Cos'è questa figuretta a lato? E' lo schwa adattato in italiano con il termine scevà ed è rappresentato da una ə rovesciata.
Non è una novità perchè nell’alfabeto fonetico internazionale è presente, viene indicato con il simbolo ə (schwa) ed ha un suono vocalico neutro, senza accento o tono, di scarsa sonorità.
E' una vocale che si è introdotta nella nostra lingua per renderla più inclusiva perchè non serve a rappresentare né il maschile né il femminile. Dovendo parlare di un argomento riguardante tutti, infatti, la si può usare al posto della desinenza maschile e senza ulteriori chiarimenti.
Il suono schwa è neutro, quasi nullo e, per fare un esempio, è quello che i napoletani sono abituati ad usare quotidianamente. Infatti nella parola màmmeta ce ne sono due: la e e la a tanto che la parola potremmo scriverla così: màmmətə.
Questa vocale è importante nella lingua inglese e visionando questo link si potrà fare una ginnastica... linguistica.
Interessante. Non avevo mai sentito di questa lettera. Ciao
RispondiEliminaNeppure io sapevo di questa vocale che pronunciata da sola pare un piccolo sbuffo. Impareremo anche questa... con un poco di allegria si può fare tutto.
EliminaCiao Mirtillo :)
Io essendo campana lo conosco molto bene, è un suono per me molto familiare, dominante nel dialetto napoletano. Quando ho imparato l’inglese mi ha aiutato anche. In italiano non esiste e so che la Crusca non lo ha accettato perché certi cambiamenti linguistici non vanno stabiliti a tavolino, non vanno imposti. La lingua deve evolvere spontaneamente. È un ragionamento sensato, anche se credo che il cambiamento è già in atto, solo che ci vorrà forse ancora un di tempo affinché si diffonda nella nostra lingua.Buona serata.
RispondiEliminaAnni fa feci un corso online di napoletano tenuto da un'amica virtuale e finchè si trattò di scrittura me la cavai abbastanza bene e ci divertimmo a dialogare in modo scherzoso, ma quando si passò alla pronuncia le cose divennero ardue. L'amica, che tuttora conservo, non ha mai commentato la mia pronuncia ma interpretai il suo silenzio e da quel momento il mio napoletano finì la sua corsa. ;))) Questo per dirti quanto sia difficile, nonostante la buona volontà, far entrare nella lingua parlata un nuovo suono... ma parlarne e scriverne aiuterà ad assimilarne l'uso.
EliminaIeri ho provato a leggere usando la nuova vocale e ti assicuro che ho riso parecchio di quel che usciva dalla mia bocca. Per adesso questa novità può essere gioco ma credo sarà utile.
Ciao.
P.S.: Sei campana... che bello...
Mi fa solo un po' sorridere per ora. Adeguamenti letterari in assenza di adeguamenti effettivi. ;)
RispondiEliminaEsiste solo ciò che ha un nome e se questo suono l'ha allora possiamo dargli udienza, no?
EliminaMa sì, per ora spacciamolo per gioco, poi si vedrà. Mi piacerebbe fosse la testa d'ariete per sfondare porte che alcuni vorrebbero tenere ben serrate. Intanto, come scrivevo più sopra, si può usare il suono come divertimento o per metterci alla prova in qualcosa di nuovo.. poi si vedrà.
Ciao Franco.
Non avevo mai sentito parlare di questa lettera, grazie. Buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Grazie a te Sinforosa. Questa è un'epoca di scompigli e anche nei vocabolari c'è fermento... termini che vanno, altri che arrivano e qualche espressione, fino a ieri scorretta, viene sdoganata. A me mi, ad esempio... ahahah
EliminaCiao.