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13 ago 2018

Effetto ferragosto

Chiuso per ferie (Carina vero? L'ho trovata QUI )

Città svuotata dal ferragosto.
Nel centro commerciale a serrande abbassate, un'unica attività è ancora aperta: è una macelleria e subito mi accodo a una signora che ormai sta pagando la sua spesa.  Mica facile trovare negozi aperti in questa settimana ferragostana.... solo la grossa distribuzione non chiude mai ma io non la preferisco.
Un anziano signore, giunto un paio di secondi dopo me, si mette al mio  fianco. 
Chiedo al macellaio quel che mi occorre e mentre  lui taglia  il "signore" inizia a interrogarlo fino a fargli dire di non essere sposato.
- Meglio così - commenta il "tizio"
Le due signore tacciono.
- Eh a una certa età bisogna pur sposarsi perchè si ha bisogno - commenta seriamente il macellario, forse quarantacinquenne.
Le due signore ancora tacciono.
- Quando il medico mi dirà che ho un'ora di vita allora mi sposerò, dice  "Tizio" a cui, neppure per un minimo di educazione posso attribuire quel "signore" che gli avevo accordato all'inizio. Lo penso ma non gli dico che può stare tranquillo perchè, cafone e ultra ottantenne com'è, il matrimonio è alquanto improbabile.
La signora che stava sistemando la sua spesa nel carrellino, già pronta ad andarsene, sente di dover dire: -  Se ci si rispetta, il matrimonio è un fatto bellissimo.
Tizio ride: - Sono certo che per lei sia stato bellissimo.
Ultra cafone.
La conversazione procede su toni che mi irritano sempre più ma non vale la pena discutere con persone come lui e taccio.
La signora, arresa,  se ne va.
Chiedo il conto e  "cafon de cafoni" dice che ora tocca a lui. Ottima deduzione ma ovvia, al banco non è rimasto che lui.
- Ah non siete insieme? - chiede il macellaio.
All'unisono rispondiamo:
- No.
- Per carità.
Facile attribuire le risposte...  la mia è la seconda, neppure pensata, uscita a fiotto.
Mentre sistemo la spesa nel bagagliaio, penso che quei due sono apparentati da un'idea malsana, vecchia come il mondo vecchio a cui appartengono.  Sono il passato a cui sono ancorati... ormai statue di sale.
Mi spiace per il quarantacinquenne ma spero non prenda  mai moglie... la mia non è ritorsione  ma  profonda pena per quella probabile lei.




10 commenti:

  1. Miiiiiii! Medioevo!!!
    Hai ragione però! Meglio che non si sposi il macellaro. Poveretta quella disgrziata altrimenti.
    A meno che...a meno che non ne trovi una che lo fa girar su una piastrella come diciamo noi piemontesi. ahahahahahh quanto mi piacerebbe vederlo sull'attenti a rispondere sì cara, certo cara.... come vuoi tu cara...
    Scusa! Sto sognando ma l'afa....
    Bacio!

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    1. Ahah. Credimi, per una forma di giustizia di cui non so nulla, il macellaio sposerà una signora che avrà bisogno d'essere gentilmente accudita e lui lo farà per e con... amore.
      Si giunge troppo impreparati alle nozze, sarebbe necessario un lungo periodo di rodaggio, obbligatorio, prima di pronunciare il fatidico sì.
      Buon ferragosto.

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  2. devo pronunciarmi? :)
    sono d'accordissimo nella sostanza coi due signori, naturalmente. ma dissento da loro in quanto alle dichiarazioni: non c'è momento, situazione e bisogno che tenga: il matrimonio è qualcosa di totalmente inutile (tranne che per certi aspetti giuridici e interessi economici. e, personalmente, non prendo in considerazione le motivazioni religiose per ovvie ragioni).
    ovviamente capisco chi la pensa diversamente. e per me è pure libero di fare quel che crede.
    buon giorno

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    1. Non penso si tratti di credere o meno nella istituzione del matrimonio ma di rispetto.
      Non credo ci siano categorie di persone con ragioni e privilegi e altre, per conformazione fisica, di asservimenti o torti.
      Il macellaio che sposerà per bisogno, rinchiude le donne nella condizione di servitù, vuole pagare il suo personale e futuro sostegno fisico a buon mercato... con un semplice sì davanti a un'autorità, come è avvenuto nel triste passato.
      Il cafone invece, tratta la donna come male assoluto, da scongiurare fino alla penultima ora della sua vita ma il matrimonio non è un obbligo e questa sua dichiarazione è stata solo desiderio di offesa.
      Se tu sei d'accordo con queste due persone di sesso maschile, non so che dire e pensare.
      Ciao.

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    2. ho chiaramente precisato e distinto i termini della questione.
      infatti concordo sulla considerazione del "bisogno". ciao

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    3. Allora dici d'essere d'accordo coi quei "signori" SOLO sulla istituzione del matrimonio.
      Ma il motivo del mio scrivere era ben altro... sottolineava la considerazione che certi uomini hanno delle donne e che produce quel che vediamo... disparità, poca dignità e un numero sempre crescente di delitti legati all'essere donna. Gli ultimi dati, ufficiali, dicono che un terzo dei delitti è femminicidio e il fatto è molto grave. Occorre invertire la tendenza alla possessione della vita delle donne partendo anche dal rispetto e dalle parole che pronunciamo e che non possono essere trattate come battute di spirito. Sono esse stesse un potente segnale.
      Ciao.

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    4. Il termine "bisogno", riferito al bisogno maschile materiale d'essere assistiti, è veramente triste e avvilente. Spero che tutti imparino ad assistere e ad essere assistiti con lo stesso spirito. Donne o umini che siano, abbiano pari dignità e donino e ricevano con naturalezza.
      Ariciao.

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    5. sì.
      e per il resto mi trovi assolutamente d'accordo. anzi mi paiono considerazioni talmente ovvie da interrogarmi sul grado di intelligenza raggiunto dal genere umano (e dai maschi in particolare) e sulla logica funzionale di certi fenomeni in termine di sviluppo della specie.
      sulle battute e loro liceità avrei qualche riserva da esprimere. ma certamente sono spesso il sintomo di un disagio e di incomprensioni, quando non di risentimento. si tratterebbe cioè di sarcasmo più che di un giocoso, piacevole umorismo.
      lieto giorno

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    6. Credo invece che certe battute sessiste siano il rancore espresso verso le donne che stanno conquistando una dignità che, in passato, non è mai stata neppure pensata. Penso sia il timore di perdere i privilegi di un servizio gratuito o verso un potere che corre il rischio di svanire. Non sarà così, purtroppo.
      Buon giorno a te.

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    7. l'ho precisato: risentimento o, come scrivi tu, rancore (che, esattamente, fa rima con timore).
      un potere immaginario. e tuttavia in grado di soddisfare spiriti infantili. come quando da bambini si gioca, alla guerra o in qualunque altro modo, e si punta a essere il vincitore, a eccellere e imporre. pretesa superiorità, ruoli e norme, mi dico, come strumenti evolutivi, anche se discutibili, in una fase che è ancora ricerca di base

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- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.