Sogno una società garbata, rispettosa e disposta a riflettere, che cerca di eliminare le parole ostili perchè la violenza verbale non è forza e produce danni.
Mi piacerebbe dire che ho sempre provato disappunto verso le parole violente, in qualsiasi forma vengano espresse o dai toni usati... in realtà l'ho fatto davvero solo in età adulta e da quando ho capito che la violenza fisica è il risultato di molte altre che si sono perpetrate e consolidate prima.
La violenza nasce, per come la penso, dalle parole, da espressioni e opinioni correnti in qualche modo legittimate, che danno il via a qualcosa che non si sa come e dove andranno a finire. Ammesso che una fine sia possibile ed esista.
La violenza comincia dalle parole, inquina lo sguardo, il sentimento, l'obiettività sulle cose e sul modo di interpretare i fatti.
In questo tempo che corre troppo in fretta, occorre essere prudenti e responsabili. Occorre fermarsi a pensare e scegliere... consapevoli che se accetterò una qualsiasi forma di brutalità, di violenza verbale, di discredito verso chiunque e comunque, diverrò contemporaneamente vittima e corresponsabile delle altre che seguiranno.
Accettando la violenza, platealmente riconosciuta o meno, contaminerò la società.
Peggiorerò inevitabilmente l'aria che tutti, vittime e carnefici, respireranno. Quindi avallerò, e ogni altra violenza avrà anche la mia firma. La riprova di quanto penso è sotto gli occhi di tutti perché la società è più propensa a capire, e in qualche modo difendere i violenti, piuttosto che comprendere le vittime e le loro ragioni. Facendolo, credo, ogni individuo difende se stesso.
Cerco di stare dalla parte delle vittime, sempre e comunque e questo non è sempre facile perché spesso non so riconoscere nè loro nè odo il loro grido. Già si fatica a comprendere e considerare vittima chi urla per ferite evidenti, figuriamoci come si può comprendere chi è vittima e non ha sangue da mostrare, sta male e non sa, non dice come/dove/quando/perché è stata ferita, spesso non lo capisce e non può farlo in una società che non aiuta ma tende ad essere sbrigativa
Occorre scegliere, oggi più che mai, da che parte stare.
Se qualcuno mi legge e pensa di non essere d'accordo con quanto ho scritto, lo faccia con garbo e motivando. Per favore.
"Il potere delle parole:
commuovono, uniscono, scaldano il cuore.
Oppure feriscono, offendono, allontanano.
In Rete, spesso l’aggressività domina
tra tweet, post, status e stories.
È vero che i social media sono luoghi virtuali,
ma è vero che le persone che vi si incontrano sono reali,
e che le conseguenze sono reali.
Per questo oggi, specie in Rete,
dobbiamo stare attenti a come usiamo le parole"
da "Parole ostili"
Io sono d'accordo con te, comprendo il potere delle parole e cerco sempre di misurarle, so quanto male possano fare parole dette con cattiveria e rabbia e conosco anche quanto bene possano fare semplici parole capaci di metterci a nostro agio. Non so rispondere, se qualcuno, con me, usa parole cattive, per fortuna è molto raro che succeda e io cerco sempre di non dire mai niente di brutto agli altri, anche se, certe volte, se lo meriterebbero. Ciao cara.
RispondiEliminaTrovandomi davanti a parole cattive, neppure io so rispondere perchè il primo sentimento è lo sgomento. A volte provo irritazione per questo mio tratto ma poi mi quieto e spero possa farlo anche tu... in fondo siamo fortunate a non poter mettere in campo altre parole.
EliminaCiao cara Mirtillo.
Hai perfettamente ragione le parole possono essere dolci come una carezza o taglienti come una lama. Poche persone sanno usarle nel giusto modo.
RispondiEliminaUn carissimo saluto
A volte capita di pronunciare parole troppo libere ma per chi è abituato a capire chi gli sta accanto, è possibile rimediare e imparare ad essere prudenti.
EliminaGrazie. Un caro saluto a te.
Ti mando alcuni versetti in rima da me pubblicati su un libretto dal titolo "Il potere della parola"
RispondiEliminaLa parola è sì potente
come il lancio di un fendente
Ha durezza d'una spada
o dolcezza di rugiada
La parola è quella cosa
che si dona come rosa
Del profumo ha gli intenti
o le spine più pungenti
Per difender gli ideali
la parola non ha uguali
Nell'offesa la parola
esce dura dalla gola
La parola esce dal cuore
per diffondere l'amore
Un sussurro dentro i baci
lo spasimo da audaci
Ha ritorno come l'eco
appioppando un colpo bieco
Siamo fragili e impotenti
nel ricevere i fendenti
Ti ho riportato un breve accenno dei versetti contenuti
Un carissimo saluto
Ti ringrazio per avere condiviso i tuoi pensieri in rima. Rappresentano i sentimenti che hanno animato la penna e mettono in guardia chi ha cuore per farlo.
EliminaCiao Giorgio poeta.
il problema non sono le parole ma lo spirito che ci sta dietro.
RispondiEliminainfatti non dovrei utilizzare il termine "spirito" in questo caso :)
lieto giorno
Le parole sono la materializzazione di un problema. Rendono evidente quel che ci vive dentro... non rappresentano forse quello che veramente siamo?
EliminaBuongiorno
sì, ci rappresentano. ed è proprio quel che intendevo.
Eliminainoltre si prestano a molte interpretazioni e quindi anche a equivoci e malintesi.
buon giorno
Stiracchiate, strapazzate, elastiche e chissà che altro, le parole hanno un loro significato che possiamo usare a nostro piacimento, sì, ma a nostro rischio. Le parole sono convenzionalmente un modo di comunicare ma a volte sono così esplicite da non essere in alcun altro modo interpretabili. A volte sono persino inaccettabili e così è la realtà che rappresentano.
EliminaBuongiorno.
però torniamo al punto di partenza: non sono le parole ad essere inaccettabili ma il senso, cioè il nostro modo di porci e intendere (fraintendere, malintendere, travisare, traviare, corrompere :) la realtà.
Eliminalieto giorno
Le parole sono la nostra essenza e ci svelano, ce lo siamo detti abbondantemente...
EliminaCi sono parole che promuovono e svelano sentimenti poco edificanti. Non posso certo impedire questi ultimi ma posso dire di non condividere le parole che li rappresentano. Ognuno di noi fa libere scelte, certo, ma anche queste parlano di noi.
Buongiorno.
"libere" per modo di dire, se consideriamo l'argomento di cui stiamo trattando: pregiudizi, automatismi, ecc.
Eliminalieto giorno
Un argomento davvero interessante.
RispondiEliminaLe parole sono importantissime e vanno maneggiate attentamente (hanno il potere di fare del bene e quello di fare del male), ancor di più se sono parole scritte dove non entra in gioco il tono della voce, la mimica facciale, la postura del corpo e lo sguardo, per questo nelle parole scritte occorre ancor più cautela. Purtroppo troppo spesso le parole sono poco soppesate, vengono “buttate lì” come fossero carta straccia, vengono sprecate, quando invece le parole sono preziose e andrebbero sempre calibrate. Buona serata Sari.
sinforosa