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3 ott 2014

Domande

Le scuole che ho frequentato, mi hanno insegnato  che per ogni domanda  esiste una risposta certa  e che questa è già confezionata, pronta all'uso, scritta.  
La vita,  mia vera maestra, mi ha insegnato l'insoddisfazione alle risposte preconfezionate e mi ha spinto a pormi domande alle quali trovare mie risposte... ma  anche che queste  potevano essere  non necessarie. 
Porsi domande è come acquistare un titolo di viaggio e salire su un mezzo che non ha destinazione, eppure non frustrante e spesso  appagante...  lo sono le soste,  la visione del paesaggio e  il tempo che in questo caso diviene amico.  
Una domanda non ha scadenza, resta lì e  riposa  nutrendosi di quel che nel frattempo trovo  sul cammino. 
La quiete, quella vera per me, non è fra le risposte certe  ma la pace che riposa  fra le  non-risposte accumulate. 


Dice il grande Rubem Alves:
"Non esiste niente di più pernicioso per il pensiero che l’insegnamento delle risposte esatte. 
Le risposte ci permettono di camminare su terra sicura. 
Ma solo le domande ci permettono di entrare nel mare sconosciuto. 
Per questo esistono le scuole: non per insegnare le risposte, ma per insegnare le domande". 


Rubem Alves è mancato il 19 luglio di quest'anno ma lo apprendo solo ora, mentre cerco l'esattezza del pensiero riportato.  I media  hanno pensato non  fosse cosa importante, evidentemente.
Ciao Rubem
QUI si può leggere  una sua breve biografia.




2 commenti:

  1. Mi viene in mente una canzone di Gino Paoli : Le strade son tutte giuste, anche quelle sbagliate, basta non essere certi, certi mai!
    Mi piace la frase che citi, è davvero molto bella!
    Un abbraccio
    Francesca

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    Risposte
    1. Ammiro molto Rubem Alves ed ora lo conosci anche tu. Com'è proficuo lo scambio, attraverso i blog, di quel che ci piace e siamo.
      Un abbraccio, ciao Francesca.

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- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.