... recitava una campagna pubblicitaria poco tempo fa. Ma noi lo sapevamo, lo facevamo di già e il placet della pubblicità non era che il giusto riconosciemento.
Ma dove ci porteranno le nostre pretese?
Un banale e piccolo esempio del "più":
Fettina di carne
Fettina di carne condita
Fettina di carne impanata
Fettina di carne con prosciutto
Fettina di carne con prosciutto e formaggio
Bistecca alla Bismarck
Fettina di carne arrotolata ripiena
Fettina di carne arrotolata, ripiena e in crosta
e...
... e mai come adesso, che abbiamo tanto, supernutriti, siamo poveri.
Quel "di più" ci ha fatto inciampare e non ci sarà nessun messaggio pubblicitario a dirci che dobbiamo abituarci ad avere di meno, che la soddisfazione e la felicità sono da costruire, cercare in altro modo.
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Una riflessione molto saggia, la tua, cara Sari
RispondiEliminaQuel di più ci ha davvero fatto inciampare. Credo però che ormai ce ne rendiamo conto senza bisogno di pubblicità.
Un abbraccio,
Lara
Sì, c'è una strana forma di sazietà. Ricordo una frase di un clochard "non ci manca il cibo, ma il sonno". Si riferiva al non trovare un posto per dormire. Aggiungerei che ci manca anche il sogno.
RispondiEliminaQuel che m'impensierisce, cara Lara, è quel sentirsi poveri per non avere il superfluo. E' povero, a mio avviso, solo chi non ha il necessario per vivere (non sopravvivere).
RispondiEliminaBuona domenica, anche se piovosa. :))
Sari
Contenta di conoscerti, Francesco.
RispondiEliminaLa mancanza del sogno è la povertà più dannosa. Quanto si è soli quando i sogni ci abbandonano.
Ciao, buona domenica.
Sari