Eh sì, ci siamo ormai tutti nei selfie scattati dal cellulare che gonfia i volti stravolgendoli. Mi chiedo se, riguardandoli dopo anni, ci piaceranno ancora quei ritratti e se potremo considerarli un documento. Anni fa si erano adottate lunghe braccia meccaniche per allontanare l'obiettivo dal volto rimediando in parte al problema... ma ora ci siamo assuefatti e si apprezzano gli scatti così come vengono.
Ci siamo abituati, e pare impossibile, a questa società che dà troppo valore al bello, al volgare, alle esagerazioni di ogni genere e quindi anche al brutto. Basta osservare quanto gli uomini e le donne d'oggi (sì, anche gli uomini che pur hanno sempre saputo dare valore alle loro sovrabbondanze o deficienze) ritocchino artificialmente viso e corpo per capire che ci siamo consegnati al peggio, all'innaturale. A noi stessi!
Mi guardo allo specchio: senza le rughe e i capelli ormai bianchi, non sarei io, io per davvero e anche se non azzardo a valutarmi, posso comunque dire di essermi accettata come la vita mi ha fatta perché così, al naturale, mi sento e sono davvero IO.