auguri, Sari.A te ed a tutte le meravigliose donne che trovo qua. A quelle che fanno parte della mia vita. Alle mie figlie. Alla mia mamma. E anche a mio figlio che, in questa famiglia di donne.....è sopravvissuto e vissuto e vive con grande rispetto. Auguri perchè l'8 marzo torni ad essere ciò che era. Ciò che ho vissuto da ragazzina. Poi ragazza. Poi donna. Auguri perchè ce li meritiamo. ...e non sopporto chi dice che l'8 marzo non ha più senso e non ha più significato. Non è così. Serve a fermarci un attimo, tutti, uomini e donne, a riflettere. Serve ad andare avanti. Perchè io non mi sentirò mai libera e piena, finchè la mia libertà e la mia pienezza non apparterranno a tutte le donne. Emanuela
Sì, questa data serve per prendere coscienza e programmare un futuro diverso, giusto, ma si continua a parlare di "festa", purtroppo, e fino a che succederà questo parrà un giorno dedicato come tanti altri. Auguri a te, Donna. :)))
Mia figlia ha fatto una relazione per l'Università sul femminismo. Me l'ha fatta leggere, che emozione! Quanta strada percorsa. Rischio di dimenticare. Un'autrice che lei cita dice che la strada che abbiamo fatto va da "Santa Maria Goretti a Janice Joplin" . E oltre, dico io. Buon otto marzo, cara.
Quanta strada, dici? Io non la vedo.. vedo donne sempre più oberate di lavoro, senza diritti e con troppi doveri, sempre in corsa contro il tempo e dilaniate dai sensi di colpa per non partecipare a sufficienza alla vita dei figli, all'attenzione verso i genitori bisognosi, al proprio aspetto che non è piacere ma dovere... donne che non riconoscono il diritto d'essere stanche e corrono, corrono. Il vecchio slogan "io sono mia" che sottintendeva la capacità di autodeterminazione e, di conseguenza, la necessità di dare attenzione alla propria persona, pare sostituito dal nuovo "so fare, posso fare tutto e lo dimostrerò". Spero che questa mia visione delle cose sia errata e se tu e tua figlia dite che la strada percorsa dalle donne è tanta, vi credo. Auguri a te, Donna.
Questo inneggiare all'8 marzo mi immalinconisce. Io lo vivo come un liberarsi la coscienza dall'immobilismo che oggi mi pare imperante. Un rapido pensiero e poi è finita lì. Ma le vediamo le pubblicità che ci bombardano per la strada, alla tv, in internet, ovunque dove la donna sempre bella e sorridente è, e sempre oggetto! Per non dimenticare le continue violenze verso le donne e l'assassinio di quelle che magari cercano di sottrarsi ai soprusi.
E' come dici ma un otto marzo serve a dirci le cose che ci diciamo sperando che uomini donne prendano coscienza di un'effettiva parità di diritti e doveri. E la giustizia?... Sono stati fatti tagli importanti per la protezione delle donne vittima di violenza... e troppo spesso gli uomini violenti sfuggono alla giusta pena. L'amico Giba, nel suo sito (http://ottovolante.jimdo.com/parliamone) scrive a proposito dell'otto marzo: "Per rispettar le donne occorre semplicemente essere ben certi dei loro sacrosanti diritti e rispettarli. Questo non esime gli uomini dall'aprir loro la porta, dal farle sedere in tram, dal regalar loro un fiore o una poesia. La cavalleria è il riconoscimento della grazia, della bellezza, della dolcezza femminile. Riconoscere la loro intelligenza e la parità con l'uomo è un insulto da parte dell'uomo che si "degna" di riconoscere l'ovvio. Sarebbe come riconoscere che le donne hanno due gambe". Sono totalmente d'accordo. Ciao Donna.
auguri, Sari.A te ed a tutte le meravigliose donne che trovo qua. A quelle che fanno parte della mia vita. Alle mie figlie. Alla mia mamma. E anche a mio figlio che, in questa famiglia di donne.....è sopravvissuto e vissuto e vive con grande rispetto.
RispondiEliminaAuguri perchè l'8 marzo torni ad essere ciò che era. Ciò che ho vissuto da ragazzina. Poi ragazza. Poi donna.
Auguri perchè ce li meritiamo.
...e non sopporto chi dice che l'8 marzo non ha più senso e non ha più significato.
