Quali silenzi soverchianti devono abitare
lo spazio universale,
se il grillo restò udibile a noi, uomini urlanti;
se le stelle splendono a noi taciturne,
nell'etere invaso da urla!
Oh, ci parlassero i remoti,
gli antichi, e antichissimi padri!
E noi, finalmente capaci di ascoltare!
I primi uomini che ascoltano.
Rainer Maria Rilke
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Mi piace accostare questa poesia dello splendido Rilke, al natale che s'avvicina. La capacità di fare silenzio, e sapersi stupire, sono infatti le condizioni necessarie per partecipare a questa festa che parla al cuore di tutti, credenti e non.
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a me no, non parla. però ascolto
RispondiEliminaSe non ti parla, cosa ascolti? ;)
RispondiEliminaCiao Ant, buon pomeriggio.
eheheh...brava Sari. Ant, ascolta lo zampognar nei vicoli antichi del borgo. Suggestivo.
RispondiEliminaBella la poesia. Ciao
sì, ascolto il sogno. che mi porta con sé, che sento così vividamente, di cui faccio parte.
RispondiEliminaciao
ma tu, dana, non hai un blog?
RispondiEliminagli alieni non hanno blog.
RispondiEliminaallora ci sono alieni di specie diverse :)
RispondiEliminaciao
Bellissima poesia, un silenzio spesso ice più di molte parole. Come sempre tutto quello che fai tu incanta.
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