Urla il vento della notte
ai cuori tremuli e inquieti
E grida più forte là
dove l'amore
ha gettato una moneta
che non è andata a fondo
e più non può tornare
dove chi attende dispera.
Al vento indifferente
la luna paziente
posa bianchi baci
su fronti corrugate
e capelli spettinati
finchè distende la speranza
e dolce s'apre
la porta del sonno.
sari
Bella.
RispondiElimina"e dolce s'apre
la porta del sonno"
Visto? Il vento ispira...lui bussa,fischia, ulula...quasi sempre è un prepotente! Un bacione cara la mia poetessa!
RispondiEliminaCangalina...
RispondiElimina:)))
Hai visto come tengo conto delle tue incitazioni?
RispondiEliminaCiao Lili. :)))
Volevo scrivere istigazioni... hahaha...
RispondiEliminabravissima. l'avessi scritta io avrei messo solo "andata a fondo" con riferimento alla moneta. apparentemente non cambierebbe molto: resterebbe il suo andar perduta. ma forse, nel tuo caso, rimpiangi proprio questo non poterti "perderti" sul fondo assieme al sentimento che racchiude. ciao
RispondiEliminanon poter "perderti"
RispondiEliminaAntonypoe, una vecchia leggenda dice di gettare una moneta in acqua là dove si desidera tornare. Se la moneta va a fondo il desiderio si avvererà. Se non tocca il fondo il desiderio rimarrà tale. Ma la tua interpretazione è un risvolto interessante, grazie.
RispondiEliminanon conoscevo la leggenda, che avvalora l'interpretazione di "perdersi" dove si desidera. ciao ancora
RispondiEliminaBuon sabato, Ant, e grazie.
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