Non è così. Serve a fermarci un attimo, tutti, uomini e donne, a riflettere.
Serve ad andare avanti.
Perchè io non mi sentirò mai libera e piena, finchè la mia libertà e la mia pienezza non apparterranno a tutte le donne.
Emanuela
Sì, questa data serve per prendere coscienza e programmare un futuro diverso, giusto, ma si continua a parlare di "festa", purtroppo, e fino a che succederà questo parrà un giorno dedicato come tanti altri.
EliminaAuguri a te, Donna. :)))
Mia figlia ha fatto una relazione per l'Università sul femminismo. Me l'ha fatta leggere, che emozione! Quanta strada percorsa. Rischio di dimenticare. Un'autrice che lei cita dice che la strada che abbiamo fatto va da "Santa Maria Goretti a Janice Joplin" . E oltre, dico io. Buon otto marzo, cara.
RispondiEliminaQuanta strada, dici? Io non la vedo.. vedo donne sempre più oberate di lavoro, senza diritti e con troppi doveri, sempre in corsa contro il tempo e dilaniate dai sensi di colpa per non partecipare a sufficienza alla vita dei figli, all'attenzione verso i genitori bisognosi, al proprio aspetto che non è piacere ma dovere... donne che non riconoscono il diritto d'essere stanche e corrono, corrono.
EliminaIl vecchio slogan "io sono mia" che sottintendeva la capacità di autodeterminazione e, di conseguenza, la necessità di dare attenzione alla propria persona, pare sostituito dal nuovo "so fare, posso fare tutto e lo dimostrerò".
Spero che questa mia visione delle cose sia errata e se tu e tua figlia dite che la strada percorsa dalle donne è tanta, vi credo.
Auguri a te, Donna.
Questo inneggiare all'8 marzo mi immalinconisce. Io lo vivo come un liberarsi la coscienza dall'immobilismo che oggi mi pare imperante. Un rapido pensiero e poi è finita lì. Ma le vediamo le pubblicità che ci bombardano per la strada, alla tv, in internet, ovunque dove la donna sempre bella e sorridente è, e sempre oggetto! Per non dimenticare le continue violenze verso le donne e l'assassinio di quelle che magari cercano di sottrarsi ai soprusi.
RispondiEliminaE' come dici ma un otto marzo serve a dirci le cose che ci diciamo sperando che uomini donne prendano coscienza di un'effettiva parità di diritti e doveri.
EliminaE la giustizia?... Sono stati fatti tagli importanti per la protezione delle donne vittima di violenza... e troppo spesso gli uomini violenti sfuggono alla giusta pena.
L'amico Giba, nel suo sito (http://ottovolante.jimdo.com/parliamone) scrive a proposito dell'otto marzo:
"Per rispettar le donne occorre semplicemente essere ben certi dei loro sacrosanti diritti e rispettarli. Questo non esime gli uomini dall'aprir loro la porta, dal farle sedere in tram, dal regalar loro un fiore o una poesia. La cavalleria è il riconoscimento della grazia, della bellezza, della dolcezza femminile. Riconoscere la loro intelligenza e la parità con l'uomo è un insulto da parte dell'uomo che si "degna" di riconoscere l'ovvio. Sarebbe come riconoscere che le donne hanno due gambe".
Sono totalmente d'accordo.
Ciao Donna.
Grazie per gli auguri,
RispondiEliminaricambio.
Sei sicuro di te, vedo. :)
EliminaCiao.
Arrivo come sempre in ritardo, ma i miei auguri (che ritengo intonati con i tuoi) sono sinceri, a te e a tutte le tue visitatrici abituali!
RispondiEliminaGrazie Franz... sei persona così rispettosa verso tutti che so che se tutti ti somigliassero questa giornata verrebbe abolita.
EliminaTante grazie.
la maturazione richiede tempo. purtroppo per le donne. ciao
RispondiEliminaGià, richiede tempo e volontà di cambiare le cose. Ma mi pare che di volontà ce ne sia davvero poca.
EliminaCiao Ant.
con la volontà indubbiamente si potrebbe accelerare il processo. buon giorno
EliminaNo, non sono in ritardo. Ogni mattina ti manderei una mimosa piccola, sorellina. Ciao
RispondiEliminaChe caro fratellone m'è toccato in sorte.
EliminaUn ciao dentro un abbraccio.