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3 ago 2019

2 agosto 1980 - 2 agosto 2019

Ieri, 2 agosto,  a Bologna si è ricordata la strage del 1980 che ancora oggi fa fremere di dolore e sdegno la città.  Paolo Bolognesi,   rappresentante delle famiglie delle vittime, prosegue nell'impegno di cercare la verità sui mandanti del tremendo fatto e lo fa sapendo che alle sue spalle ci siamo anche tutti noi cittadini.

Uno dei protagonisti della manifestazine di ieri, è stato l'autobus della linea 37che si è presentato scortato come lo sono le persone importanti...  perchè lui lo è stato e, nei nostri cuori, lo è ancora.
La vettura di linea Atc 4030 (questo il suo nome) era parcheggiata davanti alla stazione quando alle 10.25 la bomba è esplosa e, vista la portata della strage che aveva impegnate ambulanze, taxi e vetture private, tolti i mancorrenti  divenne mezzo di soccorso ospedaliero prima e trasportatore verso l'obitorio poi.  Ai vetri della vettura vennero messi lenzuoli bianchi e per  quindici ore consecutive il signor Agide, autista allora trentunenne, fece la triste spola con sangue freddo e nervi saldi.

Dopo la tragedia il bus tornò per un  poco al solito percorso cittadino, ripristino di una normalità che pareva impossibile poi, divenuto anziano, fu messo in pensione. A riposo, sì,  ma non dimenticato e quest'anno ha potuto presenziare alla manifestazione per merito dei bravi meccanici che, non esistendo i ricambi necessari per rimetterlo in strada, li hanno forgiati mettendo a nuovo il motore.

Il bus 37, che da ordinario è divenuto straordinario, è simbolo di impegno, solidarietà, vicinanza, lavoro e vita... vita che deve continuare nell'impegno verso verità e giustizia.

Un grazie a Daniele il rock poeta che ieri ha dedicato un bel post alla necessaria ricorrenza. Leggetelo QUI

QUI   una interessante carrellata degli interventi pubblici di ieri

Grazie a chi ha ricordato l'evento di ieri perchè questo  è estremamente importate anche come sostegno alla ricerca di una verità che ancora manca. Verità chiesta per tutte le stragi, non solo quella di casa nostra.









8 commenti:

  1. Una delle molte pagine drammatiche dell’Italia di quegli anni. Buona domenica.
    sinforosa

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    1. Sì, è stata la più grande strage del dopoguerra.
      Buona domenica a te, Sinforosa.

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  2. Non sapevo questa storia del bus. Grazie per averla ricordata. Purtroppo la ricerca della verità andava fatta subito, ma così non fu. E ogni anno che passa è sempre più difficile.

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    1. Dicono che tutto è scritto negli atti secretati e che presto (sigh) li si potrà consultare.
      Questi passati, sono stati anni difficili per i familiari e i feriti perchè lo "stato" ha faticato a riconoscere gli indennizzi e i mutilati per strage muoiono senza avere avuto, neppure loro, giustizia.
      Che pretende uno Stato dai suoi cittadini se per primo non rispetta le leggi che lui stesso fa?
      Ciao e grazie a te.

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    2. Cara Sari,il ricordo di quelle giornate ancora mi indigna per tutte le deviazioni fatte con il concorso di parte dello Stato e mi commuove per tutti i gesti di solidarietà del meraviglioso popolo bolognese.
      Un caro saluto.
      fulvio

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    3. Quante belle persone ci sono in questa nostra patria. Avessero più voce...
      Grazie Fulvio, ciao.

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  3. Ho sentito quel racconto molto forte e drammatico. Aspettiamo ancor oggi verità e giustizia

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    1. Aspettiamo, sì, e il plurale consola.
      Grazie Daniele. Ciao.

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- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.