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30 mar 2020

Bla bla bla

Chiacchiere ai tempi del coronavirus

L'altro ieri ho trascorso un po' di tempo, al telefono, con un'amica quarantennale che non sentivo da qualche mese. Ha molti anni più di me ma è piena di parole ed ha uno spirito che mi batte alla grande. Fra un discorso e l'altro,  parlando del coronavirus, dice:
- In questa situazione mi sento libera.
La dichiarazione mi lascia perplessa e le chiedo come si possa esserlo forzatamente chiusa fra quattro mura.
- Ora faccio quel che desidero, vado a dormire quando ho sonno, mi alzo senza guardare l'ora, mangio quando ho fame e non debbo uscire per le passeggiate salutari. Sai bene quanto detesti uscire senza una meta.
Le faccio notare che lei, da anni, vive così, facendo quel che il momento detta e che le restrizioni non hanno modificato nulla, tranne le uscite... ma lei continua a dire che ora, chiusa in casa, si sente libera.
Forse che ora queste sue abitudini "senza regola" sono giustificate ai suoi stessi occhi? Si sentirà libera dalle convenzioni e il coronavirus lo vive come licenza?  Mah...
La libertà degli anziani è spesso   costrizione per altri ma non glielo dico, la sento allegra e positiva e poco dopo la saluto ridendo per una battuta che ha rallegrato entrambe.



11 commenti:

  1. Credo che l'importante sia che lei è contenta di vivere così. A me manca il fatto di non poter camminare, prima mi facevo delle belle camminate a piedi che mi facevano bene anche per la salute e ora niente !! Posso solo girare intorno alla casa e ho già messo su un paio di chili, anche se mangio meno di prima. Anch'io vado a dormire quando ho sonno e mi alzo quando ne ho voglia, lo faccio da quando sono in pensione. Però, proprio perchè sono in pensione, avrei voluto fare qualche altra cosa, invece di star tutto il giorno in casa! Pazienza, resistiamo e aspettiamo tempi migliori. Saluti cari.

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    1. Sono anch'io contenta che lei si senta libera ma mi incuriosiva il motivo... forse pian piano riesco a capirlo, anche grazie al tuo commento e quelli più sotto.
      Desidero uscire, come te, ma farò di necessità virtù.
      Ciao Mirtillo.

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  2. Anche secondo me l'importante è che lei sia contenta di vivere così. C'è un sacco di gente che si lamenta delle restrizioni, è bello trovare qualcuno a cui non pesino.
    Ciao.

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    1. Come dicevo più sopra a Mirtillo, mi incuriosiva il fatto. A me manca il "fuori" e soprattutto mi dà pena quell'aria di cattivo incantesimo che si respira qui, dove abito.
      Ciao Andrea.

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  3. Se a lei sta bene, benissimo! Riesce ad affrontare con il sorriso questo momento di cacca.
    Un po' la invidio perfino sai...nel senso buono ovvio :) Lei si sente libera anche se non può uscire, io mi sento in gabbia

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    1. Avremo ancora un seme per mettere in tavola tutte le virtù necessarie a trascorrere questo periodo di reclusione... sperando che il malnato riesca sconfitto.
      Ciao Pat.

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  4. Che persona positiva, bisognerebbe telefonarle tutti i giorni per sentirsi ricaricati da lei.
    sinforosa

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    1. Davvero positiva, in questo caso. Inizialmente mi aveva spiazzata ma poi, a furia di pensare, mi sono avvicinata un poco al suo sentire.
      Ciao Sinforosa.

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  5. Che bello ... Mi ci ritrovo un po'. Tempo dilatato per fare ciò che da tempo è stato accantonato per "mancanza di tempo"

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    1. E non si tratta di capacità di adattamento ma di saper trovare, e sfruttare, in ogni situazione il buono che c'è. Brava!
      Ciao Graziana.

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  6. La cosiddetta resilienza, a livello individuale, è messa alla prova come mai era successo.
    Ne usciremo tutti cambiati, ma la lezione più difficile che forse qualcuno di noi avrà imparato, almeno in parte, sarà l'abbattimento delle prospettive e la costrizione a cercare nell'oggi, quindi nel momento presente, che è l'unica realtà a nostra disposizione, il senso della nostra esistenza terrena.
    Se impariamo a farlo in un "oggi" pieno di drammi e costrizioni, forse un domani sarà ancora più gioioso.
    Un caro saluto.

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- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.