---------------
A chi esita
---------------
Dici: «Per noi va male. Il buio
cresce. Le forze scemano.
Dopo che si è lavorato tanti anni
noi siamo ora in una condizione
più difficile di quando
si era appena cominciato.
E il nemico ci sta innanzi
più potente che mai.
Sembra gli siano cresciute le forze, ha preso
una apparenza invincibile.
E noi abbiamo commesso degli errori,
non si può più mentire.
Siamo sempre di meno. Le nostre
parole d'ordine sono confuse. Una parte
delle nostre parole
le ha stravolte il nemico fino a renderle
irriconoscibili.
Che cosa è ora falso di quel che abbiamo detto?
Qualcosa o tutto?
Su chi contiamo ancora?
Siamo dei sopravvissuti, respinti
via dalla corrente? Resteremo indietro, senza
comprendere più
nessuno e da nessuno compresi?
O dobbiamo sperare soltanto
in un colpo di fortuna?»
Questo tu chiedi. Non aspettarti
nessuna risposta
oltre la tua.
Bertolt Brecht
1898 - 1956
Wow... Sono tante le domande...alcune o forse la maggior parte così complesse da non poter avere una risposta...ma poi credo che si possano cercare e trovare risposte personali, senza la pretesa che si possano avvicinare alla verità, ma riconoscendo a queste risposte una verità personale, soggettiva che aiuta a placarsi e a vivere meglio... La religione io credo che sia in fondo una di queste risposte, anche se consivisa e collettiva...
RispondiEliminaHo letto di questa poesia sul blog di Loredana Lipperini e l'ho cercata nel web per saperne di più.
RispondiEliminaIn un blog non è possibile dilungarsi troppo (quel che può fare è spandere curiosità) ma ho trovato tanti spunti di riflessione che solo i grandi come Brecht sanno distribuire e condensare fra le righe.
Anche per quanto ti riguarda, Onda, ha fatto centro. Grazie!!!