Ogni anno la brava Sciarada del blog Anima Mundi organizza un viaggio attraversando i blog per attendere insieme il S. Natale. Il treno è il Natale Express e oggi ferma a VoceDiVento
Accolgo i passeggeri con...
Il mio acrostico natalizio
Vieni - Eterno - Gesù - Lieti - Incessantemente - Attendiamo
Un piccolo racconto che ha per titolo
- Il Natale di Borbottino -
L'inverno, annunciato da sgarbati venti autunnali, stava arrivando a grandi passi e la famiglia Borbotti, come tutti gli esemplari della loro specie, era già al sicuro nella calda tana, desiderosi si abbandonarsi al lungo sonno stagionale che li avrebbe preservati fino a primavera quando... un suono lontano fece sobbalzare il piccolo Borbottino.
- Chi è, che sarà mai ? - chiese strofinandosi gli occhi.
- Nulla - disse mamma Borbotta mezzo assonnata, stiracchiandosi - Chi suona sta anticipando la festa di Natale, un evento umano che non fa per noi. Questo è il tuo primo letargo - aggiunse carezzandolo - buon riposo piccolo mio.
- Oh no, io non voglio dormire - disse Borbottino ergendosi in tutta la sua breve altezza - voglio vedere il Natale, ne parla mezza foresta e vorrei proprio partecipare.
Così dicendo Borbottino si alzò, spolverò qualche filo d'erba dalle piccole spalle e si avviò all'uscita della tana.
Mamma Borbotta volse lo sguardo al suo compagno che, steso nella paglia, dormiva profondamente. Aveva fatto un buon lavoro rendendo calda e sicura la loro tana e, dopo tanto impegno, era sicuramente stanco. Guardò anche il figlio e, vedendo che intendeva uscire per davvero, con occhi gonfi di sonno si alzò e lo raggiunse.
- Ragiona figliolo, non potremo mai partecipare al Natale perchè si festeggerà nel freddo inverno e se la nostra specie non si abbandona al lungo sonno invernale non sopravviverà. Rassegnati e torniamo a dormire.
Ma il piccolo non era disposto ad ascoltarla e mamma Borbotta, che sapeva quanto fosse testardo quel suo cucciolo, pur sospirando di disappunto cercò di mediare concedendogli di uscire per cercare un amico che potesse assistere in vece sua alla grande festa, per poi goderne il racconto a primavera.
- Dieci minuti sai, non uno di più.
Borbottino non se lo fece ripetere due volte e corse a cercare il Merlo dal collare bianco, suo maestro di chiacchiere. Lo trovò fra i rami di un rovo e lo chiamò.
- Fifiufirulì... vedrò che posso fare - disse il Merlo dal collare bianco fiondandosi su una bacca appena caduta - Tra poco arriverà la sera e occorre spicciarsi.
- E chiedi in giro se fosse possibile spostare la festa in autunno, così che il prossimo anno possa parteciparvi - insistette Borbottino.
- Fric cio cio cio... conosco un abete che ogni anno trema di spavento quando si avvicina Natale... chiederò a lui di parlarmi di questa festa di cui so poco.
- Fai presto, per favore, comincio a cadere dal sonno.
Merlo dal collare bianco volò via ma tornò poco dopo per dirgli che no, non era possibile spostare la festa e che l'amico Abete Bianco s'era commosso così tanto sentendo della sua richiesta da avere progettato per lui un dono natalizio molto speciale.
- Uhm, ma sarà come un vero Natale? - chiese Borbottino con tono sospettoso.
- Eh quante ne vuoi sapere - disse il Merlo che non sapeva che rispondere... mai che gli si chiedesse delle sostanze nutritive delle bacche rosse e come si diversificassero dalle violacee...
- Firulìfirulà... ecco... - tagliò corto Merlo - occorre accontentarsi nella vita, sei ancora piccolo ma lo imparerai presto. Fai gli ultimi preparativi per il lungo sonno e torna qui tra dieci minuti, ti aspetterà, come assicura Abete, una sorpresa.
