Vicino casa mia c'è un grande prato dove un tempo crescevano orti e frutteti, spazio poi trasformato in prato. Fino a nove anni fa era quasi una gioia verde per molti ma oggi è gradevole solo se visto da lontano perchè, avicinandosi, si vede che il terreno è per buona parte morto, ucciso, anno dopo anno, da una situazione che viene chiamata festa da un partito morto che non vuole morire. Ad inizio aprile comincia, nel silenzio attonito del verde, la costruizione di quella che pare una piccola città dai tetti bianchi... e si stendono grandi teli di plastica a rendere "sicuro" il terreno ai visitatori, si ergono capannoni con macchinari che lasceranno terra bruciata sotto di sè e tutto l'occorrente per gestire la folla che parteciperà all'evento. Automobili, gru, tir saranno padroni per tre mesi estivi del nostro prato, proprio dove alcuni cartelli impongono ai cittadini di non raccogliere neppure un fiore.
Dopo il lungo allestimento, quello della festa e lo smantellamento, sul prato rimarranno aree morte a disegnare la mappa degli stand e del passaggio dei mezzi pesanti. Anno dopo anno, il terreno inaridisce e quando arriveranno le piogge, dove c'erano i teloni, sarà melma perchè ogni forma di vita sarà da tempo migrata altrove e anche la sterpaglia si arrende.
La Natura è forte, meravigliosa e non s'arrende ma il tempo che intercorre fra una festa e l'altra è troppo breve e non ce la fa a riaversi e così posso ben dire che, anche quest'anno, "s'è fatta la festa al prato".
Aggiungo foto di un pezzetto di prato occupato
Che dire Sari? Speriamo che qualche umano in questa festa, si diverta.
RispondiEliminaQuel prato è immerso nel quartiere, non ai margini della città e certamente più di qualcuno si divertirà, soprattutto con il cibo e il ballo, ma si dovrebbe imporre di lasciare il bene comune (il prato) in buone condizioni e freubile anche al resto della popolazione.
EliminaUn caro saluto.
Che peccato !! Capisco il buono della feste che unisce e diverte , durante i mesi estivi ma anche il verde ha le sue esigenze . Io non me ne intendo proprio ma si dovrebbero prendere provvedimenti per salvare entrambe le cose. Saluti cari.
RispondiEliminaLa festa dura 15 giorni e in quel periodo ogni sera ci sono canti e balli, la musica che annulla quella della mia radio. Se riparassero il terreno e non lo occupassero per quasi tre mesi soprassederei ad ogni altra rimostranza.
EliminaSaggio commento il tuo, grazie.
Potreste far presente la situazione, magari proporre comunque la festa ma avendo rispetto del prato (si potrebbero evitare i teloni?)...
RispondiEliminaDevo essere sincera, a me le feste di quartiere mettono sempre allegria; certo, se non si danneggia niente e nessuno.
Un abbraccio, Sari :*
Sì, il problema è stato posto ma a quanto pare non ha alcuna rilevanza per chi gestiscce queste cose. I cittadini stessi sono lieti della festa perchè non frequentano il prato di cui non sanno che farsene ma io, che ho un cane, ne vedo le reali condizioni. I teloni pare siano necessari ma anche i macchinari (frigoriferi, cucine, friggitrici) sono dannosi perchè producono un grande calore che uccide ogni essere vivente.
EliminaGrazie per la tua comprensione. Ciao.
In effetti bisognerebbe avere anche riguardo per il prato.
RispondiEliminaA che, a chi, serve un prato?
EliminaL'area non è mica tanto piccola e chiamarla prato forse non dà l'idea della grandezza della festa che costruisce quasi una piccola città.
Grazie. Ciao.
Poca o nulla sensibilità per la Natura. Ma perché nessuno glielo fa notare?
RispondiEliminaFatto notare, sì, ma ci sono logiche che oltrepassano il cittadino. Sento come incongruenza i cartelli che proibiscono a chi passeggia di raccogliere anche un fiore. I partiti possono scavare il terreno, però. Uf.
EliminaCiao Alberto.
anche dove si trovano quei palazzoni sullo sfondo s'è fatta la festa al :)
RispondiEliminaoccorre trovare un equilibrio. non è facile con tanti interessi ed esigenze in ballo.
buon giorno
Quei palazzoni sono lì da quarant'anni e non erano area destinata al verde. A ben pensare, tutto il costruito umano è stato un furto alla terra e ai suoi diritti ma quando la razionalità destina un area verde all'abitato non si può permettere a una "festa" di occuparla per tre mesi e deturparla a svantaggio della zona.
EliminaLa festa non è un'esigenza ma sicuramente per qualcuno rappresenta un grosso interesse. Se poi si crede logico mettere il denaro davanti a tutto e tutti allora siamo davvero (oh sì) allo sbando.
Ciao.
ormai è quasi l'unica logica imperante.
Eliminasiamo d'accordo: a questo servirebbero i piani regolatori, se ben pensati e realizzati.
buon giorno
Buongiorno a te, Ant.
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