Quante situazioni sono in ballo in questo periodo di mezzo inverno!
Fra le altre - tutte importanti, da podio - seguo il dibattito sul futuro presidente della nostra Repubblica e le elezioni odierne in Grecia che ci riguardano più di quanto si creda.
Seguo anche, con grande interesse, il gruppo che si è creato attorno a Erri De Luca per via del processo che si terrà il giorno 28 gennaio 2015 per le parole pronunciate contro un'opera pubblica.
Qui un articolo e l'intervista allo scrittore
Non chi ammira lo scrittore, non i suoi amici, ma chi ama il diritto di dire la propria opinione, anche contraria, ha avviato da tempo forme di manifestazioni pubbliche in solidarietà a De Luca e si è aperto un sito http://iostoconerri.net dove si raccolgono anche adesioni.
Quanto è importante il diritto di pensiero e la libertà di esprimerlo ad alta voce, e quanto ci preme tutelarlo, conservarlo?
La parola contro pare carica di significati negativi ma non è così perchè ne ha altrettanti positivi.
Andare contro qualcosa non è scontro, reato, ma opposizione democratica.
Il contro vuole chiarire, vuole dire la sua, arricchire...
La parola contro si fa opposizione e questo porta equilibrio, stabilità, necessario coinvolgimento e promuove la partecipazione attiva.
Il contro è necessario alla libertà.
Il contro è prima di tutto ascolto.
Il contro è il confronto su cui si fonda ogni democrazia.
Il contro è incontro, il contrario di scontro.
Il contro è una coscienza all'opera.
Questa faccenda pare poco importante ma invece lo è perchè siamo tutti Erri De Luca, vicini e lontani da ogni tav.
Ho letto il tuo post, l'articolo sull'Huffington Post e ho ascoltato il video. D'accordo con te, c'è in gioco la libertà di pensare un altro pensiero, che si tratti o no di TAV e anche perché espresso in modo intelligente e civile.
RispondiEliminaGrazie Ambra, spero che il 28 avremo un segnale del cambiamento che, dopo quello greco, ci starebbe proprio bene.
EliminaCiao e buonanotte.