- "Sogno una pace leggera, diffusa, tanto normale da parer banale”- Sari

7 giu 2011

Esperienze

Da una settimana sto lavorando, beh non è un lavoro vero e proprio perchè si tratta della sostituzione  di una persona ammalata... una persona che ancora  svolge il lavoro di ufficio completamente a mano. Non so se riesco a far capire l'abisso che sento fra il mio modo di scrivere/pensare/disegnare con un computer    e il  dover sfogliare tanti documenti cartacei,  per riportare e  calcolare   tutto a mano... è come fare un viaggio in un altro secolo e sto faticando  su cose semplici per "tradurle" all'antico.  Son fogli e foglietti quando  basterebbe avere un semplice foglio excel per sveltire e ordinare il tutto.   Però anche questo  rituffare la testa in un impegno  ha il suo fascino... mi piace, mi serve, soprattutto.   Mi stavo arrugginendo e non lo sapevo? Certamente è così.

12 commenti:

  1. Buon lavoro cara amica,credo che il lavoro mantenga vivo il rapporto con la realtà esterna e gratifichi l'autostima perchè ci si sente utili.
    L'importante è non stressarsi, in quanto al pericolo di ruggine, non ne hai mai corso perchè sei ricca di interessi.Un abbraccio, Lili.
    (qui non si possono mettere immagini?)

    RispondiElimina
  2. Cara Sari, in un certo senso, trovo affascinante questo tuo tornare al cartaceo, alle vecchie maniere, nel senso che credo che per me lo sarebbe.
    Concordo con Lili sul fatto della ruggine, pericolo che di certo non hai mai corso.
    Ti abbraccio e ti auguro un buon lavoro!
    Lara

    RispondiElimina
  3. Lilibellella, grazie! No, non si possono mettere immagini nei commenti. So che starai pensando al tuo blog... ehehe... chissà che non arrivi anch'io in quelle terre.
    Un abbraccione sotto un filino di sole che, appena arrivato, parla già di andarsene.

    Sari

    RispondiElimina
  4. Sì Lara, è bello anche lavorare con la carta ma la cosa buffa è che mi pare tutto "nuovo".
    Grazie per gli auguri e per le parole care che mi riservi.

    Sari

    RispondiElimina
  5. devo dire che mi piacerebbe tornare all'antico. certo dovrei lavorare giorno e notte. e anche a pasqua e natale. e non so neppure se basterebbe :)
    ciao. facci sapere

    RispondiElimina
  6. A Pasqua, volendo mandare gli auguri una volta tanto scritti a mano, mi sono resa conto della fatica che facevo.... cercare gli indirizzi (di alcuni li ho persi...tanto c'è la mail!!)scriverli...non so perchè ma i pensieri mi vengono più facilmente al computer....forse perchè so di poter correggere.....
    Non sono stata contenta di me.....però sono stata contenta di averlo fatto!

    RispondiElimina
  7. Sie proprio brava , Sari, a rimetterti in gioco "al contrario" , tornando al passato, un bell'esercizio!

    RispondiElimina
  8. Buondì Antony. Mi sto abituando al cartaceo ma "attaccato" a quello corre una poco pratica mentalità. Nel luogo dove sto prestando la mia opera, le cose sono ferme da trent'anni. Si è sempre fatto così, dicono. Posso ridere di questa situazione perchè sono un lavoratore occasionale.
    Ciao!
    Sari

    RispondiElimina
  9. Anch'io, Nonnatuttua, mi sono trovata a scrivere lenta come una lumaca... ahahha... però mi piace tenere nuovamente in mano la penna.
    Un bacione.

    Sari

    RispondiElimina
  10. Vitamina, rimettersi in pista è faticoso ma serve. Chissà che farò quando la malatina tornerà... m'inventerò qualcosa.
    Ciao!
    Sari

    RispondiElimina
  11. una mentalità poco pratica per taluni versi. ma molto più vicina a certi ritmi e considerazioni anche concrete.
    buona giornata.
    ah! volevo chiederti da tempo una cosa: dove abiti? perché io ho vissuto in diversi posti in provincia di bologna: crespellano, monghidoro, monterenzio. e da anni mi ripropongo di tornare a visitarli. senza decidermi.
    se non vuoi rispondere qui, puoi scrivermi una mail: dellapina.antonio@alice.it
    ciao

    RispondiElimina

- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.