Furono i dieci minuti più lunghi della sua vita ma trascorsero e Borbottino uscì dalla tana con la mamma cui aveva raccontato delle promesse di Merlo.
La prima cosa che udì avvicinandosi alla soglia della tana, fu uno strano suono che somigliava a una musica. E infatti lo era e i suonatori erano Vento e le delicate Foglie che, avvoltolate dal suo soffio, producevano un suono armonioso. Subito dal bosco sbucarono gli abitanti della foresta, gli uccellini maestri di canto spiegarono le piccole gole e intonarono canti a cui, ognuno con la voce di cui madre natura lo aveva dotato, fece coro.
Il suono che ne risultava era disarmonico, disarticolato, cacofonico e a tratti stridente ma così pieno di sentimento che tutta la foresta rimase immobile ad ascoltare. Mai si sentì musica più bella.
Borbottino guardò stupito quelle bocche che cercavano di accordarsi, d'ingentilirsi e di dondolarsi seguendo un personale senso artistico e l'emozione divenne quasi un groppo in gola. Era un vero canto d'amore.
Li guardò uno ad uno senza trovarli stonati e ridicoli, di voce troppo alta o troppo roca... e più li guardava più la sua commozione divampava. La musica era attorno e dentro lui, come una calda coperta da cui si sentiva avvolto. Tutti erano lì, per lui, e stavano emettendo suoni, fino a quel momento a loro proibiti, per farlo contento.
Intanto in cielo, quasi comandata, s'accendeva una stella e nella prima oscurità a lui parve essere la Cometa di cui aveva sentito parlare.
- E' questo, è così il Natale? E' la gioia che ho in cuore? Allora è potente il Natale perchè ha toccato anche il cuoricino degli amici della foresta che hanno cantato per me.
E poi guardandolo meglio:
- Vedo che l'emozione ha preso anche te amico mio.
Merlo, imbarazzato, batté le ali ma rimase sul ramo.
- Sono feliceeeeeeeeee - urlò al cielo e gli parve di sentire l'eco portare il suo grido fino a valle.
- Vi ringrazio tutti - disse ad alta voce quando il coro sfumò - oggi è Natale nel cuore, ed ora che so cos'è lo cercherò al risveglio e in ogni stagione.
Il Merlo dal collare bianco volò su un rametto facendolo dondolare e sperò che il discorso del Natale fosse concluso perchè non aveva capito fino in fondo la questione che l'amico Abete gli aveva spiegato... ma se era come aveva detto Borbottino, se era quel che sentiva in petto anche lui, beh, il Natale era una gran bella cosa.
Borbottino ringraziò ancora una volta Vento, Foglie, Animali (con le ali o senza) e crollò fra le braccia di messer Letargo proprio sulla soglia della tana. Mamma Borbotta, intorpidita dal freddo, lo prese fra le zampette anteriori, lo trascinò a stento nella tana e barcollando verso il giaciglio vi si lasciò cadere accanto al figlio che s'era addormentato sorridendo.
Sorrise anche lei e mentre si abbandonava al sonno pensò che a primavera avrebbe messo ordine nel gomitolo di pensieri che il suo figliolo aveva, con la sua ostinazione, attivato.
Dallo spiraglio che babbo Borbotto aveva prudentemente lasciato per il ricambio dell'aria, un angioletto in ricognizione captò il profumo del sentimento che ancora aleggiava attorno a Borbottino addormentato, si commosse, s'accoccolò su un alto ramo e, soddisfatto, s'addormentò.
Fine
s.
E per ultimo, ecco un breve Rebus
Rebus (frase 6 - 7 - 1 - 8)
Appena venuta al mondo
Pronome femminile
N
Società Italiana Ematologia
Io accusativo
Strumento per abbattere
Ampia insenatura
Domani 15 dicembre, il testimone passerà a Negus del blog Ad Nutum
Buon Avvento a tutti
Nata le-in sie-me a-scia rada - Commossa io, tanto, grazie!
