23 mag 2017
Buone notizie
Modernamente scompigliato nei capelli, senza giacca, Nicola Lagioia non nasconde la sua soddisfazione per il buon esito del Salone internazionale del Libro di Torino che da quest'anno dirige. Bene ha fatto chi ha deciso di affidargli tanto incarico perchè Lagioia è persona intelligente, dinamica e di grande valore. Lo ascolto, da anni, in conduzione alla bella trasmissione radiofonica "Terza pagina" e quindi posso testimoniare la sua preparazione.
A chiusura della 5 giorni densa di avvenimenti, nel saluto finale Lagioia tira soddisfacenti somme e dà appuntamento alla 31esima edizione del Salone del Libro a cui sta già lavorando affinchè sia ancora più ricca di quella appena conclusa e che si svolgerà dal 10 al 14 maggio 2018. Annotiamo l'appuntamento nella nostra agenda.
Congratulazioni a Nicola Lagioia, ai suoi collaboratori e agli Editori indipendenti che hanno creduto nella manifestazione.
Link del Salone tutto da sfogliare
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Bravo davvero, scommessa vinta nonostante il disturbo meneghino che non mi pare abbia poi avuto il successo che si attendevano!
RispondiEliminaNon sono addentro alla questione ma mi pare di poter dire che i grandi gruppi editoriali abbiano subito uno smacco.
EliminaCiao!
ho sempre pensato di andare a vederlo almeno una volta. ormai siamo alle ultime possibilità :)
RispondiEliminabuon giorno
Stessa cosa per me e per il prossimo anno farò progetti più seri.
EliminaBuona serata Ant.
Rileggo: ultime possibilità???? Conti di emigrare o stai per sposare una persona che detesta leggere? :)))
Eliminasono solo realista. l'età avanza :)
Eliminabuon giorno
L'età... ahahha... ahha... ahah...
EliminaPersonalmente credo che sia stata proprio la competizione con quello di Milano a far diventare più interessante quello di Torino. Nelle ultimi edizioni vedevo un pò di stagnazione e poca credibilità. Ciao
RispondiEliminaScusa il ritardo con cui ti leggo e rispondo.
EliminaSì, la contrapposizione fra i due saloni c'è stata e, grazie al cielo, le persone hanno premiato quello di Torino dove erano presenti anche editori indipendenti. Mica è poco.
Ciao.