Avventura
Il grande momento era arrivato e lo sentiva dal fremere di ogni piccola parte del suo corpo. Era giunto dopo quattro anni vissuti in quel luogo sotterraneo, senza luce, sostenuti da progetti e sogni che popolavano il paradiso di cui le avevano parlato a lungo.
Mentre scavava la galleria che l'avrebbe portata al mondo di fuori, quei quattro anni lei li aveva già scordati perchè si sentiva catapultata in quel futuro che sapeva denso di soddisfazioni.
Un ultimo sforzo e poi... ecco la luce. Sentì l'aria scorrerle piacevolmente sulla pelle bianca e indifesa e fu felice perchè
qui doveva e voleva arrivare e qui era giunta.
Ora si sentiva stanca ma aveva ancora qualche passo necessario da compiere prima di poter volare via. Si trattava di una specie di iniziazione e si preparò.
Rallentò ma mantenne lo sguardo alto e con un ultimo sforzo s'incamminò lenta verso l'albero che le pareva il paradiso. La scorza era dura ma non le importò, voleva scalarlo e giungere più in alto, dove si sarebbe liberata del passato per mettere le ali al suo destino.
Un ultimo sforzo e poi... eccola libera e finalmente capace di volare. Sospirò di piacere.
Un fringuello che passava in quel momento la vide, si rallegrò dell'incontro, aprì il becco e l'ingoiò.
La cicala non ebbe il tempo di sentire i sogni infrangersi perchè anche il nulla l'inghiottì.
Se qualcuno vide piccole luci alzarsi in volo li attribuì ad altro che non fossero sogni.
Sari
Ma no, povera cicala!!! La stessa fine che fanno tanti nostri sogni !! Ciao
RispondiEliminaCapisco. Pensa, cara Mirtillo, se questo tuo sguardo fosse cosa comune verso tutti gli esseri viventi della Terra. E se ogni fatica venisse ricompensata. E se ogni gesto legittimo fosse portato a compimento. E se ognuno venisse compreso nel suo progetto e giustificato in ogni sua azione. Sarebbe un mondo giusto? E se sì, per chi? Per le lumache che in una notte mangiano l'insalata o per l'ortolano che ha lavorato con cura?
EliminaHo immaginato questo raccontino mentre guardavo un documentario ben fatto sugli animali. Tremavo sapendo che il leone avrebbe sbranato l'orice e tifato per la preda ma poi ho pensato alla pancia affamata del leone e pensato... meno male che non sono Dio.
I nostri sogni, per come la penso, sono la zona comfort del nostro vivere e guai se non li avessimo. Alcuni si realizzano, altri stazionano e altri ancora aspettano di essere sognati. Credo vadano coccolati tutti.
Ciao cara.
Avevo letto di questa lunga incubazione sotterranea e del loro urlo quasi disperante alla ricerca di amore.. e bellissimo il tuo "nulla che inghiotte", in fondo un po' la nostra vita ad agitarci freneticamente prima di essere inghiottiti a nostra volta..
RispondiEliminaFra un inizio e una fine c'è un mondo di cui essere entusiasti e per cui vale la pena avere iniziato sapendo che sarebbe finito. Sono credente in un Dio di cui non so nulla, che ha logiche sue che non sono abilitata a capire, che mi hanno raccontato male... è probabile che oltre la vita non ci sia nulla ma non mi preoccupo perchè ho tanto da fare per cercare una pagliuzza d'oro in ogni singolo minuto. Che lo dico a fare a te che la sai trovare?
EliminaCiao Franco.
Non sempre si realizzano i nostri sogni, stranamente più fatichiamo per realizzarli e più sfumano, a volte succede che si realizzano quando non li desideriamo più.
RispondiEliminaQuando il sogno si realizza noi, nel frattempo, siamo cambiati mentre il sogno è rimasto immobile. I sogni, per me, rappresentano una forma di forza e allora non posso pensare siano stati vani. La protagonista del mio raccontino ha vissuto pienamente tutta la sua vita e quel paradiso sognato, sbriciolato nei giorni e nelle ore, le ha dato gioia... è stato sostegno e anticipo.
EliminaUn abbraccio.
(Ti ho recuperata dallo spam)
Um blog refrescado com imagens de um verão promissor.
RispondiEliminaA história apresenta um final trágico para quem tanto porfiou por alcançar a luz da liberdade.
Porém, o que se pode dizer para além disso, é assim a vida na natureza.
Abraço de amizade, Sari.
Juvenal Nunes
E' vero, la Natura è fatta a modo suo, ha regole difficili da capire, da accettare, ma gli esseri umani potrebbero non aggiungerne altre... soprattutto se ingiuste e crudeli.
EliminaMi piacciono i cambiamenti e anche il blog subisce queste mie manìe. :)
Ciao Juvenal, ricambio il tuo amichevole abbraccio.
Ma povera cicala! Tanta fatica, tante speranze, e poi il nulla cosmico! :(
RispondiEliminaSe avessi raccontato la nascita e le speranze di una giovane zanzara egiziana, finita nella bocca di una rana ancora prima di pungere, ti saresti sentita ugualmente intenerita? Lo scrivo come provocazione...
EliminaSe tutti al mondo mangiassero popcorn e potessero ascoltare la tua musica il mondo sarebbe un posto migliore.
Ciao Dark
Era "intenerire".
EliminaMi sarebbe dispiaciuto anche per la giovane zanzara egiziana, lo ammetto. Quando si tratta di favole simpatizzo anche per i lombrichi per i quali in realtà provo un certo orrore xD Poi nella vita reale continuo a simpatizzare solo per la cicala.
EliminaDove posso firmare per potermi nutrire di soli pop corn? *__*
Grazie per aver definito la mia musica come qualcosa che renderebbe il mondo migliore <3
Qui le zanzare non mancano e a me producono fastidiosi ponfi che si fanno ricordare per giorni e giorni, perciò benedico chi se ne nutre evitandomi fastidi. Ma se ne considero una, ecco che il mio sguardo cambia perchè ogni essere visto da vicino vicino, è meraviglioso. Incantevole sotto ogni aspetto. Degno di avere un'anima. Amabile.
Elimina(((((Beh, proprio tutti no, qualche eccezione... )))))
Buona giornata Miryam
Qualcuno si nutre di sogni e qualcuno di sognatori, amica.
RispondiEliminaVal comunque la pena di sognare.
Bellissimo il tuo racconto.
Il tuo ".. e qualcuno di sognatori" mi ha fatto riflettere. Poteva sembrare solo una battuta
EliminaSì. il sogno ristora, anche quando è irrealizzabile.
Grazie Alberto.