Era una vecchia quercia per davvero e pareva non dovesse mai subire insulti... nè del tempo nè dalla malattia. Ma pochi giorni fa è schiantato e l'ha fatto senza rumore, senza arrecare disturbi, come desiderava.
Ora il giardino è vuoto ma gli uccelli cantano ancora, quasi che i suoi rami offrano ancora ristoro e riposo.
Ciao Vermiglio, straordinario, intelligente, gioviale giovanotto di soli novantaquattro anni... quanto mi manchi.
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Giusto ieri contemplavo i cerchi concentrici di una sezione di pino secolare che ho fotografato giorni fa e riflettevo..riflettevo..
RispondiEliminaOggi m'imbatto in questo tuo gioiello scritto: che bello, mi hai emozionata.
Tanto..
Grazie!
Debby
Dov'era l'ombra, or sé la quercia spande
RispondiEliminamorta, né più coi turbini tenzona.
La gente dice: Or vedo:era pur grande!
Pendono qua e là dalla corona
i nidietti della primavera.
Dice la gente: Or vedo:era pur buona!
Ognuno loda, ognuno taglia. A sera
ognuno col suo grave fascio va.
Nell'aria, un pianto… d'una capinera
che cerca il nido che non troverà.
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Non so se mi devo vergognare perchè non conosco la tua Quercia,Sari, ma credo proprio di sì, perchè le tue conoscenze sono sempre alte, se riscuotono la tua stima.Però mi sono ricordata di questa bella malinconica quercia di Giovanni Pascoli.Gliela dedico.Per te un bacione.
Ciao Debora,
RispondiEliminaanni fa, durante una terribile tempesta di vento, crollarono due alti abeti. Abitavo in un grande palazzo e nessuno assistette al fatto ma sentimmo tutti lo stesso sgomento, mentre cadevano... un senso di tuffo al cuore che sapemmo spiegarci solo quando, a bufera passata, alzammo le tapparelle e vedemmo. Mi fa piacere sentire la tua sensibilità.
Sei una fotografa dilettante? Verrò a conoscerti meglio, intanto buona serata.
Grazie Lili... e di quel che dici e della poesia che avevo dimenticata. Mi fa bene leggerla... mi somiglia.
RispondiEliminaCiao cara.
Tesoro ti voglio bene. Ciao Vermiglio vola in alto!
RispondiEliminaGrazie cara Cagnala.
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