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14 gen 2020

Bei momenti

Un piccolo bambino e un'adulta sono seduti su un muretto che si è prestato a diventare tavolo di studio. Nella mattinata scolastica, la maestra ha chiesto di eseguire come compito un breve testo sul momento più bello della giornata e il bambino non sa cosa debba succedere nel giorno per poterlo dire "bello".
L'adulta, la volontaria,  spiega brevemente il concetto di bello contrapposto al suo contrario e coinvolge il bimbo nel fare esempi di bello e brutto. Segue una breve conversazione.
- Nel momento bello tu stai bene, sei a tuo agio,  forse allegro... fai o mangi qualcosa che ti piace e niente ti preoccupa.
Il bambino rimane in silenzio, pensa...  l'adulta crede di non essere stata efficace nello spiegare  e progetta di fare  qualche esempio che la riguarda...  ma  il bambino si anima, ha trovato.
- Il momento più bello della giornata è adesso, mentre sto facendo i compiti con te.
Il bimbo la guarda in cerca di approvazione e lei con tono  normale riprende a parlare.
- Allora scrivilo Tom.
Il bimbo china sul foglio e scrive.
Ci sono errori di ortografia ma l'adulta non li rileva, sente la perfezione del momento e non intende sciuparlo per niente al mondo.
 s.


Immagine dal web



12 commenti:

  1. Ed è stato giusto non rovinare la magia del momento, facendo notare gli errori, avrebbero rovinato tutto. Saluti cari

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  2. Tenerissimo! Ritengo che l'educatrice abbia agito perfettamente. Gli errori ci possono stare e si correggeranno poi. Il momento invece va colto quando si presenta
    Ciaooooo

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  3. Gli errori possono aspettare.
    Buona serata.
    sinforosa

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  4. Saper riconoscere la bellezza, o la felicità, quando arriva, è meglio di non fare errori di ortografia!

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    1. Sì, e continuano a produrre un benessere senza scadenza.
      Ciao Vitamina.

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  5. Mi chiedo: quel bimbo farà i compiti sempre da solo? I bambini sono gli unici che, in tutta la loro semplicità, riescono a rivelare l'immensità di un gesto che sfugge a noi adulti. E pensare che siamo stati tutti bambini.
    Bel momento, bell'insegnamento.
    Un abbraccio, Sari.

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    1. Quel bimbo non aveva un posto per fare i compiti e non c'erano genitori in grado di aiutarlo. Lavoravamo entrambi in un campo nuovo.. io come volontaria e lui come scolaro.
      Sì, davvero un bel momento che anche tu hai sapito cogliere.
      Un abbraccio a te, Irene.

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- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.