Sono tornati casa ieri, 8 giugno, i cinquantadue medici cubani arrivati nella città di Crema il 22 marzo per l'emergenza Coronavirus. Silenziosi ed efficienti, si sono guadagnati la simpatia e la riconoscenza della città che ha avviato una raccolta fondi per costruire un ospedale pediatrico a L'Avana. La sindaca è convinta che il rapporto cominciato in questa triste occasione non terminerà perchè già la popolazione sta pensando a un futuro incontro di sola fratellanza.
Ne ho letto QUI
Una bella cosa, un aiuto reciproco. Saluti.
RispondiEliminaUn caro saluto a te, Mirtillo.
EliminaSarebbe il minimo per un grazie concreto.
RispondiEliminasinforosa
La generosità è contagiosa.
EliminaCiao Sinforosa
L'amore chiama amore. La generosità, altrettanto. Se tutti lo ricordassimo...
RispondiEliminaL'amore con amore risponde. :)))
EliminaCiao Irene Dadirri
Una bellissima storia di solidarietà tra genti diverse. Ho sempre ammirato i Cubani, un popolo fiero e indipendente con un invidiabile servizio sanitario.
RispondiEliminaCiao fulvio
Cuba, nel mio giovane immaginario era terra bisognosa di eroi ma poi, crescendo, ho capito che ne abbiamo bisogno tutti. (Purtroppo)
EliminaCiao Fulvio.
Una bella pagina di solidarietà.
RispondiEliminaRincuorano le buone notizie, se vere.
EliminaCiao Costantino.
La solidarietà tra i popoli è una fra le cose più belle al mondo. Grazie Cuba.
RispondiEliminaSì. Fra le più belle che intercorrono nei rapporti umani. E' lo slancio del riconoscere, e riconoscersi.
EliminaCiao Alberto.
Siamo giustamente affamati di notizie belle come questa, dunque grazie.
RispondiEliminaPeccato che uguale trattamento non sia stato riservato, per tristi motivi di realpolitik, ai medici russi inviati nel bresciano e poi ripartiti nel silenzio generale.
Perbacco, non ne sapevo niente, in effetti. Farò una ricerca e ne farò un post.
EliminaGrazie Franz. Buona domenica.