RispondiEliminaIl Natale è potente tanto quanto il tuo racconto.
Contenta di averti commossa, sono io a ringraziare te che hai saputo inventare questo bel viaggio fra blog dove ogni persona si adopera per offrire un poco del "suo" Natale. Ottima soluzione del rebus: brava Sciarada. ;)
EliminaCiao.
Bellissimo racconto!
RispondiEliminaGrazie Olga. Ciao.
EliminaBellissimo questo racconto che ci inseggna il vero significato del Natale e dovremmo cercarlo in ogni stagione. Grazie Sari, buona giornata.
RispondiEliminaGrazie Caterina, ogni giorno dovremmo cercare una stella cometa... per non perderci.
EliminaCiao.
Un bellissimo racconto; se fossi stata ancora a scuola, di certo lo avrei letto ai miei alunni e, anche loro, avrebbero gradito. L' indovinello : ero arrivata anch'io alla soluzione , complimenti a Sciarada, che ogni anno, ci mette tanto impegno. Ciaooo
RispondiEliminaGrazie! Sono stati fortunati gli alunni a cui avrai sicuramente dedicato il meglio... lo si sente ancora da quel che dici.
EliminaEro certa che avresti risolto il rebus... sei o no la regina dei giochi?
Ciao!
I tuoi racconti meriterebbero di essere raccolti in libro, belli, belli e ancora belli!!!!!!
RispondiEliminaBellissimo commento. Grazie!
EliminaCiao!!!
Mi hai così commossa. Che brava che sei Sari. Grazie.
RispondiEliminaBello anche il rebus.
Abbraccio, buona continuazione di Avvento. Ciao.
Grazie Pia. Anche tu avevi risolto il rebus, vero? Era un piccolo omaggio alla nostra Sciarada che si spende così tanto per noi.
EliminaAbbraccio a te e buon Avvento.
Ciao.
A dire il vero non sono così brava con i rebus... 😉 ma Sciarada si merita questo tuo bellissimo omaggio. Brava! 👏😗
Elimina:) Buona giornata Pia. :)
EliminaUn bellissimo racconto natalizio, lo spirito del Natale, una festa assolutamente speciale !
RispondiEliminaIl Natale senza il giusto spirito non sarebbe Natale. Occorre coltivarlo tutto l'anno per goderne il 25 dicembre.
EliminaGrazie Costantino, ciao!
L'acrostico, il racconto e il rebus, tris d'assi più l'autrice è un poker. Grazie per il passaggio di testimone.
RispondiEliminaSei una meraviglia Negus... grazie a te!!! :)
EliminaA domani, alla tua finestra d'Avvento.
Ciao!
L'angelo accoccolato il migliore degli epiloghi.. grazie Sari!
RispondiEliminaPoco poco poco ma... un po' ci somigliamo.
EliminaGrazie Franco, ciao.
Dove c'è Amore è Natale!
RispondiEliminaSì, senza quello il Natale è solo una festa.
EliminaGrazie folletto, aspetto la tua finestra.
Buon Avvento.
FOLLETTO (rimedio la maiuscola fuggita)
EliminaComplimenti Sari,
RispondiEliminadavvero creativa.
😁
Tante grazie, creativo d.o.c..
EliminaCiao Alberto.
Buon Natale e Buone feste
RispondiEliminaGrazie. Tanti auguri anche a te e ai tuo cari.
EliminaBuona giornata Giorgio.
Buon Natale Sari!!!!!!
RispondiEliminaGrazie! Felice Natale e Feste tutte, cara Elettra.
EliminaUn abbraccio.
Hai scritto un canto d'amore dolce e armonioso, bravissima. E' stato bello leggerlo. Un saluto e buona serata.
RispondiEliminaGrazie Est :) Mi piacciono le storie semplici, da leggere e, potendo, scrivere.
EliminaUn caro saluto e buone feste in arrivo.