Ricordo che esordì dicendo una frase insolita per un pontefice: "chi sono io per giudicare" e già questo avrebbe dovuto far presagire che questa figura di pontefice era diversa dalle altre... ma sono stati la sobrietà, la stima, l'accoglienza, i perdoni chiesti e quelli concessi a fare di lui una persona amata e rispettata, vicina alla nostra umanità ed alla realtà dei tempi.
Si dice che concederà alle donne il diaconato e io aspetto anche il passo successivo che le vedrà arrivare al sacerdozio, come nei primi tempi delle comunità cristiane, ma quel che più mi ha stupita, di questo papa, è stata la possibilità di perdono per tutte le persone coinvolte nel drammatico momento dell'aborto, compresi medici e infermieri, facendo sobbalzare sulle seggiole parecchi prelati. Nel novero dei protagonisti dell'aborto, non è stata però nominata la figura del potenziale padre di quell'esserino che mai nascerà... della cui sorte è responsabile, al 50%, ad essere generosi... il padre è infatti attore comprimario di quella decisione che ha visto pagare sempre e solo la donna in qualità di responsabile e dunque colpevole. Peccato.
In seguito alle decisioni fin qui prese da papa Francesco, ecco acquistare senso il suo presentarsi dicendo "chi sono io per giudicare"... perchè se la chiesa, perdonando, conta sul nostro giudizio e quindi sulle coscienze, è chiaro che il primo immenso progetto del papa dovrà riguardare la formazione delle coscienze dei cristiani e riformare quelle dei preti, trasformando così ogni credente in persona in grado di rispondere delle proprie azioni davanti a Dio e alla giustizia terrena.
Il progetto, se sarà questo, presenterà notevole difficoltà e il cambiamento richiederà secoli per modificare le coscienze... che il Cielo lo protegga dagli altri e dai "suoi" e gli conservi a lungo coraggio, forza e vita.
Posso mettere "mi piace"? Mi piace per davvero.
RispondiElimina"In coscienza" sono forse due parole che, in certe occasioni, dovrebbero essere unite?
EliminaLorenza, ciao.
Sicuramente è meno conservatore degli altri e un po' più aperto di vedute.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Spero che la larghezza di vedute non gli costi troppo. Certo che di forza ne dovrà avere parecchia, questo papa.
EliminaCiao Cavaliere.
spesso ho ripetuto sue parole nel mio blog sul lavoro
RispondiEliminaE spesso vengo a leggerle.
EliminaCiao.
Mi piace tanto.
RispondiEliminaAnche a me, mi dà speranza.
EliminaCiao!
Tutto quello che hai scritto è pienamente condiviso da me.Anch'io ho pensato molto spesso ai papà che sono sempre stati,almeno nel 50%,responsabili di tanti aborti.
RispondiEliminaHai notato quante volte,Papa Francesco al termine di preghiere o prediche raccomanda di pregare per lui? Aldilà del fatto che si considera imperfetto come ogni umano è, credo che sia consapevole dei rischi che corre ogni volta che contraddice una certa parte del clero moralista ed ipocrita che lo circonda.
Curiosità: (Non c'entra niente con il tema) Sul mio nuovo calendario, per sfizio, ho contato i santi del mese di gennaio: 21 santi---9 sante.
Continuerò in tutti i mesi successivi.Buona Epifania.Bacione.
Ottimo lavoro questo tuo sul calendario, pubblica che poi verrò a leggerti.
EliminaCiao e bacione ricambiato.
Un brav'uomo.
RispondiEliminaA dire la verità sono passato perchè volevo augurartiu un felice 2017,
se lo faccio con un po' di ritardo è perchè son tornato solo oggi a mezzogiorno.
Ciao.
Bentornato allora. Gli auguri non hanno scadenza e li ricambio di cuore.
EliminaBuon anno.
Ci vorrà tempo, secoli come hai detto, però oramai il seme del cambiamento è gettato e darà frutto...
RispondiEliminaC'è voluto il coraggio e l'umiltà di una persona che sa leggere tra le righe della storia e nei cuori delle persone. Le sue parole sono sempre piene di luce e di speranza e soprattutto hanno la forza della verità.
Un abbraccio Sari carissima, Speriamo che il 2017 dopo un inizio così tragico sappia rimettere un po' di ordine nel mondo...