Forse, Sari, il passato non educa, a maggior ragione se ne parliamo troppo. Forse quel passato rivive solo in chi vorrebbe dimenticarlo. Forse questo fa male a chi c'era e non a chi lo considera storia non avendolo vissuto. Non serve continuare a parlarne, non di fronte ad altre centinaia di milioni di morti dei quali, guarda caso, non si accenna mai. Stalin, Mao e Pol Pot: chi erano questi ignorati assassini?
Hai ragione, Giuliano, il passato non educa. Non è terribile? E' tutto vero quel che scrivi ma ricordare serve a coltivare la speranza che qualcuno, leggendo nei fatti, possa capire e salvarsi o mettere in guardia chi non sa. La memoria scritta e documentata serve a far sì che gli assassini non salvino, cancellando ogni memoria, la propria faccia. La storia deve sapere. Se la memoria non servisse proprio a nulla, perchè mai ci sarebbero tanti documenti e tanti libri di storia? Alcune persone si servono di quelli per trasmettere fatti, ripuliti, che fan loro più comodo... perciò chi sa deve perpetrare per contrastarli. "Conoscere è necessario perchè ciò che è accaduto può ritornare", scriveva Primo Levi. Quanto aveva ragione. Non oso pensare cosa direbbe di questi nostri tempi. Ciao Giuliano, buon pomeriggio.
Ciao Sari, mi dispiace di non essermi accorta ieri di questo tuo post.
RispondiEliminaMa penso non cambi nulla, se lo leggo oggi.
E mi aggiungo a te:
Noi
NON DIMENTICHEREMO
nè gli orrori
nè chi li nega.
Un abbraccio,
Lara
Hai ragione carissima Lara, queste nostre asserzioni valgono, varranno per ogni giorno ed ogni anno.
RispondiEliminaRicambio l'abbraccio, ciao.
Sari
Forse, Sari, il passato non educa, a maggior ragione se ne parliamo troppo.
RispondiEliminaForse quel passato rivive solo in chi vorrebbe dimenticarlo. Forse questo fa male a chi c'era e non a chi lo considera storia non avendolo vissuto.
Non serve continuare a parlarne, non di fronte ad altre centinaia di milioni di morti dei quali, guarda caso, non si accenna mai. Stalin, Mao e Pol Pot: chi erano questi ignorati assassini?
Un bacio, Giba
Hai ragione, Giuliano, il passato non educa. Non è terribile?
RispondiEliminaE' tutto vero quel che scrivi ma ricordare serve a coltivare la speranza che qualcuno, leggendo nei fatti, possa capire e salvarsi o mettere in guardia chi non sa.
La memoria scritta e documentata serve a far sì che gli assassini non salvino, cancellando ogni memoria, la propria faccia.
La storia deve sapere.
Se la memoria non servisse proprio a nulla, perchè mai ci sarebbero tanti documenti e tanti libri di storia? Alcune persone si servono di quelli per trasmettere fatti, ripuliti, che fan loro più comodo... perciò chi sa deve perpetrare per contrastarli.
"Conoscere è necessario perchè ciò che è accaduto può ritornare", scriveva Primo Levi. Quanto aveva ragione. Non oso pensare cosa direbbe di questi nostri tempi.
Ciao Giuliano, buon pomeriggio.
Sari