foto Sari
Nel pomeriggio sono stata a salutare il maestro Abbado. Era nella Chiesa di Santo Stefano, un complesso da noi bolognesi chiamato "sette chiese", racchiuso in un legno chiaro. Nella piccola cappella di antichissima pietra che l'ospitava, c'erano solo vasi di girasoli e leggii. E musica. Musica, sempre.
E musica silenziosa erano le persone in fila per l'ultimo saluto... persone coi volti compunti che attendevano di entrare per tenerlo vicino ancora un po'.
C'erano parecchi giovani, diversi stranieri e allievi con gli strumenti nella custodia. Si entrava a piccoli gruppetti e nella piccola cappella dov'era sistemato il maestro la commozione era tangibile. Il cielo era azzurro e l'aria tiepida e la città pareva dare il meglio di sè in onore del suo amato cittadino.
Il maestro Abbado era ben più di un grande musicista, era un uomo intelligente e sensibile che aveva a cuore i giovani e le persone svantaggiate. La natura era stata generosa con lui e lui non ha esitato a mettere quei doni a disposizione di chi lo avvicinava. Non diceva d'essere: ERA.
"La cultura è lo strumento per giudicare anche chi ci governa", ci disse, e mai come in questo momento abbiamo bisogno di tenerci caro quel che in tanti anni ci ha donato.
Grazie maestro Abbado.
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Come al solito si viene qui a respirare un po' d'aria pulita.
RispondiEliminaSempre gentile, Nucci, e so che sei sincero. Grazie.
EliminaBellissime parole e spunti di riflessione importanti... La cultura come arma silenziosa di pace e di progresso sociale...rifletto sul fatto che ci vogliono tenere il più possibile ignoranti e piatti, offrendoci biechi programmi televisivi e non solo...ma non voglio fare troppa polemica... Rimarrei a sentire quell'emozione così intima che qui hai voluto condividere...
RispondiEliminaSì, è come dici bene: la cultura è un'arma potente che s'insinua dentro te e ti rende capace.
EliminaE naturalmente questo fa paura a chi intende governare come stanno facendo.
Ieri ho visto come le persone presenti al Saluto fossero altro da tutto quello che ci viene mostrato e rappresentato nei media. Non ci sarebbe stato bisogno di servizio d'ordine perchè il rispetto, il buonsenso, la sensibilità, l'amore, non avrebbero permesso qualcosa di sconveniente.
Ieri la piazza era una chiesa a cielo aperto... la religiosità del momento era chiara a tutti.
Ciao e bentornata.
Ed io mi unisco a queste tue garbate e delicate parole di saluto ...... al tuo "grazie" a questo grande maestro ....................................
RispondiEliminaBuona serata Sari!
Contenta di averti con me accanto ad un sentimento comune per il grande maestro.
EliminaCiao, buona serata.
Grazie Sari, buonanotte.......
RispondiEliminaGrazie a te, dolce pittrice.
EliminaBuona serata.
La sua scomparsa ha molto colpito anche me. Un grande davvero, un gigante.
RispondiEliminaGrazie
Francesca
Il maestro Abbado aveva molti ammiratori, ora ne ha ancora di più.
EliminaCiao Francesca, buona giornata.