeee - urlò al cielo e gli parve di sentire l'eco portare il suo grido fino a valle. 

- Vi ringrazio tutti - disse ad alta voce quando il coro sfumò  -  oggi  è Natale nel cuore,  ed ora che so cos'è lo cercherò   al risveglio e in ogni stagione. 

Il Merlo dal collare bianco volò su un rametto facendolo dondolare e sperò che il discorso del Natale fosse concluso perchè non aveva capito fino in fondo la questione che l'amico Abete gli aveva spiegato... ma se era come aveva detto Borbottino, se era quel che sentiva in petto anche lui, beh,  il Natale era una gran bella cosa.

Borbottino ringraziò ancora una volta Vento, Foglie, Animali (con le ali o senza)  e crollò fra le braccia di messer Letargo proprio  sulla soglia della tana. Mamma Borbotta, intorpidita dal freddo,  lo prese fra le zampette anteriori, lo trascinò a stento nella tana e barcollando verso il giaciglio vi  si lasciò cadere accanto al figlio che s'era addormentato  sorridendo. 

Sorrise anche lei e mentre si abbandonava al sonno pensò che a primavera avrebbe messo ordine nel gomitolo di pensieri che il suo figliolo  aveva, con la sua ostinazione, attivato.

Dallo spiraglio  che babbo Borbotto aveva prudentemente lasciato per il ricambio dell'aria, un angioletto in ricognizione captò  il profumo del sentimento che ancora aleggiava attorno a Borbottino addormentato,  si commosse, s'accoccolò su un alto ramo e, soddisfatto,  s'addormentò. 


Fine

s.

 

                                          

E per  ultimo, ecco  un breve Rebus

Rebus (frase 6 - 7 - 1 - 8)


Appena venuta al mondo

Pronome femminile 

N

Società Italiana Ematologia

Io accusativo

Strumento per abbattere

Ampia insenatura

 

 


Domani 15 dicembre,  il testimone passerà  a    Negus  del blog Ad Nutum

Buon Avvento a tutti


Sari




31 commenti:

  1. Nata le-in sie-me a-scia rada - Commossa io, tanto, grazie!
    Il Natale è potente tanto quanto il tuo racconto.

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    1. Contenta di averti commossa, sono io a ringraziare te che hai saputo inventare questo bel viaggio fra blog dove ogni persona si adopera per offrire un poco del "suo" Natale. Ottima soluzione del rebus: brava Sciarada. ;)
      Ciao.

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  2. Bellissimo questo racconto che ci inseggna il vero significato del Natale e dovremmo cercarlo in ogni stagione. Grazie Sari, buona giornata.

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    1. Grazie Caterina, ogni giorno dovremmo cercare una stella cometa... per non perderci.
      Ciao.

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  3. Un bellissimo racconto; se fossi stata ancora a scuola, di certo lo avrei letto ai miei alunni e, anche loro, avrebbero gradito. L' indovinello : ero arrivata anch'io alla soluzione , complimenti a Sciarada, che ogni anno, ci mette tanto impegno. Ciaooo

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    1. Grazie! Sono stati fortunati gli alunni a cui avrai sicuramente dedicato il meglio... lo si sente ancora da quel che dici.
      Ero certa che avresti risolto il rebus... sei o no la regina dei giochi?
      Ciao!

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  4. I tuoi racconti meriterebbero di essere raccolti in libro, belli, belli e ancora belli!!!!!!

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  5. Mi hai così commossa. Che brava che sei Sari. Grazie.
    Bello anche il rebus.
    Abbraccio, buona continuazione di Avvento. Ciao.

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    1. Grazie Pia. Anche tu avevi risolto il rebus, vero? Era un piccolo omaggio alla nostra Sciarada che si spende così tanto per noi.
      Abbraccio a te e buon Avvento.
      Ciao.

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    2. A dire il vero non sono così brava con i rebus... 😉 ma Sciarada si merita questo tuo bellissimo omaggio. Brava! 👏😗

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  6. Un bellissimo racconto natalizio, lo spirito del Natale, una festa assolutamente speciale !

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    1. Il Natale senza il giusto spirito non sarebbe Natale. Occorre coltivarlo tutto l'anno per goderne il 25 dicembre.
      Grazie Costantino, ciao!

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  7. L'acrostico, il racconto e il rebus, tris d'assi più l'autrice è un poker. Grazie per il passaggio di testimone.

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    1. Sei una meraviglia Negus... grazie a te!!! :)
      A domani, alla tua finestra d'Avvento.
      Ciao!

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  8. L'angelo accoccolato il migliore degli epiloghi.. grazie Sari!

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    1. Poco poco poco ma... un po' ci somigliamo.
      Grazie Franco, ciao.

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    1. Sì, senza quello il Natale è solo una festa.
      Grazie folletto, aspetto la tua finestra.
      Buon Avvento.

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    2. FOLLETTO (rimedio la maiuscola fuggita)

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  10. Risposte
    1. Grazie. Tanti auguri anche a te e ai tuo cari.
      Buona giornata Giorgio.

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  11. Risposte
    1. Grazie! Felice Natale e Feste tutte, cara Elettra.
      Un abbraccio.

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  12. Hai scritto un canto d'amore dolce e armonioso, bravissima. E' stato bello leggerlo. Un saluto e buona serata.

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    1. Grazie Est :) Mi piacciono le storie semplici, da leggere e, potendo, scrivere.
      Un caro saluto e buone feste in arrivo.

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- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.